16/03/12

Ci risiamo: niente Regionali Individuali per i Master lombardi

L'Arena Civica di Milano
Solo un paio di anni fa la Fidal Lombardia aveva pensato di porre dei "minimi" di partecipazione esclusivamente per i master ai Campionati Regionali Individuali: meglio evitare che la massa informe e bavosa degli over-35 macchiasse le veloci e linde manifestazioni assolute (dimenticandosi che attualmente senza master, alle gare ci presenterebbero 4 gatti).  Del resto è noto l'imprinting che ammanta l'attuale mandato federale a tutti i livelli, fatte salve alcune nobili eccezioni, di un forte pregiudizio verso i master. 
Sembra che non conti più il risultato, chiunque lo ottenga e quale età ciò avvenga, ma l'età in cui il risultato è ottenuto. La fotografia dell'Italia della I e II Repubblica: non importa il merito, ma la discrezionalità di chi governa. Non l'articolo I della Legge dello Sport (vince chi arriva primo), ma la Legge Unica della Fidal (Vince chi partecipa, e partecipa chi dico Io). Ormai non sorprendiamoci più di nulla. Ma lasciatemi almeno segnalare questa abominevole e sgradevole scorrettezza del CRL. Tutto questo per segnalare come dopo diversi tentativi di arginare la massa dei master ai campionati regionali lombardi, finalmente si è trovata la soluzione geniale: organizzare i Campionati Regionali Individuali Assoluti della Regione di Formigoni, i giorni stessi in cui si terranno i Campionati Italiani Master (il 23 e il 24 di giugno). Non solo: nessuna possibilità di partecipare anche ai collegati campionati regionali di staffette. Due piccioni con una fava. Geniale, davvero geniale! Di fatto una fetta enorme di master cancellata dal seeding delle gare. 
Riflessione: sono anni che se ne discute. I Calendari vengono organizzati fissando ciò che più importa ai diversi presidenti delle Società che "pesano": i Campionati di Società. Tolti quelli, se avanza qualche cosa nelle date rimanenti, ovvero le briciole, viene organizzato il resto. In definitiva, le società civili in Italia saranno pure importanti, ma qualcuna di esse ha senza dubbio contribuito ad ammazzare questo sport (ci sono diversi presidenti maneggioni di società civili, o i loro compagni di merende, nel Governo dell'Atletica là a Roma), facendo proliferare e centuplicare l'importanza dei campionati di società... facendo girare tutti gli ingranaggi organizzativi di un'intera Federazione attorno ad esse e... non attorno agli atleti!! Non ci sono Grand Prix che esaltino le gesta dei singoli atleti, rankings, ma esclusivamente CDS creati per esaltare le società. Non chiedo di sopprimere le società, ma di darle un freno: ad esempio perchè non passa l'idea del tesseramento individuale? Ve lo siete mai chiesto perchè negli altri stati gli atleti possano presentare la visita medica in Federazione vedendosi tesserati senza l'etichetta di una società, mentre qui in Italia si è costretti a cercare forzatamente una società per poter svolgere attività agonistica?
Ora, in Lombardia nessuno ha mai fatto discorsi di razionalizzazione: 8 o 9 comitati provinciali che organizzano le loro gare. Il Comitato regionale che organizza le proprie. Una babele di gare praticamente ogni due giorni, ma che porta ad organizzare eventi, molti dei quali si riveleranno deserti, in luoghi remoti della pianura cremonese o nelle valli della Valtellina. Nessuno che pensa (figurarsi: la gerontocrazia si muove sempre nella stessa direzione): vogliamo razionalizzare mezzi, giudici, organizzatori? Vogliamo dare un prodotto vincente che per gli atleti significa avere più concorrenza tra loro, consentire che le gare diventino delle feste e non catene di montaggio di risultati? 
Ecco, ogni fine settimana organizziamo in un luogo diverso dislocato sul territorio una due giorni di gare dove poter convogliare tutte le forze anzichè diasporarle ovunque. Alla fine due sono le attività: una assoluta e una giovanile, e due dovrebbero essere quindi le "squadre", di giudici, organizzatori, tecnici federali. Vabbè è un'idea. Quando è stata l'ultima che è uscita da un brain storming della Fidal Lombardia? 
Una volta, durante le elezioni di una Presidenza Federale, promisero (mi ricordo bene) di acquistare uno spazio televisivo su una TV locale per parlare di atletica lombarda; un'ora alla settimana, non il Grande Fratello. Oppure di procedere ad una pubblicazione periodica... mai visto nulla. I danè, quelli che versano tutte le società, pure e soprattutto quelle dei master, vanno investiti nei soliti progetti, che poi si sforzano di far giganteggiare, quando in realtà forse sarebbe il caso di andarsene a casa. E gli investimenti per un cavolo di palazzetto? Un affitto di un dannato capannone? Macchè, gli stessi danè è meglio non distoglierli per il bene di tutti, ma solo per far vedere le doti divinatorie di qualcuno. Dai. Posso invocare più democrazia nel governo dell'atletica? Che il denaro di tutti non vada a favore dell'attività delle solite società civili (e qui in Lombardia ne abbiamo 3 o 4), ma che si riversi a favore di tutti, a partire dell'attività di base e non di quella di (piccola) avanguardia. Si vogliono avere i campioni senza avere gli atleti... 
E alla fine come non tornare ai campionati regionali assoluti organizzati in contemporanea degli italiani master? E' una pura e cruda cattiveria, secondo me eseguita con l'aggravante del dolo, visto i tentativi degli anni passati di arginare i master proprio da quelle manifestazioni. Forse è davvero il caso di mandarli tutti a casa e trovare un Principe che ami l'atletica e non la società di cui è espressione.

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