28/03/12

Italiani Master: le F50 - MVP a Gianna Lanzini

Sandra Dini - foto Wikipedia
Le M50 si sono dimostrate una categoria incredibilmente viva. Tre record italiani sono il biglietto da visita di una categoria che vanta tra le proprie fila atlete che hanno fatto grande l'atletica italiana assoluta come Daniela Ferrian e Sandra Dini. Proprio Daniela Ferrian non lascia spazio a dubbi sui 60, dominandoli dall'alto dei suoi 8"84, unica donna sotto i 9". Terzo titolo nazionale in due anni per la portacolori della Vittorio Alfieri di Asti, che ha vinto scudetti esclusivamente al coperto. Il vero clou però lo si ha sui 200, dove proprio la Ferrian se la vede con la toscana Gianna Lanzini. Sul rettilineo finale la Ferrian sembra davanti, ma di pochissimo, con la Lanzini che scendendo dalla sesta corsia, sembra avere una velocità un millimetro più veloce. E' in rimonta! Ad un tratto, la crisi tecnica porta la Ferrian a squilibrarsi in avanti e quindi a cadere rovinosamente sulla pista: proprio nel momento in cui le due sono gomito a gomito. Dramma! La Lanzini vola a quel punto indisturbata al traguardo, stabilendo anche il nuovo record italiano con 28"53, tre soli centesimi in meno del tempo stabilito dalla Ferrian agli italiani dell'anno scorso. Questa la cronologia recente del record:
  • 29"72 - Silvana Zucchi - 08/02/2003 - Torino
  • 28"56 - Daniela Ferrian - 06/03/2011 - Ancona
  • 28"53 - Gianna Lanzini - 11/03/2012 - Ancona
Per qualche minuto invece la Ferrian rimane esanime sulla pista... Poi finalmente i cenni della ripresa e il sospiro di sollievo generale. Comunque, stando all'almanacco Fidal, la Ferrian vanta la bellezza di 51 presenze in maglia azzurra e ottava italiana di sempre per caps (dietro a Dorio, Possamai, Capriotti, Masullo, Maffeis, Simeoni ed Erica Rossi). Ma anche la Lanzini ha il suo piccolo scrigno di azzurro, costituito da 3 maglie azzurre tra il 1982 e il 1985. Insomma, una sfida tra Grandi. La Lanzini poi vince agevolmente i 400 nel tempo di 1'06"55 e si prenderà il lusso di vincere pure l'oro nella staffetta 4x200 (3 ori quindi), con l'Assi Giglio Rosso di Firenze (le altre erano Daniela Aldrovandi, Lucia Samuelli e Susanna Giannoni) con un altro record italiano: 2'02"47, ovvero 2" in meno del precedente primato del Cus Romatletica. 
Doppietta clamorosa di Elena Fustella su 800-1500. Mentre sull'ottocento la gara è più combattuta (vittoria in 2'33"87), l'impresa la stabilisce in solitaria sui 1500: 5'10"90 e nuovo record italiano di categoria. Lo spessore dei record master vengono dati solitamente da due parametri: l'AGC e gli atleti che precedono nella cronologia dei record, e che magari hanno fatto la storia del masterismo nazionale. Ebbene, questa è la cronologia dei record italiani:
  • 5'12"68 - Egger Waltraud - 14/03/2004 - Sindelfingen
  • 5'11"46 - Maria Lorenzoni - 15/02/2009 - Ancona
  • 5'11"29 - Maria Lorenzoni - 28/02/2009 - Ancona 
  • 5'10"90 - Elena Fustella - 10/03/2012 - Ancona
Ergo, meglio della Lorenzoni e della Egger, due totem. E sono così sei i titoli italiani conquistati dalla Fustella, cinque dei quali indoor. Il titolo sui 3000 rimane a Lecco, con la vittoria di Carmen Piani, con 11'15"43. 11"40 sui 60hs di Francesca Ricci, al terzo titolo italiano (ma i primi due nel lancio del peso!). Sfida stratosferica nel salto in alto, dove Francesca Juri, grande protagonista del 2011 con i record del triplo (sia indoor che outdoor), che del salto in alto outdoor (con 1,45), ha superato la leggenda vivente del salto in alto Sandra Dini. Per dire... la Dini trova posto anche nell'enciclopedia virtuale Wikipedia (qui il link sulla vita sportiva della Dini). 28 presenze nella nazionale assoluta e in pratica la più forte italiana nel salto in alto negli anni '70-'80 dietro a... una tale Sara Simeoni... la conoscete?? 1,92 di personale per la Dini che battè proprio la Simeoni nel 1981 ad un campionato italiano assoluto, l'anno successivo alla conquista di Olimpia da parte della veronese. Ad Ancona sarà però la Juri ad imporsi nell'alto per 3 cm: 1,38 a 1,35. Record italiano a 1,42 di Chiara Passigato rimasto  comunque imbattuto. 13° scudetto per la Juri, che si imporrà anche nel triplo con 9,26. Comunque: sono sempre più convinto che sono meritevoli gli atleti che hanno avuto passati sportivi così importanti e che hanno avuto la forza e l'abnegazione di continuare l'attività anche da master. Certo... sono convinto che ci voglia un pò più di coraggio rispetto a chi quel passato non l'ha avuto, perchè è umano fare paragoni. Ma è molto più triste dover rinunciare ad una cosa che piace infinitamente per... orgoglio. 10+ a Sandra Dini e tutti i super-atleti del nostro recente passato sportivo nazionale che si buttano nella mischia... o meglio, che sfidano sè stessi, perchè alla fine mai come nei master la vera sfida è innanzi tutto con i propri limiti, prima ancora che con gli altri atleti.
Paola De Santis si impone nel lungo con un ottimo 4,45, battendo anche la campionessa uscente Graziella Santini. Primo titolo per la De Santis. Anna Magagni vince il peso con 9,98, e il conteggio dei titoli italiani qui si perde. Personalmente sono a 23, ma il dato è sicuramente per difetto. Mi manca un aggiornamento, e chissà quando avverrà.
Infine titolo nella marcia a Ciantar Lequio Doninique con 17'15"47. Secondo titolo italiano dopo quello del 2010 sulla stessa distanza, ma da F45.
L'MVP a Gianna Lanzini che la spunta su Elena Fustella di pochissimo.

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