28/04/11

Un master atleta della settimana negli USA

Mentre in Italia i master fanno fatica a ritagliarsi la dovuta dignità comprata a caro prezzo (visti i costi dei tesseramenti), e considerata la moneta con cui la Fidasics ripaga tanta fedeltà (quest'anno pure il premio di aver cancellato di fatto i c.d.s.), negli USA non è raro che un master si fregi di un riconoscimento che ha un certo peso, quello di "atleta della settimana" (Athlete of the week). In Italia questo problema non esiste nemmeno, visto che la ricchezza di idee dei vulcanici gestori della res athleticae italica non si spingerà mai troppo oltre per trovare dei modi per gratificare i propri tesserati (manco le riserve della superosannata 4x100 di Barcellona volevano pagare...). Di lui ne ho parlato negli scorsi giorni, visto che è Nolan Shaheed, capace di stabilire in due circostanze consecutive il record mondiale M60 degli 800. Il suo nome si affianca nel 2011 ad un altro master, Bill Collins, miglior atleta della 10^ settimana, che durante i campionati U.S.A. indoor master di marzo stabilì un paio di record mondiali (lasciatemi col beneficio di inventario per verificare quali... allora ancora non avevamo aperto questo sito). I due "master" si affiancano a loro volta ad atleti del calibro di Ashton Eaton (2 volte), il superman delle prove multiple nonchè primatista mondiale proprio quest'anno, a Bernard Lagat (anche lui di fatto... over 35), all'ostacolista Aries Merritt, alla maratoneta Desiree Davila, protagonista a Boston la settimana scorsa. 
Tra le ragioni che hanno assegnato il riconoscimento a Shaheed proprio il record di 2'08"56 sugli 800 stabilito a Los Angeles. Dopo quella gara, Shaheed ha confermato che lui non lascerà mai l'atletica, nemmeno a 95 anni. Certo che sconcerta come con così poco si possa far parlare di atletica. In Italia anche in queste piccole cose siamo al Paleolitico. Anzi, all'areseolitico. (foto di Shaheed dal sito usatf.org).

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