24/04/11

Terzo sub 10" nei 100 dell'anno: tocca a Makusha, dello Zimbabwe - Wariner parte col freno a mano

Dopo l'exploit di Steve Mullings (1992) a Starkville con 9"90 (e 2,0 di vento da dietro), la quasi conferma di Mike Rodgers (1985) ed il suo 9"96, a Durham, North Carolina, l'uomo dello Zimbabwe, Ngonidzashe Makusha si è tolto la soddisfazione di battere il numero 48 delle classifiche All-Athletics, Maurice Mitchell (per fare un paragone, Collio è attualmente 46°), e stampare un clamoroso 9"97, terzo tempo dell'anno sui 100. Makusha è noto soprattutto come saltatore, ed era passato agli onori della cronaca atletica-2011 per un clamoroso salto in lungo a 8,40 con 4,0 di vento ad Austin, Texas, non meno di due settimane fa. Quest'anno aveva saltato a febbraio 8,15. Nel lungo è infatti stato per 2 settimane al 10° posto nel ranking mondiale. Come si diceva, a Durham, dietro all'africano, Maurice Mitchell con 10"03, quarto tempo dell'anno. Al Michael Johnson  Invitational di Waco, invece, esordio sul giro di pista di Jeremy Wariner e Sanya Richards. Tutti concordi su una cosa: il vento ha condizionato tutti. Wariner di certo non è rimasto contento del suo 45"61, con cui ha domato di poco la medaglia di bronzo di Berlino, Renny Quow che gli è arrivato ad un dito: 45"69. "Non è stato così veloce come avrei voluto" ha dichiarato al sito IAAF, "ho avuto il vento in faccia per tre-quarti di gara, ed è stata dura soprattutto nel pezzo iniziale. Il coach voleva che passassi in 21"5, ma sono passato in 21"8. Speravo di andare sotto i 45" (nell'articolo c'è scritto 44", ma dubito che Wariner volesse esordire con un 43"xx...) ma è stato il mio primo 400 dell'anno... mi va bene così. E' più o meno lo stesso tempo che ho corso l'anno scorso a Porto Rico, ma qui mi sentivo meglio". L'anno scorso Wariner aveva chiuso la stagione con 44"13
Sempre riportando l'articolo sul sito IAAF, Sanya Richards ai 200 metri del proprio "giro" aveva circa 3 metri di svantaggio da Jessica Beard, ma correndo una curva forte ha avuto forza sufficiente per battere la Beard: 52"00 a 52"37. "Sono compiaciuta... la prima gara è sempre la più difficile. Avendo perso quasi tutto il 2010 per un infortunio sembrava la mia prima gara dopo due anni. La cosa migliore è stata la forza che ho avuto nel tratto finale. Se non ci fosse stato tutto questo vento, potevo già essere vicina ai 50". Non ho ancora fatto sufficiente velocità, ma il fatto di avere tutta questa resistenza mi fa felice". 

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