03/12/11

L'imbecille della Fidal e le devastazioni all'atletica italiana

(foto da senonricordomale.blogspot.com) - C'è un imbecille che vaga per i corridoi della Fidal. Uno cui vorrei dare tanto un volto e un nome. Probabilmente sta solo facendo il gioco di qualcun altro, finalizzato ad ottenere qualche obiettivo oscuro e che io, nella mia ignoranza, ho solo individuato nella trasmigrazione di anime dal mondo master a quello dei senior, per rimpinguarlo nell'ultimo anno di mandato di Arese: sapete com'è, no? Uno finisce il suo secondo mandato e non ci sono più senior in circolazione... tabula rasa. Chissà come mai. Ma se qualcuno ha qualche idea migliore, me la dica che la pubblico seduta stante. 

Tornando sull'argomento di ieri, ammetto di aver sbagliato: avevo limitato il mio sguardo ai soli c.d.s. assoluti e ai campionati italiani assoluti. In realtà le limitazioni ai master over-45 derivanti dalla norma 6.1 e 6.2 sono molto ma molto peggiori: coinvolgono infatti TUTTE le manifestazioni senior. Una rivoluzione, anzi, un'involuzione storica. Azzerato, annientato, annullato di fatto il mondo dei master e i propri tesserati che ora si vedranno limitate a 2/3 gare l'anno tutta la propria attività.

Ma quale imbecille ha mai potuto partorire una norma così ignobile? Una norma che nessun paese del Mondo attualmente adotta perchè troppo stupida ed autolesionista, di stampo nazista, mafiosa, talmente ignorante che deve nascondere per forza qualche interesse di parte. Welcome to Italy! Qualcuno mi suggeriva che a qualche campionato italiano di campestre è purtroppo successo che in tv ci finisse il 60enne doppiato, e questo è stato un male per l'immagine dell'atletica. 

Peccato che questa sia l'atletica italiana oggi... Signor Imbecille, non volevi il 60enne doppiato in tv? Mettevi i minimi su tempi ottenuti su 5000/10000 nell'anno precedente e ti toglievi i 60enni... peccato che poi ti saresti tolto un'altra fetta di senior. Ancora una volta l'aver seminato male per sette anni, invece di incentivare la permanenza dei giovani, Vi ha portato a dover attingere forzatamente al serbatoio dei master. Che poi... se il 60enne di cui prima si tesserasse come senior, ce l'avresti avuto ancora in mezzo alle palle e davanti ai monitor TV. Imbecille due volte. 

Arese era uscito da qualcuno dei suoi Consigli-farsa degli ultimi tempi pontificando che il 2012 sarebbe stato l'anno della svolta con cambiamenti epocali: come il suo programma visibile (e risibile) sul sito Fidal (che risale al 2005 ed è valido sino al 2008): non è cambiato assolutamente nulla. Come nel Gattopardo, tutto cambia per non cambiare. Alcune società civili mantengono il loro strapotere, i c.d.s.assoluti rimangono la manifestazione intorno alla quale tutto gira mentre forse si sarebbe dovuto cambiare l'asse su italiani individuali e in generale sulle manifestazioni alternative, perchè l'atletica, forse non lo hanno ancora capito, è uno sport di singoli e non di squadre. Mandateci qualche società civile ai mondiali o alle olimpiadi! Arese il promettitore seriale. Ma con che faccia si ricandida? 

Ora, pensate solo al panorama che si prospetta solo durante la stagione indoor: agli over 45 sarà permesso gareggiare solo ai campionati italiani master e ai campionati di cross!!!
E visto che ad Ancona i master rappresentavano una buona fetta di iscrizioni, ci sarà naturalmente un crollo di entrate per quanto riguarda questa voce. Ma evidentemente ad Ancona non hanno bisogno di soldini e l'atletica viaggia in ottime acque.
E se ad Ancona ci saranno meno entrate, pensate alle gare su strada dove la stragrande maggioranza di atleti sono master over-45?!! Ci ha pensato l'imbecille che razza di perdita di entrate globale ci sarà? Ma ci pensate? Un fiume di denaro e il relativo indotto che non verrà incamerato per non vedere un 60enne doppiato in tv durante i campionati di cross?! Sei un emerito imbecille, oscuro tecnocrate della Fidal. 

Qui ci siamo persi comunque un altro aspetto inquietante, aberrante, antidemocratico. La Fidal ormai ci ha abituato a cambiare le norme a partita già iniziata. Come avvenne nel 2008, con la regola dei c.d.s. promulgata ad inizio dicembre negati alle società militari e con gli allievi (esperimento fallito). Molte società avevano già fatto tutte le proprie scelte già da quasi un mese. Tesseramenti inclusi. Ma a questo punto anche sulle tipologie di affiliazioni qualcuno ci avrebbe riflettuto parecchio. Quale società oggi come oggi potrebbe affiliarsi solo con la dizione "master/amatori"? E' un suicidio!! I propri atleti non vedrebbero una gara. E solo per una cosa del genere, per aver arrecato danni a molte società sarebbe da sporgere una bella denuncia. 
Pensate di che principi si ammantano costoro: prima voi società fate come volete, poi noi interveniamo con una legge e ve la mettiamo a tutti (a quasi tutti) in quel posto. O, ma i soldi ce li abbiamo rimessi noi!! Forse è davvero giunto il momento di spazzare via questo marciume morale che caratterizza l'atletica italiana da qualche anno. La Cricca dell'atletica ci ha portato fin quaggiù. 

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