11/08/09

Lahti, day-10: staffette e maratona riserva di medaglie

  • STAFFETTE
  • 4X100 M40 (Ceriani-Zanelli-Graziano-Scarponi): oro con 42"96 - La 4x100 M40 è un pò come il quattro di coppia nel canottaggio: il fiore all'occhiello di una Federazione, la riprova dello stato di salute di un movimento (certo, limitato alla velocità). E questo raramente tradisce. Imbattuta dal 2005 la 4x100 ha inanellato 3 mondiali consecutivi (San Sebastian 2005, Riccione 2007 e Lahti 2009), oltre all'oro di Lubiana 2008. A San Sebastian quello che appare un tempo incredibile: 42"57. A Lahti nemmeno tanto lontani: 42"96. Leit Motiv dei 3 ori mondiali Marco Ceriani, presente in tutte le circostanze. Del resto un "treno" TAV composto dal Campione del Mondo dei 200 (Scarponi), dal vice campione della stessa specialità (Graziano), e dal duo Zanelli-Ceriani, semifinalisti dei 200.
  • 4X400 M60 (Frei-Montaruli-Del Rio-Felicetti): oro con 4'00"78 - Dopo il dominio sui 400 piani (3 italiani nei primi 4) di Lahti, era davvero difficile non pensare al conseguente dominio nella staffetta del miglio. Un quartetto completato da Antonio Montaruli, un'altra icona dei master italiani (nella fattispecie negli ostacoli). E così non solo l'oro, ma anche il record italiano triturato di oltre 3 secondi con il resto del mondo ad arrancare distante. 10^ medaglia d'oro vinta ad una manifestazione internazionale master da una 4x400 italiana, ma solo la terza ad un mondiale (gli altri due ori sono stati vinti con la M35 e la M40 nell'abbuffata di Riccione). 5^ staffetta M60 italiana ai mondiali: il miglior risultato storico prima dell'oro mondiale di Lahti era stato il bronzo di Riccione (dove c'era lo stesso Aldo Del Rio).
  • 4X400 M35 (Romano-Poeta-Barcella-Gulino): argento con 3'23"34. In circa il 66% delle staffette nazionali italiane schierate ad un mondiale/europeo sulla 4x400 è arrivata una medaglia. 5^ apparizione internazionale di sempre per una 4x400 M35 italiana: il tempo è il secondo di sempre dopo il fantastico 3'20"43 di Riccione 2007 (Barcella, Poeta, Luccioli, Biffi). Allora arrivò l'oro mondiale e il quasi-record del mondo. La staffetta varata quest'anno era davvero una delle migliori di sempre. Pensare che scendevano contemporaneamente in pista il Campione del Mondo 2007, il Campione Europeo outdoor 2008 e quello indoor 2009 poteva mettere davvero in difficoltà tutti. L'inghilterra ha però trovato un'ossatura davvero solida, schierando due sub-50", e un finalista dei 200 (Jim Tipper). Gara alla pari decisa forse dalla corsia iniziale, con l'Inghilterra interna all'Italia.
  • 4X400 M40 (Ceriani-Zanelli-Salvador-Scarponi): bronzo con 3'26"60. Rispetto alla staffetta veloce entra Fausto Salvador al posto di Mauro Graziano. Arriva il terzo posto, molto vicino all'argento. A Riccione arrivò l'oro con 3'26"01 (quindi non tanto distante dal tempo di Lahti), ma stavolta gli USA erano davvero in-shape. A San Sebastian argento con 3'26"18. Sempre a medaglia nelle ultime tre edizioni. Nelle 7 volte complessive tra Europei e Mondiali in cui la staffetta è stata schierata, in 5 ha vinto una medaglia.
  • 4X400 W35 (Lacava-Amigoni-Pagliacci-Tiselli): bronzo con 4'14"90. Una medaglia nell'unica staffetta femminile italiana a Lahti è da catalogare alla voce "miracolo". Miracolo perchè, come dicevo nei giorni scorsi, tra 100, 200, 400, ostacoli alti e bassi, in tutte le categorie femminili (dai 35 a 95) si sono presentate solo 5 atlete azzurre (di cui una, Lusia Puleanga, si è pure infortunata). Così la classe operaria si è tirata su le maniche è si è tagliata una fetta di paradiso con un bronzo davvero pesante. 17^ staffetta italiana femminile 4x400 nella storia internazionale master, ottava mondiale. Nei due precedenti mondiali, le W35 avevano conquistato due argenti. In totale, 3 staffette W35 e sempre una medaglia portata a casa. Solo in 5 edizioni dei mondiali master (su 18) è stata presentata una staffetta 4x100 italiana, mentre in soli 3 mondiali (Lahti compreso) è stata presentata almeno una staffetta 4x400 femminile.
  • 4X100 M35 (Orlandi-Barcella-Poeta-Pistillo): 5^ con 45"57. Storicamente è la quinta volta che l'Italia presenta una 4x100 M35 ad una grande manifestazione master. Nelle altre 4 circostanze arrivarono un oro (Lubiana-08), un argento (Riccione-07), un 4° a San Sebastian-05 e il mancato arrivo al traguardo a Poznam-06. Di fatto il 45"57 è un risultato cronometrico modesto. Si è forse sentita la mancanza di velocisti puri.
  • 4X100 M50 (Carniato-Coco-Rapaccioni-Cipriani): con 48"39 - sesta piazza per la formazione M50. Mai vinta una medaglia ad un mondiale, e solo due bronzi conquistati agli europei (l'ultima a Lubiana 2008). Quella di Lahti è la quinta volta che la 4x100 M50 vede la luce: il 48"39 è il miglior tempo ottenuto ad un mondiale, mentre agli europei a Potsdam 2002, la formazione nazionale era riuscita a correre in 47"76.
  • 4X400 M60 (Bastiglia-Cipriani-Coco-Rapaccioni): con 3'55"28 - Altro sesto posto per la seconda formazione M50. Bastiglia sostituisce Carniato nello scheletro della formazione. E' la seconda volta ad un mondiale che vede la luce una quadriga di M50 nella staffetta: la volta precedente, a Riccione, finì 4^ con 3'50"75. Quarta volta (compresi gli europei) della 4x400: 3'43"79 il tempo più veloce, ottenuto agli europei di Potsdam nel 2002, e che gli permise di vincere il bronzo.
  • 4X100 M45 (Furia-Saraceni-Bianchi-Zuliani) - DNF - Sulla carta la squadra non era affatto male. Furia semifinalista nei 100 e 200, il tricampione del mondo, Zuliani semifinalista sui 200 e Bianchi semifinalista su 200 e 400. Così, su due piedi penso che avrebbero potuto correre in 45"/45"5, cioè una medaglia assicurata. Poi, si sa, nelle staffette veloci le variabili indipendenti legate all'atletica aumentano vertiginosamente, e ci può stare di perdere il testimone. E' la prima volta che capita ad un mondiale, mentre due volte era successo agli europei alla M65 e alla M35. Senza togliere nulla a nessuno, pensare che in Italia sono rimasti Mario Longo, Ferido Fornesi e Giancarlo D'Oro (ci aggiungo anche Salvino Tortu, 49 in pectore), si poteva pensare addirittura di abbassare il record del mondo M45 (il decennale 43"42 inglese).
  • 4X400 M45 (Zuliani-Bianchi-Manfredi-Saraceni) - DNF - E' la seconda volta nella storia che una 4x400 italiana non fa classifica: la volta precedente era stata una squalifica a Brisbane 2001 della staffetta M60. Non conosco i motivi del ritiro, quindi mi astengo dal commentare. Sulla carta, si poteva pensare ad un tempo (per difetto) di 3'36" solo considerando i tempi ottenuti sui 400 a Lahti (Zuliani e Manfredi 55"9, Bianchi 53"9 e Saraceni 50"2). L'oro è stato vinto con 3'35"61, l'argento con 3'36"71 e il bronzo con 3'37"11. La 4x400 M45 non ha mai vinto un oro in alcuna manifestazione internazionale... continua la maledizione.
  • MARATONA
  • ANNA MARIA CASO (oro - maratona W45 - 3h13'53") - Unico oro dalla maratona italiana, su ben 8 medaglie conquistate (1 oro, 2 argenti e 6 bronzi). A prenderne possesso Anna Maria Caso, nuova campionessa mondiale W45 della maratona. 25^ medaglia d'oro mondiale proveniente dalla maratona per l'Italia (maschile e femminile, comprese tutte le categorie), la sesta tra le donne, la terza a livell0 individuale. Le prime due erano state vinte nel 1985 da Silvana Acquarone e nel 2007 da Monica Alvoni Tamburini a Riccione 2007. Anna Maria Caso è anche l'unica italiana ad aver mai vinto medaglie tra le W45 italiane ai mondiali, essendo sua l'unica altra medaglia presente (il bronzo di Riccione 2007). Il 3h13'53" rapresentano infine il miglior risultato cronometrico ottenuto da una W45 italiana ad un mondiale.
  • IPINO MICHELA (argento - maratona W40 - 3h02'05") - La famiglia Ipino non finisce mai di stupire: alla fine conteranno 5 medaglie (2 Michela, 2 Stefano e una Alessandro). Michela guadagna un meritato argento che difficilmente sarebbe potuto essere oro (la vincitrice, l'irlandese Pauline Curley ha corso nel tempo siderale di 2h43'56"!!). E' questa la 5^ medaglia individuale conquistata da un'italiana nel binomio a livello internazionale, la terza ad un mondiale. Una sola donna W40 italiana, ad un mondiale master, è riuscita a scendere sotto le 3 ore: Silvana Acquarone nel 1985 con 2h49'28 (tempo che le consentì di vincere l'oro). Il tempo della Ipino è il terzo di sempre di una W40 italiana ad un mondiale.
  • MARATONA M35 (argento - Stefano Ipino, Alessandro Ipino, Georg Aichner) - L'Italia che corre (M35) non scende dal podio mondiale dopo Riccione 2007. Argento per soli 34" su quasi 29.000" a favore della Finlandia (la somma dei tre tempi dei tre maratoneti). Un niente. Seconda prestazione di sempre della formazione italiana.
  • IPINO STEFANO (bronzo - maratona M35 - 2h44'40") - Prestigioso bronzo nella maratona M35 di uno dei tre Ipino presenti a Lahti. Gara vinta dal tedesco Schneider in 2h40'01". Nella storia della specialità, questa è la 5 ^ medaglia vinta da un italiano (2 ori: Alessandro Di Priamo nel 2007 e la squadra composta dallo stesso Di Priamo, Brugè e Legumi sempre nel 2007; 1 argento e 2 bronzi). Il 2h44'40" è la sesta prestazione cronometrica di sempre nel binomio M35/matratona di un italiano. Migliore ancora una volta Alessandro Di Priamo che corse in 2h32'34" sempre a Riccione.
  • ANTONIO DI SOMMA (bronzo - maratona M55 - 2h54'59") - Alla messe di medaglie italiane provenienti dalla maratona ha contribuito anche Antonio Di Somma, classe 1954. Il duo polacco Cichonczuk-Barewski) ha dominato la gara: difficile pensare di fare meglio nella giornata della gara. Il risultato di Di Somma fa il pari con il bronzo di Antonio Trabucco, bronzo a Riccione 2007: al momento sono i migliori risultati mai ottenuti da un italiano M55 ad un mondiale outdoor. Nel carnet anche l'oro conquistato dalla formazione nazionale a Riccione 2007.
  • MARATONA M45 (bronzo - Gianfranco Mocellin, Mario Cristofaro, Stefano Ciotti) - bronzo a squadre per la maratona italiana M45. Specialità taboo, visto che nonostante le oltre 300 presenze italiane nel binomio nel corso di tutte le edizioni dei mondiali master, non è mai arrivato un oro. Migliori risultati 5 argenti e un bronzo: 6 medaglie complessive. Il miglior tempo mai ottenuto da un M45 è ancora quello di Federico Nogara nel 2004 ad Aarhus con 2h35'39". Mocellin a Lahti ha corso in 2h49'21", 17° tempo italiano di sempre nel binomio che gli ha consentito di raggiungere il 10° posto individuale.
  • MARATONA M50 (bronzo - Pietro Balbo, Claudio Ongaro, Daniel Polla) - altro bronzo dalla maratona: alla fine questa specialità si dimostrerà una di quelle che apprterà più medaglie. Altra medaglia che arriva laddove a Riccione nel 2007, nel concorso a squadre aveva portato l'oro. Miglior posizione per Pietro Balbo giunto 6° con 2h49'58", in una specialità che nel passato ha visto la conquista di due ori mondiali (Roma 1985 con Luciano Acquarone e Riccione 2007 con Claudio Ongaro). Ongaro presente anche a Lahti, ma giunto solo 24° con 3h17'21". Sicuramente qualche problema per lui.
  • MARATONA M55 (bronzo - Antonio Di Somma, Vincenzo De Feo, Antonio Esposito) - bronzo, sempre bronzo. 5° nella maratona in giornata. Ancora una volta la medesima formazione nel binomio, aveva conquistato l'oro a Riccione 2007. Ad un mondiale è la 4^ volta che l'Italia viene "classificata": un oro, due bronzi ed un ottavo posto a Turku nel 1991.
  • MARATONA W40 (bronzo - Michela Ipino, Laura Ertani, Stefania Borin) - sesto bronzo dalla maratona a Lahti (e due argenti, per un totale di sette medaglie). A conquistarlo la formazione W40 condotta dalla Ipino, splendida seconda. Nell'unico precedente in cui si presentò la squadra W40, a Riccione, arrivò l'argento.
  • GIOVANNA MONDINI (5^ - maratona W60 - 3h54'08") - 9^ italiana W60 a correre una maratona mondiale, la Mondini con il 5° posto ha ottenuto il 2° piazzamento di sempre, Una sola medaglia conquistata nel binomio storico, quello della squadra nazionale a Riccione 2007. Quindi nessuna medaglia individuale fino ad ora.
  • MARATONA M35 (gli altri italiani): Alessandro Ipino giunge 5° (2h49'18") e 6^ prestazione di un italiano M35 ad un mondiale. Cronometricamente invece il tempo fatto segnare è il 9° di sempre di un italiano. Georg Aichmer giunge 10° con 2h53'54", 18° italiano di sempre (come M35) a stare sotto il "muro" delle 3 ore ad un mondiale.
  • MARATONA M40 (6^ - Vojko Bratina, Emanuele Antonio Gaio, Fabio Longo) - Brusco passo indietro per la maratona M40. Il migliore della spedizione, Vojko Bratina, giunge 38°. Per avere un mondiale con il primo italiano messo peggio, bisogna tornare indietro di 20 anni, ad Eugene-1989, dove Giorgio Fracchia giunse, primo italico al traguardo, al 78° posto. E' la terza volta che la squadra riesce a definirsi (fu oro a Riccione 2007): il sesto posto è migliore comunque del 7° di Turku 1991.
  • SIEPI
  • MARTINO CUDER (4° - 2000 siepi M80 - 13'08"98) - 8° mondiale per Martino Cuder, che partecipò al suo primo mondiale nel 1985, a Roma da M55. Da allora sono passati 24 anni: adesso da M80 giunge 4° nei 2000 siepi. Un bronzo nel suo carnet mondiale: era il 2005 a San Sebastian, come M75. Cuder fu 4° anche a Myiazaki 1993 e Gateshead 1999.
  • ROSARIO RUGGIERO (4° - 3000 siepi M50 - 11'01"29) - Medaglia di "legno", purtroppo per Ruggiero. Ma probabilmente nulla da recriminare visto che il bronzo era lontano 30" circa. 12^ medaglia di "legno" sulle siepi nella storia dei mondiali master italiani. Tra gli M50 italiani ai mondiali, il 4° posto è il miglior piazzamento di sempre nella categoria M50 (il precedente miglior piazzamento era il 5° di Silvano Gottardo a Roma 1985). A Riccione 2007, unica presenza ad un mondiale di Ruggiero, l'atleta era giunto 16°.
  • FRANCESCA RAGNETTI (4^ - 2000 sipei W40 - 8'26"57) - siepi sfortunate, quelle italiane a Lahti. Terzo legno conquistato, stavolta per piede di Francesca Ragnetti. La stessa atleta è la 16^ italiana che corre sulle siepi ad un mondiale, in una specialità che ha dato molte soddisfazioni ai colori azzurri fra le donne. Si pensi che su 16 atlete, 7 hanno conquistato una medaglia (due d'oro). La Ragnetti è anche la sesta atleta W40 a cimentarsi sulla gara (3 medaglie conquistate). Il massimo risultato "mondiale" per Francesca rimane così il bronzo sui 2000 siepi a San Sebastian 2005 (unica medaglia individuale da lei vinta).
  • FRANCESCO RUSSO (6° - 3000 siepi M35 - 11'34"70) - Nei 3000 siepi è la terza partecipazione internazionale. Un sesto a Lubiana ed un 18° a Riccione i suoi risultati. Di fatto migliora la propria classifica nonostante il tempo sia il peggiore di quelli fatti registrare sin oggi tra mondiale ed europei. Un solo oro l'Italia ha vinto nella propria storia-master sui 3000 siepi (considerando tutte le categorie e le manifestazioni internazionali): quello di Franco Gnoato a Riccione 2007 (M40). La sesta posizione di Russo è anche la seconda prestazione assoluta (come classifica) di un italiano, dopo il bronzo di Riccardo Baggia nel 2007.
  • MENTO GIUSEPPE (10° - 3000 sipei M40 - 12'38"38) - Dopo l'esperienza di Riccione sui 5000 (56°), Giuseppe Mento si cimenta sui 3000 siepi giungendo 10°. Dopo il già citato oro di Gnoato nel binomio a Riccione 2007, il 10° posto si colloca all'ottavo posto come posizione ottenuta da un italiano.
  • ROBERTO MIGLIA (11° - 3000 siepi M55 - 13'26"92) - Miglior posizione ad un mondiale master outdoor per Roberto Miglia, che a San Sebastian, negli M50, giunse 12°. A Riccione, sempre M50, giunse invece 14°.
  • SALVATORE CRISCUOLO (11° - 2000 siepi M60 - 10'41"76) - 2 medaglie vinte nel passato nel binomio M60/2000 siepi ai mondiali, ma mai un oro. A Riccione 2007 Criscuolo giunse 17°.
  • TRIPLO
  • GIULIANO COSTANTINI (06° - triplo M60 con 10,85) - 4° partecipazione internazionale di Costantini: due quarti posti (Riccione-07 e Ancona-09) e un 5° a Lubiana-08. Nella storia del masterismo italiano, nel binomio è stato vinto anche un oro, con il leggendario Amelio Compri, che vinse a Roma 1985 con 11,45 (miglior prestazione ad un mondiale di un italiano M60 nel triplo).
  • PENTATHLON LANCI
  • VINCENZO RUISI (19 con 2489 punti M55) - Specialità difficile per gli italiani: un solo oro nella storia tra tutte le categorie e in tutte le manifestazioni prese in considerazione. Miglior posizione tra gli M55 ad un mondiale è un ottavo posto a Myiazaki nel 1993 da Angelo Giumanini. Ruisi fu 19° a Riccione nel 2007.

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