02/09/12

Europei Master V: 4 argenti azzurri sugli 800

i 4 finalisti azzurri degli 800 M40
4 argenti è stato il bottino medaglifero dell'Italia Master a Zittau sugli 800. A Nyregyhaza si vinsero 6 medaglie, ma nessun oro: "solo" un argento (di Luigi Ferrari) e ben 5 bronzi. Gli ultimi ori risalgono così al 2008, a Lubiana, quando vinsero Sergio Agnoli (M80) e Dario Rappo (M60). Hanno partecipato alla finale di Zittau la bellezza di 17 atleti, gli stessi di quelli del 2010, ma la metà di quelli di Lubiana, in cui si ebbe un vero e proprio esercito di 30 azzurri a rimpinzare le finali sul doppio giro di pista sloveno. Ecco qualche dettaglio statistico sugli italiani finalisti e medagliati. 

Vincenzo Andreoli - argento con 2'13"46, nella gara M55 vinta dal russo Zhavdat Zagitov. Per Andreoli è il secondo argento della sua carriera-Master, dopo quello di Ancona '09. 8^ finale internazionale su 10 eventi cui ha partecipato: gli ultimi mancati ingressi risalgono ai mondiali di Riccione '07. Nelle ultime 7 edizioni di campionati europei (le uniche di cui si ha contezza) l'altra medaglia conquistata nel binomio M55/800 è stata quella di Konrad Gaiser a Potsdam 2002. 3 finalisti su 9 partecipazioni azzurre: l'argento di Andreoli è quindi il miglior risultato raggiunto da un italiano. 

Giovanni Finielli - argento tra gli M60 con 2'21"16. Atleta che ha iniziato a mettersi in luce a livello nazionale nelle ultime stagioni. Era quello di Zittau (probabilmente) il suo esordio internazionale tra i master... condito da un secondo posto. Non male. La sua prestazione (il secondo posto) rappresenta il secondo piazzamento di sempre nel binomio 800/M60, dietro al fantastico oro di Dario Rappo a Lubiana '08. 4^ medaglia italiana sempre nel citato binomio (si annoverano infatti i due bronzi del più volte citato Konrad Geiser). Nelle ultime 7 edizioni di euro-open, 5 finalisti (e 4 medaglie), su 8 partecipazioni-gara.

Konrad Geiser - argento negli 800 M65 con 2'24"34. Purtroppo nel duello sul rettilineo finale con l'olandese (l'Olanda è stata la vera sorpresa di questi europei) Hans Smeets, ha dovuto riconoscere l'onore delle armi, nonostante la gara l'avesse dettata quasi sempre lui, uccidendo le velleità di tutti gli avversari (giunti staccatissimi) tranne appunto quella di Smeets. Uno dei decani del movimento master nazionale, con all'attivo 40 caps azzurri (come al solito, le stats sono relative a mondiali indoor e outdoor, euroindoor e solo alle ultime 7 edizioni su 18 di campionati europei) e la bellezza di 12 medaglie internazionali tra i master. Nonostante questo, una sola vittoria all'attivo, ma prestigiosa: il mondiale di San Sebastian del 2005. 3^ medaglia consecutiva per lui sugli 800 agli euro-open, dopo il bronzo di Lubiana e di Nyregyhaza. 4^ negli 800 se aggiungiamo quella di Potsdam 2002. Non ha partecipato all'edizione del 2006 ed è giunto 7° a quella di Aarhus '04. Solo 4 le partecipazioni-gara nel binomio 800/M65 agli euro-open, con una sola medaglia (quella di Geiser) e due finalisti. 

Emanuela Baggiolini - argento negli 800 W40 con 2'16"60. Ancora una volta sopravanzata dal suo alter-ego in salsa master, ovvero la brits Nina Anderson, ma probabilmente con un gap tecnico inferiore rispetto a quanto visto sui 400. I suoi dati statistici carrieristici tra le master si possono trovare nel precedente post relativo proprio ai 400 (lo trovate qui). Nello specifico degli 800 metri, si può aggiungere che la Baggiolini è stata l'unica azzurra ad aver vinto una medaglia a Zittau, mentre ci furono 2 bronzi a Hyregyhaza, due anni fa (Waltraud Egger e Anna Pagnotta). Bisogna ritornare al 2006 per trovare l'ultima vittoria di una azzurra ad un europeo sugli 800: allora ci riuscì Emma Mazzanga tra le W70. Per Emanuela 5^ finale su 5 partecipazioni su un 800 di una manifestazione internazionale, e 5 medaglie conquistate: quella più prestigiosa è stata sicuramente l'oro di Sacramento '11, dove si laureò campionessa mondiale. L'altro laureo se lo cinse invece ad Ancona '09, euroindoor. Prima medaglia, quella di Zittau, conquistata da un'azzurra nel binomio 800/W40 delle ultime 7 edizioni.

I finalisti 
Paola Tiselli - negli 800 W35 con 2'20"57. Si conoscono le sue precarie condizioni fisiche, che erano già sfociate col ritiro nei 1500. Negli 800 la vittoria è andata all'olandese Ingrid Grutters, che in patria combatte ancora per il podio assoluto degli 800... mica noccioline. Eppure mai come quest'anno la Grutters (nome cacofonico che evoca devastazioni) sembrava abbordabile, dopo averle visto correre un 400 in 1'00"82 nella finale dedicata. Per Paola la 7^ finale consecutiva ad un campionato internazionale master, condita al momento da 4 medaglie e come posizioni peggiori due 5' posti. All'ultimo anno di categoria, l'unica medaglia conquistata nelle 3 edizioni cui ha partecipato agli euro-open, è stato l'argento di Lubiana '08, con un 4° e un 5° posto nelle due edizioni successive. Per lei sicuramente la specialità più ostica del novero di quelle cui partecipa alle manifestazioni internazionali degli over-35. 7 finaliste in 7 partecipazioni delle azzurre nel binomio e due medaglie: quella già ricordata di Paola a Lubiana e quella della Baggiolini (bronzo) nella stessa manifestazione. 

800 M40 - ben 4 finalisti nel binomio M40/800, situazione che nella storia del masterismo italiano si è verificata solo un'altra volta, ad Eskilstuna '05 (euroindoor). Allora arrivarono l'oro di Mariano Morandi e l'argento di Fabio Biferali. Stavolta meno fortuna per il nutrito manipolo di finalisti, anche perchè la gara è stata davvero atipica: tatticismo estremo fino a 150 metri alla fine, nessuno che abbia mai preso il comando delle azioni. E così la gara si è tramutata in un volatone di gruppo finale a chi avesse avuto doti sprintistiche più evolute. In queste condizioni, come è noto, saltano tutti i parametri, e la gara si trasforma in un problema di analisi II a variabili infinite. Così arriva "solo" 5° in 2'04"73 Ugo Piccioli, le cui ambizioni si erano centuplicate dopo il sub-2' stabilito quest'anno, che lo ponevano nel seeding tra i favoriti della vigilia. Gara diventata troppo lenta per le sue caratteristiche. Era questa la sua apparizione sugli 800 in maglia azzurra-master, dopo gli EMG di Lignano dell'anno scorso (4°). 7° invece Moreno Mandich in 2'05"69, che raggiunge invece gli 11 caps azzurri e che sugli 800 ad un Europeo vantava già il 4° posto di Lubiana tra gli M35 ma con un incredibile 1'57"77 è giunto invece Noureddine Makhloufi in 2'05"83, al suo esordio in azzurro, mentre 10° Giovanni Telesca in 2'07"12, il campione italiano 2011 outdoor e 2012 indoor degli 800, reduce anch'esso da un brutto infortunio ed in via di guarigione, al suo esordio in azzurro. Nel binomio 800/M40 agli euroindoor dell'era recente, l'ultima medaglia così bisogna farla risalire al fenomeno Giorgio Gennari-Litta, secondo a Lubiana '08. Prima del suo metallo, bisogna invece tornare al 2000 e al bronzo conquistato da Giovanni Ferrari con un tempo stratosferico: 1'56"93 (ma che non servì nemmeno per vincere!). 13 i finalisti azzurri delle ultime 7 edizioni su 26 partecipanti: esattamente il 50% di "finalizzazione".

800 W40 - tre finaliste nella finale diretta. Della Baggiolini si è già parlato qui sopra. 5^ della medesima finale Gigliola Giorgi, con 2'22"69. 29° caps azzurro per Gigliola, che col 5° posto raggiunge anche il suo miglior piazzamento di sempre individuale ad un campionato internazionale master. Prima dell'800 di Zittau, nel suo carnet, come Career High, si annoverava il 6° posto a Sacramento '11 sui 400. 13^ invece Giusy Lacava con 2'34"61. 5^ presenza per lei sugli 800 ad una finale di un campionato internazionale, ma con all'attivo il prestigioso bronzo ai mondiali di Clermont '08 tra le W35. 6^ Giuy fu a Nyregyhaza nel 2010. Nelle ultime 7 edizioni di europei outdoor, nel binomio 800/W40 si sono avute solo 8 partecipazioni con 8 finaliste (dirette). Le due medaglie vinte risultano i due argenti conquistati rispettivamente dalla Bggiolini a Zittau e quello di Laura Avigo a Lubiana '08. "Legno" fu Paola Pascon sempre nell'edizione di Lubiana '08.

800 M35 - due finalisti presenti nella finale M35.  Manuel Dalla Brida con 2'00"31, mentre 12° Felice Dell'Aquila con 2'09"09. 4 caps per Dalla Brida, che aveva esordito a Gand '11... ritirandosi sui 3000. Il suo massimo alloro lo raggiungerà però nei 1500 di Zittau, mentre giungerà appunto 6° a Zittau sugli 800. Esordio invece per Felice, che raggiunge la finale tra gli M35 (quest'anno livello davvero elevato) all'esordio in maglia azzurra. Nelle ultime 7 edizioni di euro-open, una sola medaglia vinta da italiani, ovvero quella di Emilio De Bonis a Poznam '06 con 1'57"57. 10 i finalisti su 11 partecipazioni nelle ultime 7 edizioni.

Egger Waltraud - 5^ sugli 800 W60 con 2'54"01, per lei che ha partecipato alle ultime 6 edizioni di campionati europei outdoor sugli 800. Gli 800 non sono proprio la sua specialità preferita agli europei, per lei che ha un medagliere complessivo da far tremare i polsi: "solo" tre bronzi infatti, su 6 finali disputate. Deve esserci una sorta di maledizione, visto che nel frattempo, in questo lungo periodo di tempo (10 anni) la Egger ha comunque vinto un mondiale sugli 800 (anzi, "IL mondiale", quello di Riccione '07), gli euroindoor di Ancona '09, e i mondiali indoor di Linz '06. Diciamo che alla sua collezione sterminata di vittorie, ne manca proprio una sola: l'oro agli euro-open. 5 le presenze nel binomio W60/800 agli europei e un bronzo: proprio quello della Egger a Nyregyhaza '10.

Paola Grandinetti - 6^ sugli 800 W55 con 2'57"74. 8° caps azzurro di una carriera che al momento vede come culmine l'argento a San Sebastian '03 sui 1500 W45. Prima finale sugli 800 nella prima occasione in cui si è affacciata alla specialità a livello internazionale tra i master. Nel binomio nessuna italiana ha mai vinto una medaglia: la Egger è infatti giunta due volte 4^ nel '04 e nel '06.

Saverio Manca - 7° negli 800 M65 con 2'44"25. caps azzurro per questo proteiforme atleta, che a Potsdam 2002 si era addirittura presentato nella maratona.

Sergio Veronesi - sugli 800 M75 con 3'13"56. Seconda apparizione su questa specialità per Veronesi, che passa per essere noto più come multiplista che mezzofondista veloce. Nella prima, a Poznam 2002, si ritirò. 

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