
Ma torniamo ai Campionati Regionali Indiduali: atteso che non verranno accettate le iscrizioni sul campo-gara (e ci stà, per carità), l'opulenta Fidal Lombardia invece di far partire un servizio di iscrizione on-line (come ormai da anni si permette di fare l'organizzazione del Meeting Via col vento di Donnas) in cui compilare un form sul sito (ma come? Viene imposto l'utilizzo del sistema on-line alle società per i tesseramenti, i rinnovi, le affiliazioni ma quando si tratta di predisporre un SERVIZIO per chi contribuisce con i propri denari, ci si dimentica completamente di loro?), e si limita a predisporre un modulo da compilare a casa con calma e da spedire via fax o via mail. Mah.
Ma non è questo il casus belli di oggi: è una frasetta che compare al termine del capitolo dedicato alle ISCRIZIONI all'interno del dispositivo dei Campionati Regionali. La stessa recita testualmente "qualora venisse accertata una dichiarazione non veritiera della prestazione (con la quale ci si è iscritti, n.d.r.) l'atleta interessato sarà deferito ai competenti ogani federali di disciplina". Si è passati addirittura alla minaccia!!! Mi permetto di annotare che la "diffida" evocata dalla volontà di giustizialismo in salsa-atletica del dispositivo non potrebbe nemmeno essere normativamente invocata, stante la necessaria "recidiva" del fatto considerato lesivo. Ma lasciamo perdere.
Più vado avanti nella lettura di questo dispositivo più rimango esterrefatto e indignato. Secondo il mio modesto avviso siamo di fronte ad una disposizione applicabile solo nel caso in cui in una specialità si tengano batterie e finali. Tutti lo sappiamo: esiste una regola non scritta sui tempi di iscrizione. Inutile prendersi in giro. Si inserisce (e si è sempre inserito) il tempo "presunto", giusto o sbagliato che fosse. E bene o male, NESSUNO (salvo qualche ridicola eccezione subito risolta da chi controlla i moduli di iscrizione) ha mai messo tempi o misure di molto differenti da quelli che poi avrebbe ottenuto in gara. La rigidità su questo aspetto (problema materializzatosi nella sua pienezza ai Campionati Italiani Master) rischia di rendere squilibrate molte gare!! Molti atleti non hanno tempi (vuoi per infortuni, o anche solo per il fatto che non si erano cimentati nel 2009 in quella specialità) pur valendo molto meno del "senza tempo" che li relegherebbe nelle ultime serie. Ergo: era forse meglio tacere su questo punto, piuttosto che minacciare i malcapitati atleti di sanzioni.
Concludo: ma da dove deriva tutta questa cattiveria, rigidità, estremo formalismo nei confronti degli atleti lombardi? Ma siete proprio sicuri che state lavorando per fornire un servizio all'atletica lombarda?
Io ne dubito e rimango profondamente indignato.
Ma non è questo il casus belli di oggi: è una frasetta che compare al termine del capitolo dedicato alle ISCRIZIONI all'interno del dispositivo dei Campionati Regionali. La stessa recita testualmente "qualora venisse accertata una dichiarazione non veritiera della prestazione (con la quale ci si è iscritti, n.d.r.) l'atleta interessato sarà deferito ai competenti ogani federali di disciplina". Si è passati addirittura alla minaccia!!! Mi permetto di annotare che la "diffida" evocata dalla volontà di giustizialismo in salsa-atletica del dispositivo non potrebbe nemmeno essere normativamente invocata, stante la necessaria "recidiva" del fatto considerato lesivo. Ma lasciamo perdere.
Più vado avanti nella lettura di questo dispositivo più rimango esterrefatto e indignato. Secondo il mio modesto avviso siamo di fronte ad una disposizione applicabile solo nel caso in cui in una specialità si tengano batterie e finali. Tutti lo sappiamo: esiste una regola non scritta sui tempi di iscrizione. Inutile prendersi in giro. Si inserisce (e si è sempre inserito) il tempo "presunto", giusto o sbagliato che fosse. E bene o male, NESSUNO (salvo qualche ridicola eccezione subito risolta da chi controlla i moduli di iscrizione) ha mai messo tempi o misure di molto differenti da quelli che poi avrebbe ottenuto in gara. La rigidità su questo aspetto (problema materializzatosi nella sua pienezza ai Campionati Italiani Master) rischia di rendere squilibrate molte gare!! Molti atleti non hanno tempi (vuoi per infortuni, o anche solo per il fatto che non si erano cimentati nel 2009 in quella specialità) pur valendo molto meno del "senza tempo" che li relegherebbe nelle ultime serie. Ergo: era forse meglio tacere su questo punto, piuttosto che minacciare i malcapitati atleti di sanzioni.
Concludo: ma da dove deriva tutta questa cattiveria, rigidità, estremo formalismo nei confronti degli atleti lombardi? Ma siete proprio sicuri che state lavorando per fornire un servizio all'atletica lombarda?
Io ne dubito e rimango profondamente indignato.
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