22/01/09

intervista ad Attilio Lipparini

Il mondo master ha una peculiarità che lo differenzia da quello assoluto o da quello giovanile: che tutti gli atleti over-35 hanno una storia da raccontare, di sogni che furono, di sogni che saranno nonostante fra questi non potrà più esservi un'Olimpiade. Quella che segue è un'altra storia, quella di un "ragazzo" che torna sulle piste di atletica dopo 30 anni ma che del ragazzino ha ancora lo spirito. La bella intervista è di Mirko Mombelli, velocista "amatore", ma già propiettato ai master.
Chi è Attilio?

In passato, dal 1974 al 1976, un atleta della Fiat OM Brescia oggi, da fine 2005, dell’Atletica Evergreen.


Sei ancora legato al tuo “quartiere Abba”?

Sì al quartiere Abba, o meglio Urago Mella, ai Campiani e in generale alla città di Brescia. Ora sono legato anche a Milano, la città che mi ha dato il "pane" e tante altre opportunità.


Secondo te quali sono stati i più grandi momenti della Storia dello sport?

Il record del mondo degli 800 metri realizzato da Marcello Fiasconaro sulla pista dell’Arena di Milano e la vittoria della staffetta di Sci di fondo azzurra a Lillehammer battendo la Norvegia, senza dimenticare l’emozionante tappa del Tour de France in cui Marco Pantani sfuggì a Ullrich conquistando il Tour.


Cosa ti ha portato a tornare in pista dopo trent’anni?

Parlando con un'amica della mia compagna, Rossella, scoprii che lei faceva gare master di nuoto; sfogliando la rivista Correre lessi i risultati dei Campionati Italiani Master indoor di Genova, di alcuni anni fa, e mi sembrò che le misure potessero essere alla mia portata. Pensai anche che potevo raggiungere alcuni risultati che forse non raggiunsi da giovane perché allontanatomi presto dall’atletica.


Quando sei tornato al Campo Calvesi, per te Campo Morosini, cosa hai trovato?

Sono tornato all’ex Campo Morosini nell’Ottobre 2005 e ho ritrovato il mio allenatore il Prof.Silvano Mombelli che seguiva Lucio Lorenzi e Mirko Mombelli, entrambi impegnati a superare alcuni infortuni. Mi piacque subito il loro spirito, si allenavano divertendosi e si divertivano allenandosi.


Quante volte ti alleni?

2-3 volte la settimana pratico atletica (nota: il sabato al Campo Calvesi, durante la settimana a Milano), la domenica invece sci di fondo o bicicletta secondo la stagione. Molti mi dicono che se smettessi queste attività aerobiche farei meglio nel lungo e triplo, ma poiché nessuno è in grado di dirmi "quanto meglio", prendo questa scusa per non rinunciarci.


Come vede l'atletica master?


Con un grande futuro, forse si potrebbe fare gareggiare insieme master e allievi cosa che per esempio ai alcuni Paesi dell’Europa già avviene da anni.

Il momento migliore in pista del tuo 2006, del tuo 2007 e del tuo 2008?

Nel 2006 nel Salto in Lungo ho realizzato 5,24 a Casalmaggiore, nel 2007 trovando una certa costanza nei risultati sono arrivato a 10,70 nel Salto Triplo e a 5,23 nel Salto in lungo dove a fine stagione ho vinto il titolo regionale, nel 2008 mi sono messo al collo la medaglia di bronzo dei Campionati Italiani nel Triplo e quella d’oro dei Campionati Regionali nel Lungo con 5,19 all’ultimo salto, prendendomi tre medaglie nella manifestazione. Per qualcuno potrà sembrare poco, forse lo è, ma per me sono stati e sono un incentivo a continuare.

Domanda scontata: i momenti peggiori dei tuoi ultimi tre anni in pista?

Nell’insieme non ho avuto momenti che ricordo negativamente a parte la finale dei Campionati Italiani di Bressanone 2008 nel Salto in lungo. Ho mancato l’appuntamento anche con il podio cosa che al Campo Calvesi qualcuno spesso mi ricorda…

Perché te lo ricordano?

Credo più per darmi nuovi stimoli e perché realmente vedevano in me il possibile vincitore. A proposito in pista chi sono i tuoi compagni di allenamento? Mirko Mombelli è il mio mentore e sparring partener quando il fisico glielo consente, Lucio Lorenzi è saltatore zen capace di entrare in buca come un proiettile, Luca Filippini e Andrea Cremona si “alternano” per fare le ripetute sui 100 metri contro di me, Riccardo Ambrosio è nobile nell'andatura e negli ascendenti e Alberto Papa è, per ora, l'irraggiungibile..; vorrei menzionare anche i miei amici master della Atletica Ambrosiana di Milano, Cristina, Matteo e Roberto innanzitutto con cui mi alleno durante la settimana a Milano.

Come è nato il gruppo del “sabato”?

Mirko, che aveva smesso di fatto di allenarsi nel 2002, riprese ad allenarsi nell’inverno 2004/2005 per aiutare Lucio a superare un serio infortunio, con l’intenzione di smettere definitivamente una volta raggiunto il suo scopo. Decise di restare in pista al mio ritorno in pedana ma come Amatore TM e nella mia stessa squadra, riportando al Campo Morosini..chiedo scusa al Campo Calvesi..Luca, che aveva smesso di saltare nel 2001, e il suo storico compagno di allenamento Andrea assente dalla pista dal 1999. Lucio che nel frattempo era passato al Cus Pavia “ma a cui permettevamo di allenarsi con noi..” ha poi contribuito a far tornare al campo Riccardo. Successivamente è arrivato anche l’atleta dall’illustre passato: Alberto.

I tuoi compagni di allenamento ti definiscono un grande agonista, senti in modo particolare le sfide contro gli avversari più che la grande manifestazione?

Qualcuno mi ha rimproverato di non essere andato ai Campionati Europei di Lubjana 2007 ma io trovo molto più stimolante una sfida con i miei compagni di allenamento. Nel 2006 la mia miglior misura nel Salto in Lungo è arrivata nella gara dove Lucio saltò per la prima volta oltre i sei metri, nel 2007 gareggiando con Alberto e Luca ho dato il meglio di me stesso e nel 2008 ho superato Mirko negli ultimi metri di un 200. In realtà sento entrambe, tuttavia scelgo di partecipare alle manifestazioni dove posso dire la mia. Ai campionati master, anche a quelli mondiali, non ci sono limiti o barriere di accesso, ma io preferisco non partecipare se sono conscio di non essere all'altezza. Preferisco lasciare il passo ai più forti. Questi fanno il contrario ad esempio, ai campionati regionali.

Con questa affermazione sembra che tu stia dando poco valore ai tuoi due titoli regionali di Salto in lungo conquisati nel 2007 e nel 2008 dopo la medaglia d’argento del 2006..

Trovo giusto dire le cose come stanno. Hai voglia che arrivi il 2009 in pista?Moltissimo. Devo ancora decide se gareggiare ai Campionati d’Europa di Ancona e se andare a quelli Mondiali in Finlandia. Lo scorso anno ho trascurato il Salto in Lungo e quest’anno non voglio fare lo stesso errore ma al tempo stesso voglio migliore anche nel Salto Triplo. Inoltre non vedo l'ora di affrontare nel Salto in Lungo Luca, Riccardo e il campione mondiale studentesco, ancora oggi primatista provinciale con 7 e 72, Alberto Papa, in particolare dopo il suo 5 e 68 della passata stagione ; senza dimenticare Lucio che è comunque oltre la mia portata vista l’ottima misura dello scorso anno oltre i sei metri e mezzo.

Non pensi che Andrea e Mirko potrebbero offendersi..?

Se Andrea e Mirko saranno guariti, dai loro infortuni, andranno tutti e due sotto 11"7 e sono per me irraggiungibili. Nel 2010 quando Lucio diventerà Amatore vedremo tra loro tre una bellissima sfida da cui uscirà il migliore Amatore nei 100 metri: insomma ne resterà soltanto uno!

Quale traguardo insegui?

Ancora non lo, forse potrò dirlo solo dopo, a consuntivo, guardandomi indietro.

Tu e Gerardo Tregambe siete stati i precursori dei primatisti provinciali Alberto Papa e Fracnesco Baiguera?

Forse sì, ma certo non lo sapevamo.

2 commenti:

  1. Ma questo Lipparini è ovunque? Leggo spesso di lui e spero di affrontarlo presto in pista...
    "da uno che aspetta la rivincita nei 200!"

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