10/08/13

Mosca '13: DAY 1 - le statistiche azzurre della prima giornata

Asta - Claudio Stecchi 5,40 (28) e Giuseppe Gibilisco 3 nulli - Claudio Michael Stecchi esordisce ad un mondiale assoluto e la sua gara frastagliata, finisce a 5,40. Pensate: 5,40 lo saltò suo padre Gianni a Roma '87 (26 anni fa), allorquando arrivò 11°. 5,40 lo stesso Gianni lo saltò anche in qualificazione. Insomma, 5,40 periodico nella famiglia Stecchi (fino ad oggi) ai mondiali. Sono 11 le presenze-gara azzurre ai mondiali assoluti nell'asta maschile, per 6 atleti azzurri totali. Naturalmente Giuseppe Gibilisco è top-scorer in quanto a presenze: a Mosca ha raggiunto la 5^ partecipazione a 12 anni dalla prima, ovvero a Edmonton '01 dove, come oggi, deragliò con 3 nulli alla misura di entrata. Poi l'apoteosi carrieristica a Parigi '03 (oro con 5,90), il posto a Helsinki '05 e il a Berlino '09. In totale 8 caps tra qualificazioni e finali. Gibilisco è anche l'unico italiano ad essere andato in finale ad un mondiale (come detto, 3 finali), mentre si sono fermati tutti gli altri in qualificazione (la famiglia Stecchi, Andrea Pegoraro, Andrea Giannini, Fabio Pizzolato e Maurilio Mariani). Il totale fa 3 finali su 11 partecipazioni. Due atleti azzurri presenti nell'asta nello stesso mondiale, li si ebbe (oltre che a Mosca) ad Atene '97: allora furono Andrea Giannini e Fabio Pizzolato. 

800 - Giordano Benedetti 1'47"90 - si guadagna la semifinale conquistando l'ultimo di 3 posti utili per accedere al turno successivo nella prima serie, quella più lenta. Fiuuu... potremmo aggiungere, visto che il tempo di Benedetti al momento è anche l'ultimo dei qualificati, anche in ragione della gara più lenta di tutte (passaggio in 54"8 ai 400). Benedetti, all'esordio mondiale, rappresenta la 14° presenza azzurra negli 800 ai mondiali. Un italiano in semifinale negli 800 non lo si vedeva dal 2003, quando Andrea Longo giunse addirittura 5° a Parigi. Poi sia Bobbato (Helsinki '05) e Riefeser (Berlino'09), uscirono in batteria. Giordano Benedetti presentandosi in semifinale, correrà la 6^ volta di un azzurro in una semifinale degli 800 ad un mondiale: la piccola impresa era già successa ad Andrea Longo (2 volte), a Davide Cadoni una, come a Giocondi, e infine una a Giuseppe D'Urso (che poi portò l'unica medaglia sugli 800). 

Maratona - Valeria Straneo - Argento con 2h25'58" -  Emma Quaglia 6^ con 2h34'16" - la notevole medaglia per la piemontese, arriva dopo una gara all'arrembaggio, dove a poco a poco si sono squagliate le etiopi in primis e quasi tutto il resto del mondo, tranne Edna Kiplagat. L'argento della Straneo rappresenta la miglior prestazione di sempre di un'azzurra ai mondiali nella maratona. Il miglior risultato prima di oggi, era rappresentato dal bronzo di Ornella Ferrara, vinto a Goteborg '95, 18 anni fa. Se allarghiamo lo sguardo a tutto il mezzofondo azzurro femminile ai mondiali outdoor, quindi comprendendo 1500, 5000 e 10000 alla maratona, troviamo solo un'altra medaglia, ovvero l'argento di Roberta Brunet sui 5000 ad Atene '97. 33 le presenze-gara tra tutte le edizioni dei mondiali d'atletica (solo in 2 occasioni non ci sono state presenti maratonete, ovvero a Siviglia '99 e Berlino '09). 3 atlete con 3 partecipazioni, ovvero la già citata Ornella Ferrara, la leggendaria Laura Foglie e Rosaria Console. Il tempo della Straneo è anche il miglior tempo di un'italiana ai mondiali (la maratona più veloce prima di oggi ai mondiali, era quella del bronzo della Ferrara con 2h30'11"). Alle olimpiadi, l'anno scorso, la Straneo corse più veloce, ovvero in 2h25'27", che è il tempo più veloce ad una maratona di una grande manifestazione di un'italiana. Il posto di Emma Quaglia, invece, rappresenta il 4° piazzamento di sempre di un'italiana ad un mondiale. Davanti la Straneo di oggi, la Ferrara medagliata, e ancora la Ferrara ad Atene '87. 6^ arrivò anche Laura Fogli nell'edizione inaugurale dei mondiali ad Helsinki '83. 

Martello - Nicola Vizzoni - 11° in qualificazione - 75,38 - capitano in tutti i sensi, visto che raggiunge la sua ennesima finale mondiale. 9^ partecipazione consecutiva di Vizzoni ai mondiali, la prima delle quali avvenne ad Atene '97 (16 anni fa). Per lui 5 finali, e questa rappresenta la terza consecutiva. Vizzoni è anche l'unico italiano ad essere arrivato in finale in un mondiale nel martello, su un totale di 18 presenze-gara, ma soli 5 atleti schierati (Vizzoni 9 partecipazioni, Sgrulletti 4, Paoluzzi 3, Serrani e Urlando con una partecipazione). Per ora il miglior piazzamento in finale per Vizzoni (e per l'Italia) è stato il 4° posto di Edmonton.

10000 - Daniele Meucci - 19° in 28'06"94 - presenza incolore di Meucci, che obiettivamente non poteva essere protagonista in una gara del genere. La storia dei 10000 azzurri ai mondiali è chiaramente la storia di Alberto Cova ad Helsinki '83, e la volata del "Cova! Cova! Cova!". Ma anche l'argento di Panetta a Roma '87. 11 le finali corse dagli azzurri e purtroppo peggio di Meucci, tra tutti gli azzurri, ci fu il solo Antibo a Tokyo '91, quando giunse 20°. Lo stesso Meucci a Daegu giunse al 12° rango, in una gara corsa però su ritmi più blandi. Baldini invece giunse 18° a Goteborg '85. Non è forse giunto il momento che Meucci si dedichi alla maratona, che presenta più variabili gestibili per gli atleti non-africani? Oggi il mezzofondo in pista non è assolutamente affrontabile con speranze di visibilità internazionale per un europeo.  

400 - Libania Grenot 11^ con 51"43 - Chiara Bazzoni 19^ con 52"14 - Belle prestazioni nelle batterie delle italiane, che ora si troveranno semifinali davvero dure. Primo turno con tempi già da medaglia tra le big (l'8° tempo è un 51"01), sintomo che la pista è davvero veloce e che per andare in finale la Grenot dovrà correre sul piede del record italiano. Intanto il 51"43 la pone all'11° rango, non lontano dal tempo di finale. Per la Bazzoni invece la certificazione di un salto prestativo notevole. 52"14 che è il suo 2° miglior tempo dopo il 52"06 di Mersin. Meglio di lei nella storia italiana ai mondiali, hanno fatto la Grenot, la Reina e la Milani. Su 8 partecipazioni italiane ai 400 femminili, tutte 8 hanno superato il primo turno approdando al turno successivo. Ma c'è da dire che fino a metà degli anni '00, i turni che portavano alla finale erano 4 ed era cronometricamente più facile passare il primo turno. Le vere semifinaliste infatti erano 3 fino a ieri (Grenot, Daniela Reina a Osaka '07, e Marta Milani a Daegu '11). Nessuna però è mai riuscita a raggiungere (ancora) la finale. L'unica ad aver disputato due mondiali è invece proprio Libania Grenot con quello di quest'anno. A Berlino '09 corse in 51"45... poi in semifinale riuscì a correre in 50"85. Basterebbe quel tempo per la finale? Non credo... servirà un tempo sui 50"50, o meno. Ma potrebbe farcela.

lungo - Darya Derkach - 28^ nel lungo - 6,16 - brutta prestazione per Darya, che trova la gara sbagliata al momento sbagliato. Amen. Chiaramente non ci si aspettava la medaglia, ma la tanto cara "esperienza" che si stratificasse. La Derkach è la 4^ italiana di sempre a scendere in pedana, dopo il mito vivente Fiona May, e il duo Capriotti-Uccheddu di inizio anni '90. Proprio Fiona May fu l'ultima italiana a cimentarsi nel lungo ai mondiali per l'Italia nel 2005 a Helsinki, 8 anni fa. E sempre la May vanta ben due ori, un argento e un bronzo in questa competizione con 5 finali disputate. 

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