08/08/13

WMG: il Decathlon in 3 giorni e l'asta alle 3,30 di notte

Sembra che stia montando la protesta circa gli standard organizzativi dei WMG di Torino. Sotto accusa il planning degli orari delle singole gare, e il sistema di comunicazione (assente...) circa gli eventi pianificati. Giusto oggi la notizia che l'amico Ugo Piccioli si è dovuto sparare nella bruma padana 250 km da Bergamo a Torino per correre le batterie dei 1500 e trovarsi con la cancellazione delle stesse e il rinvio alla finale diretta per il giorno successivo. Eppure la chiusura delle iscrizioni era avvenuta la sera prima, e si sarebbe pure potuto comunicare in mille modi la procrastinazione diretta alla finale. Macchè: tutti convocati all call room, e rinvio diretto de visu. Situazione peraltro successa per altre specialità e altre categorie. Di fatto sembra non sia dato conoscere il futuro agonistico, se non nel momento in cui ci si presenta nella call-room. Una caduta organizzativa mica da ridere. In questo solco presento il bellissimo report di Alessio Fuganti e il suo Decathlon titanico durato tre giorni, in cui le capacità di resistenza nervosa sono state messe alla prova non certo per le 10 leggendarie fatiche... buona lettura!

WMG TORINO 2013 - INTO THE DECATHLON M40 

Chi si intende un pochino di ingegneria sa bene che per massimizzare l'efficienza di un sistema complesso è necessario che tutte le parti che compongono il sistema stesso siano mantenute alla massima efficienza, evitando i cosiddetti "colli di bottiglia" che determinano rallentamenti e di conseguenza diminuzioni delle prestazioni. Analogamente, la stesura del programma orario di un evento di atletica leggera deve prevedere, nei limiti del possibile, un flusso continuo ed efficace delle gare in programma, per consentire a tutti i soggetti coinvolti (atleti, giudici, pubblico, organizzatori) di poter godere al massimo dell'evento.

Ma il collo di bottiglia è sempre in agguato. Nella tre giorni del decathlon M40 ai World Master Games di Torino (no, non è un refuso, si tratta proprio di TRE giorni) il collo di bottiglia si può identificare in due modi ben precisi che si chiamano "organizzatori incompetenti" e "una sola pedana di salto con l'asta".

DAY ONE - SABATO 3 AGOSTO 

Le premesse perché i due giorni di decathlon potessero diventare una bella festa (come a Sacramento) c'erano tutte. Ed infatti la prima giornata è filata via liscia a partire dai 100 metri corsi alle 9.40, fino ai 400 andati in scena attorno alle 17; intervalli ragionevoli tra le gare, possibilità di riposo in tribuna, clima rilassato con la giuria che seguiva la gara ai concorsi. L'unico momento di tensione si è avuto dopo i 100 metri quando alla richiesta di un collega italiano ad un giudice all'arrivo ("Mi scusi, visto che tra peso e alto passano due ore, prima del salto in alto dobbiamo ripassare dalla call room o andiamo dritti in pedana?") la risposta è stata "Come fate a ripassare dalla call room? Voi dovete restare sempre in campo!". "Ma" - insistiamo noi - "sono le 10 adesso e i 400 sono tra 7 ore... Tra una gara e l'altra ci mettiamo all'ombra in tribuna". Alla risposta del giudice ("Non potete assolutamente abbandonare il campo") che abbiamo prontamente tradotto agli stranieri, ce ne siamo andati tutti in tribuna almeno a prendere acqua, sfidando il genio a squalificarci tutti.
In ogni caso, il resto del sabato è filato via liscio, e verso le 18 ci siamo tutti salutati dandoci appuntamento al mattino dopo. Con una convinzione: l'indomani avremmo iniziato alle 9.20, con la prospettiva di correre i 1500 alle 19.25. Una vera figata.

DAY 2 - DOMENICA 4 AGOSTO 

Le nuove tecnologie permettono talvolta alcune meraviglie. Nel tragitto in pulmino tra l'albergo e il campo mi connetto al sito FIDAL e vedo che c'è un aggiornamento sull'orario. Apro il file e... Non ci credo. Il decathlon è stato stravolto: confermati i 110h alle 9.20, per il disco si passa alle 15.30 con le altre gare a seguire fino ai 1500, riposizionato alle 21.25. Un errore? Uno scherzo? Arrivati al campo abbiamo la conferma: l'orario nuovo è questo. Per il momento ci mettiamo il cuore in pace: vorrà dire che riposeremo. Io passo indenne i 110h, con i tendini che tengono, e mi svacco allegramente suo prati del parco Ruffini. Passa il pranzo, passa il caffè e arriva l'ora del riscaldamento.

Ore 14.45: vedo dai tabelloni in campo che la gara di giavellotto (individuale) che si sta disputando e che blocca la gabbia del disco adiacente sta terminando e provo a concentrarmi. I giavellottisti finiscono, entriamo in campo ed ecco la sorpresa: sono le 15.30 e non tocca a noi. Devono infatti ancora gareggiare i discoboli del decathlon delle categorie M55 e M50. Chiediamo lumi, i giudici non sanno, si consumano vibranti comunicazioni via auricolare tra la giuria in campo e i responsabili in ufficio. Alla fine si decide: gareggiamo tutti insieme, in 30. E subito tra di noi si insinua il tarlo del dubbio: ok il disco, 90 lanci in un'ora e mezza li fai. Ma poi c'è l'asta, e c'è solo una pedana. Sono le 16.15, ed è evidente che faremo tardi. Comunque via, ci penseremo dopo. Primo lancio, secondo lancio. Sto per fare il terzo lancio quando lo speaker spara la seguente comunicazione: "Attenzione: la gara di asta maschile (individuale) delle categorie da M60 a M30 è anticipata alle 18.30." Avete letto ancora giusto: i geni della programmazione hanno piazzato ANCHE la gara di asta individuale lo stesso giorno del decathlon predisponendo una sola pedana. Come? Cosa? Ma sono ora le 17.30, se gareggiano gli individualisti dell'asta di SETTE CATEGORIE alle 18.30, noi quando finiamo (ve lo ricordate vero che c'è un tappeto solo?).

Faccio di scazzo il terzo lancio e vado a chiedere lumi, anche perché nell'asta gareggia il mio amico Stefano. In call room si risolve parzialmente il dilemma: lo speaker ha sbagliato, gli astisti sono stati semplicemente convocati per decidere che fare (gareggiare oggi ma chissà quando o passare a domani?). Gli italiani non hanno dubbi: domani è lunedì e molti lavorano (e non sono di Torino). Dopo aver sborsato 170 euro non esiste che non gareggino per l'incompetenza degli organizzatori. La gara si fa: resta solo da capire quando. I bookmaker aprono le scommesse. Risolto questo, noi decathleti andiamo in pedana per i salti di prova. Funziona tutto fino a quando ci chiedono la misura d'entrata. L'arbitro ci comunica che "potete scegliere una misura a scelta, e poi si sale tutti a 2.30." No, questo è il decathlon, non la gara singola, non funziona così. All'ulteriore risposta del giudice "eh ma se facciamo come dite voi ci mettiamo una vita" scatta la rivolta. Io traduco ai tedeschi, Eric, italo-francese traduce ai suoi e in inglese e in 30 siamo a protestare. Nuove febbrili chiacchiere in cuffia finché la direttrice di riunione (la conosco, si chiama Daniela, ero con lei in giuria all'antidoping ai mondiali allievi a Bressanone nel 2009) scende in pedana e molto tranquillamente spiega l'errore: hanno stampato i fogli gara del decathlon con le progressioni della gara individuale e comunica all'arbitro che la progressione è libera, si parte dal minimo richiesto e si sale di 10 cm alla volta. L'unica cosa che chiede è verificare se si può partire almeno da 1.50 per evitare di montare i riduttori. Non è così perché un francese chiede 1.20, si monta il riduttore e sembra si possa iniziare.
Ma l'arbitro non ci sta ad aver avuto torto e torna alla carica: "si parte a 1.80!" Ma no, si va da 1.20. "No, la direttrice di riunione ha detto 1.80 e voi avete detto ok. VI HO REGISTRATO!" Non ci vedo più e gli chiedo: "Ma lei lo conosce il regolamento? No perché io sono anche giudice e lei ha torto marcio. Adesso mettete i ritti a 1.20 o io mi siedo in pedana e non cominciamo neanche." Nuove parole nell'etere fino alla conferma della direttrice: "Certo che si parte da 1.20, l'abbiamo appena detto"... Ma intanto un'altra mezz'ora è passata.
Finalmente iniziamo, noi scarsi usciamo subito e veniamo avvicinati da un giudice veneto (conosco anche lui, tranquillo e competente ma non so come si chiama) che ci dice che, man mano che veniamo eliminati possiamo andare al giavellotto e fare i nostri lanci perché hanno creato una giuria apposita.
Lo ringrazio, mi riposo un po' e, mentre uno svedese deve ancora entrare in gara nell'asta, alle 21.30 faccio i miei tre lanci di giavellotto. L'asta pian piano si esaurisce, lo svedese esce a 3.90 alle 23.20 in una gara durata quasi 5 ore. Non vi dico la faccia dell'arbitro. E mentre gli ultimi astisti del decathlon vanno al giavellotto, gli individualisti dell'asta iniziano a scaldarsi...

DAY 3 - LUNEDÌ 5 AGOSTO 

Durante il quinto turno di lancio degli ultimi sei giavellottisti scatta la mezzanotte: siamo ufficialmente nel terzo giorno di decathlon. Chi era a Zittau l'anno scorso mi dice che anche in quell'occasione si sforò la mezzanotte, ma i 110h erano stati piazzati alle 17... Ma ormai siamo qui, da 16 ore ma siamo qui, quando finalmente alle 00.20 lo starter ci allinea al via dei 1500. Io ho le cosce di marmo, quasi mi addormentavo verso le 23, ma si va. E mentre corro dò uno sguardo alle tribune ovviamente deserte. E ripenso al tifo che abbiamo fatto circa 8 ore fa a tribune piene ai millecinquecentisti del decathlon delle categorie 65+. E mentre corro m'incazzo perché noi conteremo anche niente (e io che mi iscrivo sempre al decathlon solo per il gusto di stare in campo due giorni facendo fatica a fare 3000 punti conto ancora meno) ma negarci anche la gioia degli applausi finali è davvero frustrante. Per non parlare della premiazione fatta al volo senza speaker, senza pubblico, senza niente.

I WHY E I BECAUSE 

Finito tutto mi trovo all'asta per seguire la gara del mio amico Stefano (che sarà secondo in una gara finita alle 03.30) e ribecco il giudice veneto di cui sopra. Non posso esimermi dal chiedergli qualche spiegazione sui motivi che hanno portato a questa situazione e lui me li dà:

  1. ERRORI ORGANIZZATIVI 1a) La divisione giornaliera delle gare è stata imposta dall'organizzazione per evitare che ci fosse contemporaneità tra alcuni sport (esempio: no 5000 e 10000 di atletica nel giorno del duathlon e del triathlon perché evidentemente c'è gente che si è iscritta a questi due sport). Questo ha costretto i giudici ai salti mortali tripli per incastrare in alcuni giorni progammi orari decenti. 1b) Per la sola atletica la follia di mettere ad esempio decathlon ed eptathlon negli stessi due giorni: il secondo giorno i giavellotti erano intasati. Proprio guardando gli orari del secondo giorno i giudici si sono accorti che ad un certo punto erano in gara insieme 2 dischi e 3 giavellotti: per questo hanno rivoluzionato il nostro decathlon. 1c) Al campo non c'era nessuno dell'organizzazione per cui l'impianto così era e così è rimasto (senza ad esempio poter metter su una seconda pedana di asta);
  2. ERRORI GGG 2a) Vista la rivoluzione del nostro decathlon col disco alle 15.30 si doveva a quel punto piazzare i 110h verso le 14 in modo che potessimo riposare al mattino. 2b) La gara di disco doveva rimanere divisa: prima M55-50 che eran pochi e potevano poi andare all'asta, e poi noi. 
Questo è il matusalemmico report, a voi commenti e considerazioni. A me l'incazzatura è passata, il male alle gambe anche e sono ancora qui, ad aspettare domani la finale dei 1500.

Alessio Fuganti

4 commenti:

  1. Circa l'avventura del decathlon non posso dire nulla...
    Ma per il resto...
    Sono a Torino da 6 giorni e sto vivendo una magnifica festa di sport. Ovunque ti giri trovi atleti da tutto il mondo con il pass al collo che sorridono e ti salutano quando vedono che sei uno di loro. Musei gratuiti, città aperta per noi.
    Le gare di atletica... Livello mediamente bassino (ovviamente con qualche punta), ma mi sto divertendo un sacco e tutto sta andando bene.
    Ovviamente i giochi non sono pensati per il singolo italiano che prende la macchina da casa e si fa i chilometri per andare a vedere se deve gareggiare! L'idea è che gli atleti sono a Torino e ci perdono al massimo mezz'ora con i mezzi "a gratis". E funzioona esattamente come ai Mondiali di Sacramento che fino ad un'ora prima non si sa se si dovrà correre o no. Anche a me è saltata una semifinale e mi sono adeguato. È così ovunque. L'errore è stato quello di consentire a tutti di confermare tutte le gare al primo giorno, così, se non chiedi al TIC bisogna scaldarsi e scoprire solo in call room se ci sono tutti o no.
    Ma il TIC è lì apposta. Basta entrare e chiedere e così non mi sono neanche scaldato.
    Quindi a ben vedere, tutto normale e tutto come in qualsiasi altra manifestazione!
    Si reincontrano vecchi amici e ci si diverte.
    Le medaglie sono belle, c'è un bellissimo pistino al coperto per scaldarsi (oggi pioveva ed è stato perfetto) nella cui parte finale c'è la call room. Pista magnifica, personale simpatico (forse basta essere gentili per essere trattati bene?).
    Tutto bello? Bhè no, e la storia del decathleta lo dimostra...

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  2. Manifestazione internazionale con praticamente tutta la cronaca in italiano...... Il cronosta parla solo la lingua di casa e solamente per le comunicazione interviene qualcuno che parla inglese.
    Circa l'orario... Qualcuno ha dovuto saltare qualche gara perchè si sovrapponevano (il tempo di recupero era improponibile). Non sarebbe difficile fare un orario e usare sempre quello, ma qui era più complesso perchè in una sorta di olimpiadi bisogna ragionare su più sport.
    Infine un commento sull'inutile polemica di chi ha boicottato la manfestazione. Ok, 170 euro sono tanti e dello zaino potevo anche farne a meno...
    Però non è una manifestazione di atletica in cui se quattro italiani mancano se ne accorge qualcuno... È na sorta di olimpiade, con quei 170 euro si può partecipare a più sport e a

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    1. più discipline all'interno di ognuno di essi. E conosco qualcuno che lo fa.
      Qualcuno potrebbe obiettare che non è interessato e vuol fare solo atletica. Si potrebbe proporre di far pagare una singola gara, ma poi che casino viene fuori? L'atletica costa di meno del golf o del windsurf? Per noi magari va bene, per loro no e allora si reclama. Costano uguali? Ma come, i costi di gestione del golf sono ben diversi. E allora si reclama. E chi fa 5 sport e 5 discipline in ognuno quanto viene a spendere? 500 euro?
      La soluzione adottata mi sembra la migliore. Magari si poteva fare un prezzo un po' più basso, ma tutto sommato, per le possibilità offerte mi sembra adeguato.
      E non credo che nessuno si accorgerà se quattro dell'atletica mancano per protesta.
      In ogni caso non è una manifestazione di sola atletica.
      Io ho sborsato e sono felice di averlo fatto. Gareggio e mi diverto!

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  3. Good reading, Alessio. It really was a nerve-wracking situation during discus and pole vault. I hope future Master Games will have a more decent schedule with smaller groups and no identical individual events colliding with the decathlon/heptathlon events...

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