25/08/13

Gli italiani Assoluti Meritocratici: rinnovo la proposta

Foto Fidal/G. Colombo
Partiamo da questo assunto: a parte gli atleti top, che non hanno certo problemi nell'ottenere i minimi, per la maggior parte degli atleti delle categorie assolute, diventa una guerra contro il tempo e i tempi (e le misure). La crisi come manifestazione dei Campionati Italiani Assoluti nasce dalla povertà del numero dei partecipanti. Il modello francese secondo me è azzeccato: più che un "minimo" di partecipazione, un "numero chiuso" di partecipanti, con rigide regole per chi non dovesse partecipare (comprese sanzioni, o impossibilità di poter essere convocati ad altre manifestazioni). Il numero chiuso deve permettere l'effettuazione di 3 turni (nella velocità e negli ostacoli), due (o tre) per il mezzofondo veloce, e di una qualificazione nei concorsi. In pratica una simulazione di una grande manifestazione, così da "provare" all'opera gli atleti. Prendiamo i 100: 32 atleti.

Come selezionare quindi i nostri 32 atleti? Sarebbe troppo difficile individuare un minimo ad hoc: direi impossibile. E' da tempo che propongo un sistema di valutazione delle prestazioni come nel tennis, ovvero un ranking che non valuti solo "una prestazione", ma le prestazioni degli atleti in un dato periodo di tempo, mettiamo un anno, come nel tennis. Difficile? Assolutamente no: basta un banalissimo algoritmo inserito in un software, interfecciato col Sigma, e i punteggi sarebbero già tutti a disposizione. Di fatto si premierebbero gli atleti con maggiore spessore tecnico, rispetto a quelli più "fortunati", ovvero che nella giornata di grazia, nel posto giusto e col vento giusto, avessero ottenuto in una sola circostanza il tanto sospirato minimo per gli Assoluti.

Ebbene i magnifici 32 basterebbe estrarli in questo ranking che non premierebbe più la prestazione una-tantum (il minimo è fatto quasi sempre in condizioni ottimali), ma lo spessore dell'atleta nell'ultimo anno di gare. Magari si prendano i primi 28 atleti, e 4 wild-card concediamole al CT in maniera tale da poter inserire, che so, l'infortunato lungodegente o il giovane che meriterebbe come premio dell'annata, il palcoscenico dei Campionati Italiani Assoluti.

Alcuni ranking sono già disponibili in rete, come quello di All-Athletisc, che attribuisce punteggi basandosi sulla prestazione, sulla tipologia di manifestazione in cui è stato ottenuto, sul vento (nel caso di salti e velocità), sulla posizione ottenuta nella manifestazione e pure sul turno in cui si è ottenuta la prestazione. Meglio di così! Qui sotto il semplicissimo calcolatore di All-Athletics, dove basta inserire i dati per ottenere la prestazione.



Poi si potrebbero inserire tutti i parametri di questo mondo, tipo che si possono prendere in considerazioni i 6 migliori punteggi e stilare il ranking sulla media di quei 6 risultati. Poi la durata d'analisi: i ranking potrebbero avere, come dicevo, la durata di un anno, ma i punteggi ottenuti prima di un determinato lasso di tempo rispetto all'attuale (facciamo dai 6 agli 8 mesi e fino al 12° mese), perderebbero una determinata percentuale del loro valore. Mettiamo di aver corso un 10"90 nel settembre del 2012 che al tempo valeva 1000 punti. A 11 mesi di distanza quei 1000 punti, se non ho ottenuto punteggi migliori nei 6 migliori punteggi e visto che sono decorsi i 6 mesi, inizieranno a deprezzarsi "progressivamente", in percentuale, proprio perchè ottenuti in un periodo molto distanti temporalmente rispetto al periodo attuale. Il metodo è quello tennistico, che comunque, bisogna dirlo, determina una classifica che si plasma sulle reali bravure dei tennisti. 

Il metodo potrebbe essere anche utile a formare le batterie nei diversi meeting. Oggi il Sigma è stupido in tal senso: sono andato a Donnas un paio di anni fa, ho corso un tempo nettamente superiore alle mie reali possibilità, e per un anno sono finito immeritatamente nelle prime serie di tutti i meeting cui ho partecipato. Il ranking "limiterebbe" l'impatto di un tale risultato, anche perchè il vento verrebbe "pesato" per quanto era forte. Avrei spostato soltanto la mia posizione generale di qualche rango, ma non di un'intera generazione di sprinter! Qui lo dico e non lo nego: a questo punto erano meglio le iscrizioni "a mano" dove si inserivano i tempi a discrezione. A parte qualche "pazzo" ci si autoregolava meglio che il Sistema del Sigma, che addirittura cancella del tutto chi non ha risultati nell'attuale stagione, relegandoli nelle serie senza tempi. Con una classifica diacronica, anche chi non ha risultati nel presente anno, avrebbe comunque un piazzamento che gli garantirebbe una certa classifica... magari dopo aver perso qualche posizione, ma nel nome di una maggiore meritocrazia. 

E poi a livello organizzativo sarebbe l'optimum, perchè già prima di iniziare i campionati nazionali, si potrebbe conoscere il numero degli iscritti e quindi il planning delle gare.

Io continuo a buttarla lì, nel nome del merito, più che della fortuna. 

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