24/10/10

I record italiani master del 2010: forte calo rispetto al 2009

(Elisabetta Artuso, autrice di un notevole 2'06"98 nella stagione indoor, record F35 degli 800) - Mi lancio in questa avventura di fare uno stato dell'unione, relativa ai record italiani master di questa stagione. Uno sguardo d'insieme, non certo particolareggiato, perchè mi ci vorrebbero un anno per parlare di tutto. Ho una banca dati sui record italiani abbastanza aggiornata (anche con l'aiuto indispensabile delle liste dei record di Giusy LaCava) che mi permette di fare alcune considerazioni: poi ognuno può fare le proprie. Quest'anno ho contato la bellezza di 216 record italiani battuti o eguagliati, tra outdoor ed indoor (certo, mancano ancora due mesi alla fine dell'anno... ma potranno essere battutti, nel caso, solo quelli no-stadia, come si suol dire in questo mondo). Non male, ma... Nello specifico 167 nella stagione open air, e 49 indoor. Le donne sono state molto più performanti degli uomini: 133 record italiani sono stati infatti ottenuti dalle donne (61,58%) mentre solo 83 dagli uomini (38,42%). Siccome si parla ancora di grandi numeri (con il passare delle stagioni, teorizzo senza nemmeno tanta fatica una diminuzione progressiva dei record) si può già definire una tendenza: sempre più donne scoprono lo sport over-35. Tra di loro lo sport è in netta espansione. Altro dato: la classifica per gruppi di specialità, vede in testa il solito cavallo di battaglia dei master italiani, cioè la velocità, con 61 record (dai 60 ai 400), al secondo posto troviamo i lanci con 47 record, 42 da fondo e mezzofondo (dai 500 ai 10000), 29 dai salti, 16 dagli ostacoli, 9 dalle prove multiple, 7 dalla corsa su strada (10 km, mezza maratona e maratona), 5 dalla marcia. Se invece prendiamo le categorie, c'è un dato sensazionale, che proverò a spiegare: sono i 37 record ottenuti dalle F45 il 17,12%!) che distanziano i 23 delle F50, i 16 delle F80, i 14 delle F60, e solo quinta la prima categoria maschile, gli M40, con 13 record abbattuti o uguagliati nel corso del 2010. La ragione che trovo la vedo sostanzialmente nella "presa" del mondo master sulle ex-atlete che tornano a praticare attività agostica generalmente dopo il periodo di maternità (tra i 30 e i 40). Evidentemente serviva un effetto-traino, il vedere che altre ex-atlete sono tornate a rimettersi in gioco: faccio un nome su tutti, il primo che mi viene in mente: Daniela Ferrian, una delle top-5 velociste italiane di sempre. E' molto importante la crescita nelle categorie più giovani dei master, per osservare  migliorare la qualità dei risultati nelle categorie superiori nel corso degli anni. Come avrete notato, la seconda categoria più "attiva" sono state le F50, che probabilmente avvalorano la mia originaria tesi. L'analisi fa crollare i record battuti tra le F55 a 4 (si è in attesa dell'arrivo dell'ondata di F50), per poi riesplodere tra le F60 (probabilmente il periodo del pensionamento, ma anche del passaggio della Contini in tale categoria!). I grandi numeri di record battuti tra le F75 e F80 sono dati essenzialmente dall'alleggerimento dei pesi nei lanci over-70.
Tra gli uomini, si nota molta più uniformità, sintomo di una maggiore maturità del settore. Bisogna infatti ragionare sul fatto, che le ragioni delle  piogge di record, in parte sono dovute ad un fenomeno dato dalla bravura degli atleti, dall'altra ad un livello tecnico (medio) non eccezionale. Così tra le categorie dalla M35 alla M55, i numeri sono praticamente uguali (7 o 8 record per categoria), esclusi gli M40, che hanno totalizzato 13 migliori prestazioni italiane master. Come per le donne, a 60 anni si registra un picco di 11 primati (sarà per i pensionamenti?) per poi ridiscendere gradualmente (esclusi gli M90 praticamente rappresentati da Ugo Sansonetti).
Guardando al 2009, però, si nota una tendenza in atto che all'apparenza potrebbe sembrare preoccupante. Pensate: nel 2009, le migliori prestazioni italiane battute o eguagliate erano la bellezza di 293! Rispetto all'anno scorso c'è stato quindi un calo del 27%. In realtà, come già accennavo in precedenza, probabilmente questo è un dato molto importante e segna, nel 2010, il valicamento della soglia di "maturità". Intendo dire cioè che il fatto che si ottengano sempre meno record è segno di un innalzamento dei valori medi del movimento, il fatto che per ottenere nuove migliori prestazioni è necessario avere standard superiori rispetto al passato. Sulle 26 categorie del mondo master, i 293 primati significavano una media di 11,26 record per categoria, che sono calati a 8,30 quest'anno. Vediamo l'anno prossimo cosa succederà: è l'anno dei mondiali, vi saranno prestazioni più elevate? Staremo a vedere, anche se la lontananza della location (Sacramento) potrebbe scoraggiare più di qualcuno.

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