27/11/09

Seb Coe premia Muller e Hanscome migliori master 2009

Durante la premiazione della IAAF agli atleti dell'anno (Sanya Richards e Usain Bolt, guarda caso... e di cui abbiamo dedicato un articolo a sè stante), Lord Sebastian Coe ha incoronato l'immancabile Guido Muller e la neo-Rita Hanscom quali atleti master dell'anno. Decisione assunta e nota da ormai un qualche giorno, e di cui, anche qui, si era già scritto a suo tempo. La notizia vera e propra è probabilmente la visibilità del mondo master: per una volta all'anno probabilmente l'attenzione per qualche decimo di secondo si concentra su di loro. Una cosa non riesco però a capire. Ma la premiazione dei master la fanno sul palco con il principe Alberto e il presidente della IAAF Diack, o in una stanza separata fuori dai riflettori dei media internazionali? Che ci crediate o no, tra le foto della serata non riesco a trovare quella vera e propria che mi sarei immaginato: come nella cerimonie degli oscar, Seb che cede il premio a Muller stringendogli la mano, con lo sfondo del sipario del palcoscenico monegasco. Trovo solo foto in qualche angolo di qualche albergo con i due protagonisti e Stan Perkins (nuovo presidente WMA). Ma che si pretende in definitiva? Oggettivamente sarebbe meglio un WMA Athletics Gala, piuttosto che essere presenti ad uno IAAF Athletics Gala, per una serie di ragioni che non è difficile comprendere: prima fra tutte, quella che l'atletica master probabilmente è compresa soprattutto dagli atleti master e da chi gira intorno al questo mondo. Bolt e (in parte) la Richards li conoscono tutti a livello planetario, come succede a chi vince le Olimpiadi, a chi fa i record del mondo, a chi diventa un'icona mondiale... molto meno Guido Muller e ancor meno la Hanscom che conosciamo e apprezziamo giusto noi specialisti. Chi sono costoro? (purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista). Istituire un premio in un consesso solo master, oltre che ad ampliare la possibilità di premiazioni (magari uno per categoria, oltre che quello super omnia, oppure uno alla carriera, anche se un master non ha mai finito di gareggiare!) sicuramente accrescerebbe il prestigio del premio tra gli addetti al lavoro.
Comunque sia, anche quest'anno Webatletica nominerà i suoi migliori atleti dell'anno in chiave italiana. Le consultazioni in Redazione (che si sta allargando e dove ci saranno novità tra poco tempo) fervono: tra gli uomini il campo sembra ristretto a 2/3 cadidati, mentre tra le donne la nomination sembra più verso una sola persona. Sui criteri abbiamo inteso utilizzare quelli discrezionali di chi ritiene di aver dato un servizio sui master molto dettagliato tutto l'anno: non utilizzeremo i plebisciti popolari che nascondono dei deprecabili e un pò infantili fenomeni di "fishing", nè tanto meno una giuria di paria: insomma, se ci prendiamo l'onere di portare avanti un sito di master, saremo anche in grado di decidere chi può essere stato a nostra discrezione il migliore dell'anno!! Poi sicuramente ci sarà chi non sarà d'accordo, ma questo è il senso stesso di essere esseri umani (scusate l'allitterazione). Tra l'altro, almeno da parte mia (ma ritengo anche di tutti quelli che compongono la redazione), penso di aver fornito un'informazione equidistante, anche se ammetto che le notizie vengono create su dati ricercati autonomamente perchè purtroppo la Fidal come fonte primaria di informazione sui risultati delle gare, è un pò deficitaria sulla tempestività del servizio.
Purtroppo Atleticanet e Correre hanno deciso di escluderci dall'attribuzione del medesimo premio del quale avevamo messo anche noi il nome l'anno scorso (ma non finanze, non avendo un tolino...) senza metterci al corrente della cosa: ma questo fa parte del gioco, quindi produrranno i loro atleti master dell'anno. Noi, per parte nostra, vedremo se riusciremo a coinvolgere un grosso soggetto per dare ampio respiro alla cosa. Ma non facciamo nomi per ora. Alle prossime puntate.

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