16/11/09

Manuela Levorato intervistata da Webatletica

(Lusia Puleanga, Manuela Levorato e Rosa Marchi durante una sessione d'allenamento) - E finalmente eccola qui, l'intervista a Manuela Levorato. Le domande sono frutto di un abile ricamo tra gli interrogativi del Duca e i miei. Come dicevo nel precedente articolo introduttivo, il ritratto che ne esce è sicuramente diverso da quello che ci si aspeterebbe da una delle più grandi atlete italiane di della velocità femminile. Qui sotto l'intervista. Buona lettura!
  • Webatletica: Manuela, il tuo ritorno all'attività agonistica ha destato una certa sorpresa, in quanto dopo la persistente sfortuna da te subita nel momento clou della tua brillantssima carriera, si pensava che la nascita della tua splendida Giulia avesse coinciso con il tuo abbandono. Tale ritorno era già stato programmato all'inizio della maternità o, dopo il lieto evento, è scattato in Te un nuovo impeto e nuovi irrefrenabili stimoli?
  • Manuela: Credo non mi sia mai passato in mente di smettere... dopo anni di vicessitudini (nel 2005 operazione ad entrambi i tendini d'achille, ripetuta nel 2006 e due anni di riabilitazione), ho avuto bisogno di fare il punto della situazione e tracciare la linea retta della mia vita... a questo punto è arrivata la mia piccola Giulia. Ma non ho mollato mai. Ho vacillato un poco dopo le Olimpiadi di Sidney dove le aspettative erano tante e mi sono rotta un piede quando gia' stavo li. Più che altro mi ha fatto male lo speculare dietro al mio infortunio. Le mie perplessità sono però svanite nelle 24 ore del viaggio di ritorno! Faccio il lavoro piu' bello del mondo e lo amo cosi' tanto che accetto quel che viene, gioie e dolori, noi atleti siamo assolutamente privilegiati in tante cose. Comunque già mentre aspettavo Giulia pensavo alle mie scarpette chiodate e dopo averla allattata tre mesi sono ripartita con gran voglia. Anche perchè nel frattempo i tendini si erano sistemati ed anch'io sicuramente rasserenata. Sono tornata dal mio allenatore storico Mario Del Giudice e abbiamo ritrovato subito tanta voglia di lavorare insieme. Se devo essere sincera la mia piccola Giulia è stata una motivazione formidabile, ci tenevo cosiì tanto a fare una stagione discreta, il massimo è stato averla avuta in tribuna alla finale dei CdS a Caorle e avere vinto... tra l'alto era anche la prima che vincevo!
  • Webatletica: La tua stagione agonistica, sicuramente condizionata da una preparazione approssimativa dopo il lungo stop, è stata sicuramente buona laddove, specialmente sui 100, hai trovato delle buone performaces. Tra l'altro è stata veramente encomiabile la tua voglia di gareggiare sino all'ultima gara della stagione, presentandoti ad una riunione regionale a Cremona dove hai ottenuto il tuo personale dell'anno. Quali sono, dunque i tuoi obiettivi futuri? Vuoi programmare una stagione alla volta o la tua mente è proiettata con decisione a Londra 2010 per cercare di prendere quella rivincita contro il destino che ti ha precluso la possibilità di partecipare ad una Olimpiade?
  • Manuela: Ammetto che quest'anno fisicamente è stato oltremodo faticoso riprendere a gareggiare. La gravidanza mi ha dato molto benessere e non ho messo un chilo però la mia massa muscolare era sparita ed il mio fiato cortissimo. Faticavo a fare due giri di corsa! Secondo me riprendere una specialità improntata sulla potenza e sugli stimoli nervosi come la velocità è molto duro. Mi sembrava che tutte le mie vecchie sensazione si fossero attutite, ovvero la testa si ricordava certe cose, ma il corpo proprio non rispondeva! Insomma questo è stato l'inizio. Poi le cose sono migliorate però senza una lunga ricostruzione in atletica non fai niente. Non mi sono molto divertita a fare mezzo secondo di più sui 100 però in cuor mio sapevo che era una sorta di base o passaggio che facevo per l'anno a venire. Quando ho cominciato ad ingranare era fine settembre perciò ho inseguito tutte le gare che c'erano e purtroppo ad Ottobre ho trovato solo il Meeting di Cremona. Spero di essere stata lungimirante e aver messo un "tappetino" per un 2010 ben diverso. Gli Europei del prossimo anno sono uno stimolo forte e congeniale per me... e si, a Londra ci penso e come: ci porterei anche Giulia!
  • Webatletica: Come vedi il futuro delle sprinter Italiane e soprattutto, ritieni che all'orizzonte ci possa essere qualche ragazza che possa ricalcare, in qualche modo, la tua splendida carriera?
  • Manuela: Per quanto riguarda la panoramica azzurra della velocità sono anni che qualcosa si intraverde, Vincenza Calì ha fisico e talento, peccato per gli infortuni che la frenano. Anita Pistone si è difesa bene. Ora mi piace la giovane Martina Giovannetti che deve peroò costruirsi bene. Includo Libania Grenot che sui 200mt ha fatto molto bene: ecco un'atleta molto determinata che farà ottime cose. Sento spesso dire che il mio settore a livello internazionale latita un po', ma voglio chiarire che emergere nella velocità è quasi impossibile per una serie di fattori e credo non esista sport individuale più competititvo del nostro.
  • Webatletica: Vorremmo chiederti qualcosa sulla Fidal e sul Presidente Federale, ma non vogliamo certo metterti in imbarazzo. Ti chediamo però: secondo te, quale è il motivo che spinge sempre meno giovani ad intraprendere quel meravglioso sport che è l'atletica leggera?
  • Manuela: Il mio contatto personale con il Presidente Arese è sempre stato cordiale e ho l'impressione sia mosso dalle migliori intenzioni, mi auguro ci siano nuove idee dopo un anno difficile come questo passato. Sarebbe bello che per lo meno si utilizzassero i personaggi dell'Atletica Leggera per fare beli spot... lo sport moderno è fatto anche di questo e se penso al nuoto, alla scherma... bisogna saper vendere i propri buoni risultati, che sono pochi ma ci sono!
  • Webatletica: Cosa si può salvare ancora di questa atletica italiana?
  • Manuela: Quello che salvo di quest'atletica... Devo dire che a Bressanone il nostro settore giovanile ha fatto vedere tante cose interessanti... e salvo le donne. Su tutte Di Martino, Cusma e Clarissa Claretti. Begli esempi di passione e serietà per questo nostro lavoro.
  • Webatletica: Manuela, questo è un sito per appassionati di atletica, i cui lettori son in grande maggioranza degli atleti master. Cosa ne pensi del movimento master in Italia e che immagine ti sei fatta?
  • Manuela: Il mondo Master lo conosco molto bene perche' mi alleno da tempo con Rosa Marchi che partecipa da anni alle gare internazionali Master. Poi con il Mitico Enrico Saraceni col quale siamo stati in Nazionale insieme e seguo con entusiasmo i suoi ottimi risultati... e ricordo pure di essere stata in un raduno-staffette tanti anni fa con Mario Longo. Seguo con curiosità la sua dichiarata impresa! E qualche giorno fa in campo e' venuta ad allenarsi Miss Haka, Lusia Puleanga! Nella mia zona il movimento è molto vivo e ci sono parecchi societa' Master: lo trovo salutare, divertente ed e' sicuramente un mondo che si espandera' parecchio in futuro.
  • Webatletica: Lo so che è prematuro, ma a Torino, nel 2013, ci saranno le Olimpiadi Master (quest'anno in Australia c'erano 28000 atleti!). In quella data, se tu fossi ancora in attività, cosa potrebbe spingerti a partecipare? La qualità della manifestazione o il semplice piacere?
  • Manuela: Mmm... facendo due calcoli... a volte penso che non potrei vivere neanche dopo senza praticare sport... solo che a me piace esclusivamente con l'agonismo, quindi non lo escludo... fisico permettendo!
  • Webatletica: C'è una tua avversaria nella tua vita sportiva da sprinter che ti ha particolarmente colpito?
  • Manuela: Molte, nel bene e nel male. Mi sono accorta negli anni che anche quelle che vedevo come inscalfibili e immortali spesso nella vita privata si rivelavano tutt'altro. Marion Jones è stata quella che più mi ha colpito; la guardavo come ad una marziana inarrivabile per tutti i metri che riusciva a darmi... se poi penso che e' finita pure in carcere... mi sento contenta per quello che nel mio piccolo sono rimasta. Nel bene invece mi sono piaciute la francese Muriel Hurtis e la belga Kim Gavaert, ora entrambe mamme, mie coetanee e avversarie di tante gare. Forti e talentuose mi hanno sempre dato l'impressione di poter realizzare onestamente quello che han fatto.
  • Webatletica: C'è invece un aneddotto curioso che ti riguarda nel mondo dell'atletica?
  • Manuela: Aneddoti...oddio..talmente tanti... chissa' che non avremo modo di incontrarci un giorno in una pista di atletica e chiacchierare un po'... anche solo da amici!

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