06/11/09

Io propongo... un c.d.s. master indoor?

(Terrance Spann, M35 vincitore dei 400 a Lahti - Americus Right-Recorder) - Dopo un periodo di meditazione e silenzio, torno a scrivere sulle pagine di Webatletica (non che abbia scritto da qualche altra parte, intendiamoci!). Riflettevo ad alta voce col Duca sulla Mission del sito: vanno bene le denunce, le grida di dolore, i lamenti, le critiche di un intero mondo sportivo che ritiene di non essere trattato come si dovrebbe, ma ci vuole anche una sana pars costruens: essere propositivi. Idee ne abbiamo a profusione per migliorare e migliorarci: molte a costo a zero, molte mutuate da altre realtà, molte inventate di sana pianta e probabilmente molte semplicemente campate per aria. Ma le abbiamo. Tutto questo si scontra col nostro esatto opposto: l'immobilismo di chi gestisce il mondo master. E' passato un anno dall'elezione delle nuove cariche federali (e dalle attribuzioni di incarichi, compreso quello per i master) che qualcuno su altri siti aveva visto con favore vista l'estrazione "agosnistica" dei personaggi. Si era pensato che costoro sarebbero stati innovativi e invece ancora nulla si è visto che ci possa far dire, sospirando, "finalmente!", o un più ricercato... "eppur si muove!". Nulla. La gestione di un mondo sportivo è evidentemente vissuta come un'attività burocratica nella quale nulla può essere fatto per cambiare, migliorare, divertire, accomunare, crescere... vivere! Puro grigiore gestionale, privo di iniziative, dove forse contano più i giochi di chi lassù (laggiù rispetto alla mia modesta dimora) vive e ottiene cariche, rispetto a chi si aspetta un miglioramento globale. Piccolo, per carità. Ma oggi basterebbe, presumo.
Così ci vogliamo fare portatori noi per primi di alcune proposte per il miglioramento del mondo master (ben sapendo, ascoltando diverse voci di coloro che vestono la casacca Fidal, che le idee ci sono, ma che evidentemente si scontrano con qualche cosa prima di diventare realtà): il senso è creare opportunità di crescita, a costi irrisori per una Federazione che ha avuto anche l'arroganza dopo i disastri mondiali di aumentare di 1€ il costo che le organizzazioni dovranno versare alla Fidal per ogni atleta giunto al traguardo nelle gare su strada (cosa pazzesca, visti i risultati dell'atletica italiana e i servizi forniti). Avete idea di quanti soldi significa tutto questo (e tutti a carico dei poveri podisti...)? Ma quando finirà questo medioevo atletico italiano?? A proposito di paragoni storici: non vi sembra di vivere in un'età dei Comuni successiva allo sfavillante periodo imperiale di Nebiolo, dove il Kaesar con imperio governava pur se tra i mugugni di qualcuno, e che i risultati comunque li otteneva, perdinci, esibendoci di volta in volta al colosseo mediatico diversi gladiatori (veri!) rimasti nella storia del nostro sport? Oggi un manipolo di piccole società civili (come gli ancient ducati e granducati sparsi per lo Stivale) con interessi di parte davvero miserrimi, si è suddivisa l'intero stivale (e il malloppo) rendendo vulnerabile la penisola agli attacchi dei malintenzionati. E non c'è neppur un Machiavellico Principe all'orizzonte (un Magnifico? Datemi il nome!) che riunisca l'Italia sotto un'unica bandiera e una sola politica: quella dell'onestà. Con quella si spostano le montagne. Oggi le montagne crollano su questo mondo di nonsensi.

Bando alle speculazioni e spazio alle idee. Pensavo: perchè in concomitanza dei Campionati Italiani Master Indoor ad Ancona dal 19 al 21 febbraio, non si può pensare di abbinare un Campionato di Società Master? Non c'è bisogno di grossi sforzi organizzativi, non ci sarebbe nemmeno la necessità di creare ingranaggi perversi per metterlo in locandina. Magari a livello sperimentale nel 2010, e se poi va tutto bene....
Secondo la mia modesta idea, i risultati ottenuti durante gli Italiani dai singoli atleti, dovrebbero essere sommati al fine di creare una classifica generale di società. Ci sono 14 specialità in ballo a livello indoor master: si tengano buoni 7 risultati su 7 specialità diverse (o 8, o 9... a seconda delle esigenze). La loro somma costruirebbe la classifica. Basterebbe poi porre due limiti secondo me inderogabili: considerare per la classifica di società una sola gara ad atleta più la staffetta (quindi, visto che in definitiva si parla di un campionato di società, avere almeno 7 atleti presenti ad Ancona), e soprattutto la necessità di scartare il miglior risultato fatto e a disposizione. Questa seconda ipotesi sarebbe necessaria, a mio parere, per limitare la sperequazione delle tabelle master: un 90enne porterebbe da solo 1500 punti in una gara e addio ai sogni di gloria per tutte le altre società (soprattutto su un numero ridotto di gare!). Ma lo stesso 90enne potrebbe comunque partecipare ad una seconda gara: quindi in caso faccia faville in entrambe, gli verrebbe conteggiato solo il secondo risultato e solo quello. Comunque una limitazione in termini di punteggio.
Il campionato di società spronerebbe qualcuno a fare pressioni sui propri atleti per portarli ad Ancona. Aumenterebbe la partecipazione e darebbe quel pizzico di fascino in più che un campionato di società riesce a dare. Insomma, anche per quegli atleti che vedono il loro campionato individuale naufragare, si tratterebbe comunque di stringere i denti per arrivare in fondo con un pò più di verve per portare qualche punticino in più al proprio team.
E' solo un'idea. Mi piacerebbe che qualcuno la commentasse o mi dicesse che sto scrivendo solo fesserie prima di inviarla ufficialmente alla Fidal. E lo faccio.

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