11/03/10
il caso doping di Val Barnwell: una soap opera!
Il webatleta-del-mese di febbraio: Carla Forcellini

10/03/10
Kamloops 2010 - di Alessandro Tifi

Premetto l’ottima accoglienza ricevuta dai nostri innumerevoli connazionali di stanza sul posto, che si sono prodigati in ogni maniera ed oltre ogni piu’ rosea aspettativa, per renderci particolarmente piacevole il soggiorno. Questo aspetto ha contribuito non poco a far si che la trasferta abbia potuto arricchirsi di innumerevoli significati di amicizia che difficilmente saranno dimenticati. Con il senno di poi, lo sparuto manipolo di italiani presente, sarebbe potuto essere più consistente, vista l’accoglienza nelle famiglie che avrebbe permesso una notevole riduzione dei costi del soggiorno e visto l’aiuto venuto “dall’alto” che ci ha regalato un clima insolitamente mite e primaverile, permettendoci tra l’altro di svolgere i nostri riscaldamenti all’aperto, dato che dentro il palazzetto non ci sarebbe stato modo. Nonostante tale incoraggiante premessa, non si può non “infierire” sull’impianto messo a disposizione. Eccezionali, rispetto ai nostri standard italiani, le strutture sportive a disposizione della cittadina di kamloops, carente, molto carente l’impianto per l’atletica.
A parte la nota presenza della pista piatta, molto sconveniente e scarsamente pratico il posizionamento del rettilineo per la velocità, sia per la visibilità che offriva alle tribune, sia per la mancanza dei metri necessari per “decelerare” (tra l’arrivo ed i materassi per la frenata 15-20 metri ).
Le pedane del lungo e del triplo posizionate su di un lato corto del “capannone” con la sabbia a finire sulla parete, dando la sensazione a chi prendeva la rincorsa di andarsi a schiantare, il tutto nell’angolo opposto alla tribuna, dando la possibilità di apprezzare il gesto atletico solo a chi munito di binocolo. L’utilizzo delle altre pedane sarebbe stato possibile solo se fosse stata eliminata la tribuna retrattile, poi però non ci sarebbe stato alcuno spazio per il pubblico.
Le due pedane dell’alto posizionate nella mezzaluna offerta dalla curva dopo l’arrivo, colpevolmente orientate verso la pista (nonostante l’interno dell’anello fosse completamente libero), obbligando gli atleti a sospendere la rincorsa ogni qualvolta c’era una gara di corsa in svolgimento, tra l’altro i più “virtuosi” non avevano lo spazio per una rincorsa completa.
Scandaloso (purtroppo sono costretto ad usare questo termine) il cronometro. Assente nei 60 metri, nelle altre gare veniva azionato a mano e non al colpo di pistola tanto che in alcune partiva con diversi secondi di ritardo offrendo al passaggio degli atleti ed a chi vedeva dagli “spalti” una situazione completamente diversa da quello che accadeva in pista (nella finale degli 800 mm45 circa 3” di differenza, da quanto potuto riscontrare a posteriori con le riprese ).
Molto poi è mancato nelle informazioni (quanto manca il mega-schermo dell’impianto di Ancona!) riguardanti i risultati ottenuti (praticamente consultabili solo una volta inseriti al computer), anche per la presenza di uno speaker che non sembrava affatto essere a suo agio nella conoscenza del nostro sport. Non una frase in una lingua diversa dall’inglese, non una enfatizzazione di un risultato ottenuto o di una gara entusiasmante, non un coinvolgimento del pubblico!!
Infelice anche il posizionamento della zona premiazioni, situata per i primi giorni in un locale ad un chilometro dal campo gara, senza tra l’altro sapere quando ed a che ora ci sarebbero state le premiazioni, tanto che molte si sono svolte con l’assenza degli interessati. Negli ultimi giorni il podio è stato spostato in un fabbricato attiguo al campo gara, tra i computer e le rivendite di souvenir e solo per le staffette è stato disposto al centro della pista.
Giusto anche sottolineare la disponibilità, la gentilezza e la cortesia di tutti i giudici, gli assistenti ed i volontari che hanno reso possibile la manifestazione, svoltasi senza praticamente ne intoppi ne ritardi, fatto, quest’ultimo, facilitato anche (purtroppo) dalle molte defezioni di molti atleti iscritti e non presenti.
Un pensiero va anche alla nostra federazione che nonostante assente completamente nelle informazioni, come aiuto logistico e con il suo sito ufficiale, ha inviato un responsabile (il sig. Migliorini), che si è messo a completa disposizione degli atleti italiani presenti ed impegnati nei diversi campi di gara (eccezionali i percorsi della campestre e della 10 km marcia, situati in uno scenario bellissimo), aiutandoli in ogni loro necessità.
Nella speranza (speriamo non vana), che chi preposto alla scelta dei “siti” dedicati a questi grandi eventi (ma ci sono molte, poche o zero candidature?), faccia buona esperienza di quanto realizzato in terra canadese, personalmente rimango accresciuto di un’esperienza eccezionale e che conserverò dentro di me con grande gioia.
Alessandro Tifi
08/03/10
Incredibile: la Fidal si è dimenticata degli Europei di Corsa in Montagna Master

07/03/10
Domani sera Webatletica Radio Show... il processo del lunedì su Kamloops

06/03/10
Finale col botto: due ori e un record mondiale italiani
Flavia Borgonovo e Milena Megli superstar: ancora campionesse del mondo! Forcellini d'argento negli hs (con record)

- Da chi iniziamo allora? Da Flavia Borgonovo? Iniziamo da lei allora. Seconda medaglia d'oro in una delle massime competizioni mondiali master. E siamo nella storia. Piccola per carità, ma sempre una paginetta importante del nostro movimento. Dopo lo strapotere nel salto il lungo W35 culminato con una vittoria "per distacco" di quasi 40 centimetri (Flavia è praticamente tornata a saltare sui suoi migliori livelli di sempre), arriva l'inattesa (per me!) vittoria nel salto triplo W35. Stavolta sudatissima: l'avversaria si chiama Laila Petersone (Lettone). Flavia in testa dopo il primo turno di salti: 11,22 vs 11,16. Al secondo la lettone piazza il saltone: 11,58. Flavia si getta a quel punto al suo inseguimento: 11,46 al secondo. Un nullo. 11,40. 11,36... nulla. Ma ecco l'ultimo: 11,64!! 6 centimetri in più della lettone che dopo l'exploit è praticamente sparita dalla gara con salti anche inferiori agli 11 metri, magari già presagendo il "medaglione". Gran carattere la Borgonovo e nuovo titolo mondiale. Quarto oro nel triplo ad un mondiale indoor da parte di un atleta italiano: a Sindelfingen-04 ci riuscì Vittorio Colò, mentre tra Linz-06 e Clermont-08 la migliore fu Elisa Neviani. Il miglior risultato fin'ora ottenuto tra le W35 era l'argento della stessa Elisa Neviani a Sindelfingen-04. Terza atleta inoltre ad aver fatto "doppietta" ad una manifestazione simile: prima di lei erano riuscite solo Tiziana Bignami (60 e 200 a Clermont-08) e Patrizia Aletta (nel martello-martellone a Clermont-08). Brava Flavia!
- Secondo magnifico oro per parte di Milena Megli, nei 10 km di marcia su strada W40. 54'06"8 per la vittoria netta contro la canadese Susan Brooke (55'33"8). E soprattutto seconda medaglia del colore più pregiato nella massima competizione al coperto per una master (bè, poi i 10 km di marcia non sono propriamente al coperto!). E sono 4 le sue medaglie ai World-Indoor: 2 ori (entrambi in Canada) un argento e un bronzo. Ed è anche la quarta medaglia d'oro in assoluto vinta dalla marcia italiana nel corso delle 4 massime manifestazioni mondiali: due Milena Meglie, una Lino Tadei e la quarta Paola Bettucci.
- Stupenda medaglia d'argento di Carla Forcellini nei 60hs W50: 9"99 contro il 9"92 della britannica Hazel Barker. Un tempo sensazionale per la nostra miglior saltatrice d'asta di sempre, che tra l'altro abbassa di 34 centesimi il suo stesso record italiano stabilito ad Ancona un paio di settimane fa. 11^ medaglia italiana negli ostacoli ai mondiali indoor: tra le W50 c'era stato il precedente nel 2006 di Simonetta Martelli che giunse terza con 10"36 (tra l'altro tempo mai rattificato come record italiano, trovando sulla cronologia del record il 10"58 della stessa ottenuto nel 2003 ad Ancona: aggiorniamo noi). Per la Forcellini settimana medaglia ad un mondiale indoor: 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi.
- Bronzo per Franco Venturi degli Esposti nei 10 km di marcia M50: 52'15"7 in una gara serratissima, con molti avversari quotati (stando ai risultati e alla vicinanza degli atleti al traguardo). Prima medaglia mai conquistata da un M50 ad una rassegna indoor iridata: la miglior posizione fino ad oggi conquistata era stata il 4° posto di Roberto Cervi a Linz nel 2006. A livello individuale Franco aveva conquistato sino ad oggi 3 medaglie, tutte di bronzo e tutte ad un campionato europeo indoor. Con questa sono 4 medaglie internazionali, che evidentemente sono state tutte conquistate in inverno. Ma è la prima in assoluto per il marciatore in una manifestazione mondiale. A Lahti era giunto 5° nella 20 km, così come 5° proprio nei 3 km di marcia indoor a Kamloops.
04/03/10
Scandaloso: Val Barnwell positivo!!
Le medaglie italiane di Kamloops 2010
Ori: 11 - Argenti: 2 - Bronzi: 4
- ORO: Flavia Borgonovo - lungo W35: 5,41
- ORO: Flavia Borgonovo - triplo W35: 11,64
- ORO: Carla Forcellini - asta W50: 2,50
- ORO: Milena Megli - 3 km marcia: 15'33"20
- ORO: Milena Megli - 10 km marcia: 54'06"8
- ORO: Giuseppe Romeo - 800 M45: 2'03"89
- ORO: Ugo Sansonetti - 60 M90: 11"57
- ORO: Ugo Sansonetti - 200 M90: 41"13
- ORO: Ugo Sansonetti - 400 M90: 1'46"78 (record mondiale)
- ORO: Ugo Sansonetti - 800 M90: 4'43"49 (record italiano)
- ORO: Enrico Saraceni - 400 M40: 51"80 (record italiano)
- ARG: Enrico Saraceni - 200 M45: 23"36
- ARG: Carla Forcellini - 60hs W50: 9"99 (record italiano)
- BRO: Carla Forcellini - lungo W50: 4,40
- BRO: Luigi Giannuzzi - 3 km marcia M60: 16'07"63
- BRO: Franco Venturi degli Esposti - 10 km marcia: 52'15"7
- BRO: Italia (Tifi-Saraceni-Romeo-Acciaccaferri) - 4x200 M40: 1'37"96
03/03/10
Pioggia di medaglie azzurre: 6 ori, 1 argento e 2 bronzi
- Naturalmente la voce del leone l'ha fatta Ugo Sansonetti che si è portato a casa due ori (che portano a 3 il suo bottino canadese), sui 200 e sugli 800 (nella prima giornata aveva vinto quello dei 60). Sui 200 ha regolato gli avversari con 41"13 (ad Ancona 40"34), e poi gli 800 con 4'43"49. E siamo a 32 medaglie d'oro internazionali: 8 ori solo ai mondiali indoor.
- Poi c'è naturalmente quella scontatissima di Carla Forcellini nel salto con l'asta W50 (2,50: dopo il primo errore alla misura di entrata, un unico salto alla misura di entrata. Purtroppa Carla era l'unica atleta presente nel suo gruppo di età, quindi non ha proseguito la gara) e il resto dell'energia la avrebbe riservate al salto in lungo. Qui si trova la fuoriclasse aussie Marie Kay che si impone con un mostruoso 5,19. Carla si accaparra il bronzo con 4,40 (ad Ancona era balzata a 4,80) con la canadese Rehbergen dietro di lei pochi centimetri. Si allunga così l'infinito palmares della romana: a livello di Campionati Mondiali Indoor, Carla rimane una delle pochissime atlete ad aver vinto una medaglia in tutte le quattro edizioni.
- La quarta d'oro è invece quella di Milena Megli nei 3 km di marcia: 15'33"20, 12" meglio della canadese Susan Brooke. 14^ medaglia internazionale per la Megli, 10 individuali, ma primo oro a livello di mondiali indoor (aveva vinto un argento e un bronzo a Clermont, mentre a Linz giunse 5^.
- Quinto fantastatico oro per Giuseppe Romeo, negli 800 M45: gara velocissima, come ha commentato lo stesso Romeo. Passaggio in 28" ai 200, 58" ai 400 e volatone con il canadese Paul Osland. Gran tempo (considerata la pista): 2'03"89 e 2'04"17 per il nordamericano. Per il portacolori della Daini Carate Brianza il primo oro internazionale dopo l'argento di Lubiana e il bronzo di Clermont.
- La sestina viene infine raggiunta nel salto in lungo W35, con protagonista un'altra lombarda: Flavia Borgonovo dell'Atletica Rovellasca. Nettissimo il vantaggio sulle altre concorrenti: 5,41 Flavia (che ad Ancona era planata a 5,50) e 5,02 per la lettone Laila Petersone. Davvero un abisso. Prima medaglia internazionale per la Borgonovo, nuova campionessa del mondo.
- Argento invece per Enrico Saraceni nei 200 M45: 23"36 e una medaglia che sorprende ma fino ad un certo punto, aspettandosi in molti la vittoria. Dopo un inverno tribolato per via di un infortunio, l'impossibilità di concentrarsi sulla velocità, Enrico ad Ancona aveva ben impressionato sui 200: 23"28. Buon viatico per Kamloops, ma mancava solo una settimana prima della gara mondiale. Andrè Francois, il vincitore, evidentemente conosceva bene la pista. Partito in sesta corsia, è riuscito a mantenere il vantaggio derivante dal decalage e probabilmente proprio nell'accelerazione iniziale è stato creato il gap decisivo. Comunque, Francois non è certo un carneade: detiene il record canadese dei 100 M40 con 11"08 e 200 con 22"43 e proprio a Kamloops è arrivato secondo nei 60 M45 con 7"23. Riflessione: sapere che diventa sempre più difficile vincere una medaglia, da una parte porta via qualche metallo pregiato, dall'altro fa nascere quegli stimoli che il fatto di vincere sempre potrebbe ammorbidire. Ora tocca ai 400.
- Bronzo anche dai 3 km di marcia M60 da parte di Luigi Giannuzzi. Tempo per lui: 16'07"63. Quarta medaglia internazionale per Giannuzzi: replicato il bronzo di Sindelfingen-04 (a Linz-06 giunse 9°, mentre non era presente a Clermont).
- Gli altri italiani di giornata.
- 5° - Mario Fiori nei 3 km di marcia M60 con 16'28"61.
- 5° - Franco Venturi Degli Esposti nei 3 km di marcia M50 con 14'59"51.
- 6° - Pierluigi Acciaccaferri nei 200 M40: 24"55.
- 7° - Alessandro Tifi negli 800 M45 di Romeo: 2'12"02.
- 8° - Sergio Domizi sempre nei 3 km di marcia M55 con 18'24"85.
- 8° - Aronne Romano giunge ottavo nel lancio del peso M50 con 11,67,
- 9° - Gianni Lolli, nono, con 10,50 sempre nel peso M50.
- Gli Highlights e i record - Nel frattempo è ufficialmente esplosa in tutta la sua vigoria la W90 Olga Kotelko, che ha già stabilito 3 record mondiali di categoria in meno di due giorni: purtroppo uno di questi risulta stabilito nel peso W90, dove la precedente padrona risultava essere Gabre Gabric con 4,73. La Kotelko, nella sua foga di accappararsi medaglie a grappoli, lancia 4,90 e cancella la Gabric. La Kotelko poi sigla il nuovo record del lungo W90 (1,67: prima donna sopra i 90 a cimentarsi in questa gara e quindi, naturalmente... record) mentre ieri aveva stabilito quello dei 60 (con l'abbattimento del precedente record di 16 secondi!). A proposito di highlights: nel lancio del peso M35 un tedesco, Andy Dittmar, ha lanciato il peso da 7,260 kg addirittura a 18,62! Avrebbe vinto gli assoluti italiani... Per contro l'asta M35 l'ha vinto un altro tedesco con... 1,60. Sì, sì, proprio un-metro-e-sessanta, non era un errore di battitura: i mondiali master canadesi sono anche questo (il personaggio che assurgerà alla storia si chiama Marcus Gunther). Record e titolo anche per la belga Rachel Hanssens nel peso W80 (7,15 con la palla da 3 kg) e per la marciatrice australiana. Immenso Bill Collins: 24"32 a 59 anni e quasi due secondi al secondo. Vittorie anche per le grandi vedette del mondo master: Phil Raschker nei 200 W60, Marie Kay nei 200 W50, Karla Del Grande nei 200 W55.
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02/03/10
Primo oro azzurro da Kamloops: Sansonetti. Thigpen non supera Longo. La Fidal si è scordata dei mondiali master!

- Ugo Sansonetti: 30 medaglia d'oro certificata da Webatletica, grazie alla vittoria sui 60 con 11"57. La 9^ medaglia d'oro italiana sui 60 metri in un campionato mondiale indoor. Per Sansonetti è la seconda vittoria sui 60, visto che vinse nel 2004 a Sindelfingen tra gli M85. La 72^ medaglia del metallo più pregiato conquistata dall'Italia ai World-Indoor, 203ma in totale. 6° oro tra gli M90. 7^ presenza-gara di Ugo con un ruolino impressionante: 6 ori e un bronzo. A Sindelfingen 2004 concluse infatti con 5 ori e un bronzo.
- Enrico Saraceni: batterie dei 200 mt: 24"42 - miglior tempo del primo turno. 15^ caps per Enrico ad un Mondiale Indoor (in 3 edizioni: Linz, Clermont e Kamloops). Imbattuto sia sui 200 che sui 400 ai Mondiali al coperto, dove vanta 4 medaglie d'oro totali. Sino ad oggi tra gli M45 solo 3 ori conquistati dall'Italia in tutte le specialità: Ballico nel giavellotto a Clermont, Hubert Indra nel pentathlon di Linz e Marco Segatel nel salto in alto sempre di Clermont. Nei 200 metri i migliori piazzamenti sempre della categoria M45 appartengono a Max Clementoni che giunse 5° a Sindelfingen (primo della finale "B", mi sembra) e 6° a Linz.
- Pierluigi Acciaccaferri: 7 nei 60 M40 con 7"61 e finalista nei 200 M40 con 24"53. Il 7° posto rappresenta la 4^ miglior performance ad un mondiale indoor di un M40 italiano sui 60 metri, come già scrivevamo ieri. Nei 200 M40 l'Italia vanta due ori (proprio con Saraceni) e un quarto posto con Alfonso De Feo a Linz 2006. Acciaccaferri è l'11° atleta italiano a cimentarsi nella specialità in quella categoria.
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Primo campionato Svizzero Master Indoor
1° campionato Svizzero Swiss Masters Athletics (sma) indoor,
Macolin, 27 febbraio 2010
Macolin, 27 febbraio 2010
"Parva sed apta nobis“ si potrebbe dire dei 1° mini-campionati Svizzeri indoor master che si sono svolti sabato 27 febbraio 2010 nella sala “fine del mondo” a Macolin svoltisi in contemporanea ai campionati di prove multiple dei ragazzi e delle ragazze dai 12 a 17 anni. L’organizzazione, in questa prima edizione, ha visto la presenza di sole tre discipline: i 60 metri, il salto in alto e il lancio del peso. E cosi hanno gareggiato solo quattro donne e venticinque uomini econ la conseguenza che sono mancati i risultati di spicco. Tranne probabilmente l’eccezione di Claudia Wiederkehr, W40 e di Herbert Mattle, M60. Ai master però e piaciuto molto gareggiare in mezzo alle nuove speranze Svizzere delle gare multiple. Il primo passo è stato fatto e se in futuro si potrà ampliare il numero di discipline, ci sarà sicuramente una maggiore partecipazione, forse anche dall’estero. Seguono i risultati:
DONNE
- 60m
- W40 Claudia Wiederkehr 67 LV Wettingen-Baden SUI 8.36
- W65 Adelheid Graber-Bolliger 43 LV Huttwil SUI 10.87
- Alto
- W40 Claudia Wiederkehr 67 LV Wettingen-Baden SUI 1.39
- Peso
- 4 kg
- W40 Daniela Lachat 70 LAS Old Boys Basel SUI 11.33
- W40 Claudia Wiederkehr 67 LV Wettingen-Baden SUI 7.12
- 3 kg
- W60 Christianne Chillier 47 swiss masters athletics SUI 6.70
- W65 Adelheid Graber-Bolliger 43 LV Huttwil SUI 8.73
- 60m
- M30 Markus Glaus 76 TVNS Winterthur SUI 7.57
- M30 Patrick Pauchard 78 AC Murten SUI 7.64
- M35 Pascal Duc 73 TV Länggasse SUI 7.52
- M35 Bertrand Bayiha 73 Stade Genève FRA 7.82
- M35 Lovis Friess 75 TVNS Winterthur SUI 8.03
- M40 Mike Salomon 69 swiss masters athletics SUI 7.99
- M45 Pierre-André Bettex 64 Lausanne-Sports Athlé. SUI 7.95
- M45 Marc Ranéda 64 Stade Genève SUI 8.57
- M45 Roland Müller 63 swiss masters athlétics 8.77
- M50 Martin Kurthen 59 LC Zürich GER 8.32
- M50 Kurt Gasser 63 TV Balsthal SUI 9.30
- M55 Pino Pilotto 52 LC Luzern SUI 8.74
- M55 Albert Meier 53 LV Wettingen-Baden SUI 8.77
- M60 Herbert Mattle 46 LAS Old Boys Basel SUI 8.93
- M65 Sepp Bächli 41 swiss masters athletics SUI 9.99
- Peso
- 7,26 kg
- M30 Wolfgang Bachl 76 TV Buchs SG GER 12.93
- M30 Markus Glaus 76 TVNS Winterthur SUI 11.02
- M30 David Erard 76 Stade Lausanne Athlé. SUI 10.73
- M30 Patrick Pauchard 78 AC Murten SUI 9.54
- M35 Lovis Friess 75 TVNS Winterthur SUI 9.85
- M40 Daniel Obrist 66 KTVerb.-LV Fricktal SUI 11.36
- M40 Conrad Jochen GER 69 TUS Höllstein GER 10.12
- M45 Hansruedi Mattmann 62 LAC TV Unterstrass Zü. SUI 11.10
- M45 Rudolf Haueter 64 Stade Genève SUI 10.21
- M45 Marc Ranéda 64 Stade Genève SUI 7.58
- 6 kg
- M50 Urs Ruoss 57 TV Buttikon-Schübelb. SUI 10.79
- M50 Günther Sulzbacher 58 STV Sins AUT 9.70
- M55 Eric Bohner 55 swiss masters athletics SUI 10.59
- M55 Pino Pilotto 52 LC Luzern SUI 10.22
- M55 Albert Meier 53 LV Wettingen-Baden SUI 9.21
- 5 kg
- M60 Herbert Mattle 46 LAS Old Boys Basel SUI 10.91
- M60 Kurt Altorfer 48 TV Kloten LA SUI 10.86
- M65 Sepp Bächli 41 swiss masters athlétics SUI 10.32
- Alto
- M30 Markus Glaus 76 TVNS Winterthur SUI 1.75
- M30 Patrick Pauchard 78 AC Murten SUI 1.75
- M40 Daniel Obrist 66 KTVerb.-LV Fricktal SUI 1.63
- M45 Roland Müller 63 swiss masters athlétics 1.45
- M45 Marc Ranéda 64 Stade Genève SUI 1.39
- M55 Albert Meier 53 LV Wettingen-Baden SUI 1.39
- M55 Pino Pilotto 52 LC Luzern SUI 1.24
- M60 Herbert Mattle 46 LAS Old Boys Basel SUI 1.39
- M65 Sepp Bächli 41 swiss masters athletics SUI 1.21
Kamloops Highlights: ma che si sono bevuti?

01/03/10
Mondo master: da Kamloops primi record e primi italiani

- Paolo Marcucci: 6° Cross Country M40 - 5^ presenza con la maglia della nazionale. In precedenza 2 caps a Riccione (Mondiali Outdoor) e 2 ad Helsinki (Euroindoor). E' quindi la prima presenza ad un mondiale indoor. Il suo miglior risultato era stato il 16° posto nei 10 km di marcia proprio a Riccione. Il 6° rappresenta quindi il suo career-best. Non ha mai vinto titoli italiani indoor. Quella di Marcucci è la sesta presenza di un italiano in un cross M40 ai mondiali indoor: nel passato si trova un oro (Manfred Premstaller a Linz 2006), un 4° ed un 5° posto (Giuseppe Pagano e Claudio Ubaldi). Il 6° rango di Marcucci è quindi la 4^ miglior prestazione nel cross M40 di un italiano.
- Pierluigi Acciaccaferri: finalista 60 M40 - 17^ caps con la maglia della nazionale master. Vanta un oro nella 4x200 M40 agli Euroindoor di Ancona-09 e soprattutto un 6° posto nei 400 M35 ai Mondiali Indoor di Clermont-Ferrand-08. Partecipa ininterrottamente all'attività master internazionale dal 2007 (Riccione, Clermont, Lubiana, Ancona, Lahti, Kamloops). E' la seconda finale (quella di Kamloops sui 60 M40) raggiunta in un mondiale indoor. Nei 60 M40 il miglior risultato storico italiano è stato l'argento di Mario Longo a Linz-06. Quindi il 5° e il 6° posto di Giancarlo D'Oro e Marco Ceriani nella stessa edizione (3 italiani in finale!). Acciaccaferri è quindi il 4° finalista della storia italiana ad accedere alla finale dei 60 M40.
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Ancona-10 - salti: Marco Segatel torna sulla terra
Donne: grande Flavia Borgonovo nel salto in lungo F35: 5,50, ottimo viatico per i mondiali di Kamloops (Flavia poi vincerà in solitaria il salto triplo con 11,33). Tra le F40 gare tecnicamente molto valide: Chiara Ansaldi vince sia l'alto (con 1,53) che il salto in lungo (5,08). In questa seconda gara, battuta di pochissimo Susanna Tellini (4,99). Rossella Zanni vince la gara di salto in alto F45 eguagliando il suo stesso record di 1,50 (10° titolo nazionale indoor). Battuta la grande Chiara Passigato (1,38). Tra le F50 Carla Forcellini si limita a vincere l'asta con 3,00 e poi piazza il record italiano nel salto in lungo: 4,80 (il precedente 4,74 lo aveva saltato la stessa atleta qualche giorno primo a Firenze). 13° titolo indoor per la Forcellini. Record italiano anche nel salto triplo F50: Marisa Tavoso con 8,42.
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