16/09/13

Orvieto '13: gli M45

La categoria sicuramente più pirotecnica dell'intero circus master, anche perchè tra le più affollate del panorama over-35. Categoria caratterizzata da moltissimi dualismi, che in determinate specialità divengono vere e proprie guerre puniche dato l'affollamento al vertice. Anzi, qualcuno che oggi non arriva al podio, fino a 4/5 anni avrebbe addirittura vinto... adesso si deve accontentare di fare il gregario di lusso a veri e propri fenomeni di longevità. E iniziamo con la sfida delle sfide, ovvero Alfonso De Feo vs Mauro Graziano. Sui 100, dopo le batterie più o meno rilassate, scontro stellare che finisce spalla-a-spalla: 11"05 (leggermente ventoso) per entrambi! Sarà il photofinish a discriminare i due a favore del materano, che intascherà anche il suo primo titolo della storia sui 100 dei 9 individuali vinti. Proprio nel tuffo finale, avviene però il fattaccio: Graziano deflagra a terra e si spatascia la fiancata destra. Inutilizzabile per i 200, dove avrebbe fatto vedere i sorci verdi ad Alfonso, visti i tempi clamorosi corsi tutto l'anno: sfidone mancato. Niente male comunque: De Feo piazza la doppietta con un 22"89 corso con 1,3 di vento contro, vincendo quel titolo che ad Ancona, proprio quest'anno, gli era stato negato per un'invasione di corsia. Nei 400 vince il suo primo titolo individuale di sempre Pierluigi Acciaccaferri, con 53"32, di 13 centesimi su quel Sergio Ruggieri che sugli 800 farà il suo capolavoro.

Sergio Ruggieri infatti, sul doppio giro, mette giù la gara a brutto muso, alla Rudisha: chi ha le palle mi segua! Passaggio in 58"8, e poi record italiano che traballa paurosamente: 1'59"35 contro l'1'59"22 di Giuseppe Romeo del 2008. A proposito: lo stesso Ruggieri, solo una settimana dopo, riuscirà a sfondare il record e il muro dell'1'59": 1'58"93 a Roma. Dietro di lui si difende come può un coriaceo Francesco D'Agostino, quest'anno primatista al coperto, e che nulla avrebbe potuto per arginare lo strapotere di Ruggieri in quel giorno. D'Agostino che arriverà secondo anche sui 1500, superato dal compagno di società di Ruggieri, Fabio Solito, che si guadagna anche lui il suo primo alloro nazionale con 4'14"87. Nei 5000 Adriano Pinamonti mette la doppietta nel 2013 su 5000 e 10000 (il secondo è il titolo vinto a Gorizia), correndo in 15'49"86. 11 i titoli italiani master in carriera. 3000 siepi a Giuseppe Miglietti con l'ottimo tempo di 10'28"52 e anche per lui noviziato tra i titolati master. Il suo è il secondo tempo di sempre tra gli M45 per vincere un titolo italiano nella specialità.

Si passa agli ostacoli, dove troviamo la doppietta di Raffaello Baitelli: 110hs in 17"29 e 400hs in 1'03"44, e così il suo score sale a 4 scudetti italiani, comprensivi di un 4hs del 2011 e al decathlon del 2012.

Il salto in alto è di Cesare Utile, con 1,72, ma che a 1,66 stava perdendo la gara nei confronti di Giuseppe Altamura. Altamura la misura la centra alla prima, Utile alla... terza. Sarà a 1,69 che finirà la gara e dove uscirà Altamura (e passata alla seconda da Cesare). Primo titolo per lui. Alessandro Guazzaloca è invece il vincitore del salto triplo con l'ottimo 13,43 (ventoso) e con oltre un metro di vantaggio sul secondo classificato. 3° titolo italiano per Alessandro. Il solitario Giancarlo Marotta vince l'asta con 2,80 (primo alloro tricolore), ma sarà poi nel lungo che avverrà l'imponderabile. Massimiliano Rizzieri infatti dopo un 6,26 ventoso, al terzo salto plana a 6,62 con 1,2 di vento: nuovo clamoroso record italiano di categoria, da un protagonista che, almeno personalmente, non mi aspettavo. Sorpresa anche perchè si tratta del suo primo titolo italiano: il data base parla di altri due titoli vinti da un Rizzieri nel lungo, ma siamo a metà degli anni '80. Rizzieri è del '68, quindi primo anno di categoria. Gli scarni dati del database della Fidal, invece, parlano di un'attività agonistica cominciata (o ricominciata) nel 2012 con un solo 200 e un solo 400. Poi un 5,74 nella prima gara di lungo a Borgaretto due settimane prima di Orvieto, e quindi l'esplosione agli italiani master, sua seconda gara del 2013 nella specialità. Giusto per completezza dei risultati, Michele Ticò all'ultimo salto degli italiani, arriverà a 5 centimetri del neo-record, insabbiandosi a 6,57 (anche se ventoso stavolta). Questa la cronologia recente del record:

  • 6,49 (np) - Davoglio Delfino - Verona, 19/06/1983
  • 6,54 (0,6) - Menotti Franco - Gorizia, 17/09/2006
  • 6,62 (1,2) - Rizzieri Massimiliano - Orvieto, 29/06/2013
Nel peso, gara a sportellate tra Emanuele Tortorici (poi vincitore) e Nicola Piga. Al primo lancio Piga davanti 11,12 a 10,97. Al secondo allungano entrambi, ma Piga ancora avanti: 11,45 a 11,37. Piga aumenta al terzo, 11,59, col nullo di Tortorici. Al 4° sorpasso: Tortorici fucila l'11,69, col nullo di Piga, che al 5° risponde con 11,62. Ultimi lanci con le polveri bagnate... e Tortorici campione per 7 centimetri. 8° titolo italiano per Tortorici, il secondo consecutivo nel peso M45. Piga invece si accontenta anche nel disco del secondo rango, battuto stavolta da Lorenzo Garganese: 37,01 a 34,59. Il giavellotto si fregia della firma di Federico Battistutta: 51,58 con oltre 10 metri di vantaggio sul secondo, il castenedolose Lonati. titolo italiano master. Francesco De Santis ci mette el paso doble: martello-martellone. Nel martello sembra quasi una formalità per lui: 51,59 al primo e gara in saccoccia (che strano... un centimetro di differenza col lancio del giavellotto di Battistutta). Ma De Santis entrerà nella storia con il martellone: al primo lancio bombarda a 15,02. Nuovo record italiano! Il precedente record, 14,94, apparteneva ad Antonio Maino e risaliva addirittura al 1997: 16 anni fa. Finita qui? Macchè: al secondo lancio arriva il 15,13! Nuovo record italiano, implementato di 11 centimetri. E poi l'apoteosi: 15,83 al terzo, terzo record italiano nel giro di pochi minuti. Il record europeo-mondiale appartiene all'ucraino Oleksandr Drygol con 20,79 lanciato a Lignano agli EMG del 2011: un tizio che a 46 anni riuscì a lanciare 79,42 metri di martello (si parla dell'anno scorso).

In zona marcia, alloro tricolore a Gianni Siragusa (primo titolo) con 24'50"62.

Nelle staffette, dopo il secondo titolo consecutivo nella 4x100 M45 (stranamente in solitaria, visto il grande afflusso di atleti nella categoria) dell'ASD Atletica Pistoia con 48"10 (e il secondo titolo anche dell'amico Massimo Binelli, che con Roberto Barontini ha costituito il trade union con la squadra scudettata dell'anno scorso), nella 4x400 verrà migliorato nuovamente il record italiano. Infatti la Masteratletica, migliora infatti per la terza volta in poco più di un anno il primato della staffetta del miglior, portandolo in questa circostanza a 3'37"68, 19 centesimi meno di sè stessa (con la stessa formazione) di Conegliano di aprile.

Già pubblicato

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