10/09/13

Il ranking 2013 - di Davide Cartasegna

Anche se nella parte finale dell'anno avremo le maratone autunnali e l'attività del cross, che vede a dicembre la disputa dei Campionati Europei, di fatto conclusa l'attività outdoor si può fare un bilancio dell'annata con la compilazione dei ranking nazionali, in quella che è stata la prima stagione dell'era-Giomi. Un "giochino" divertente nel quale la componente soggettiva, in misura ovviamente minoritaria rispetto a quella oggettiva, gioca un suo ruolo, per il quale ben difficilmente si possono trovare due ranking simili fra di loro; il tutto scatena commenti vari per la gioia dei forumisti (un tempo) e degli iscritti ai vari Gruppi di Facebook, che oggi fa la parte del leone. Nella compilazione di questo ranking, una top-five assolutamente opinabile ,ho tenuto conto delle vicende mondiali di Mosca-2013, l'appuntamento-clou della stagione, ma non solo, visto che si giudica di fatto una stagione; considerazione dunque per manisfestazioni diciamo "minori" e per l'attività indoor. 

RANKING MASCHILE
  1. DANIELE GRECO - Il titolo europeo indoor, con il suo pb fissato a 17,70, basta ed avanza per il primo posto, anche se l'attività all'aperto è stata tormentata a livello fisico (evento comune, stranamente (?) a chi ha fatto bene nelle indoor). L'oro in scioltezza ai Mediterranei e l'infortunio nelle qualificazioni mondiali moscovite le altre note salienti della sua stagione.
  2. MICHAEL TUMI - Tante speranze generate da una stagione indoor frizzante (due pn sui 60mt, più il bronzo europeo indoor) frustrate da una stagione outdoor ondivaga, con problemi fisici nell'immediata vigilia mondiale, con la rinuncia alla gara individuale e la presenza comunque dignitosa nella staffa veloce. Opaco nel Campionato Europeo a squadre (7°nei 100mt), ai Mediterranei oro in staffetta e bronzo nella gara individuale in 10"25.
  3. MATTEO GALVAN - Forse il giro di pista ha trovato un degno protagonista; da affermare sottovoce visto che Licciardello e Vistalli, sui quali si puntava molto sembrano spariti nel nulla, dopo infortuni vari. Dall'oro dei Mediterranei (45"59), passando per Mosca-2013 (uno dei pochissimi della selezione maschile a non naufragare) ai meeting di fine stagione, con il pb (45"35) a mettere nel mirino il primato nazionale di Andrea Barberi.
  4. GIUSEPPE GIBILISCO - Il disastro nelle qualificazioni mondiali, causato forse anche da un eccesso di presunzione non cancella una stagione complessivamente discreta, che lo vede secondo con 5.60mt nel Campionato Europeo a squadre,miglior piazzamento maschile e oro ai Mediterranei con un buon 5.70mt. 
  5. GIOVANNI FALOCI - Settore lanci sottozero, da riprogrammare e rilanciare e l'impresa si presenta complicatissima. Aggrappati a "nonno" Vizzoni ed all'esuberante Chiara Rosa? Sembrerebbe di sì. Andiamo controcorrente e mettiamo in classifica un nome relativamente nuovo (28 anni) e comunque presente bene o male l'intera stagione: 6°nella Coppa Europa invernale, 5° ai Mediterranei, argento alle Universiadi di Kazan, con un buon riscontro (62.23mt) ed, ahimè, naufragato miseramente nelle qualificazioni mondiali.
RANKING FEMMINILE
  1. VALERIA STRANEO - Splendido argento mondiale nella maratona, con una condotta di gara autoritaria dall'inizio alla fine ed unica medaglia di una spedizione complessivamente insufficiente, senza dimenticare la vittoria ai Mediterranei turchi di Mersin nella mezza maratona.
  2. VERONICA BORSI - Due primati nazionali nei 60mt indoor con l'argento europeo dopo òa squalifica della turca Yanit, inizia bene pure all'aperto con il 12"76, che la consacra primatista nazionale fino all'argento dei Mediterranei. Il passaggio finale ai Mondiali non si realizza: in precarie condizioni fisiche, fuori in batteria.
  3. ALESSIA TROST - La prima stagione oltre l'attività giovanile porta i primati personali (2.00mt indoor-1.98mt) il settimo posto a Mosca, il quarto agli Euroindoor ed il secondo nell'ex-Coppa Europa. Basta ed avanza, sperando che la si lasci crescere in pace, senza sovraccaricarla di ansiose aspettative, che ai pochi "talentini" della nostra atletica non fanno certo bene.
  4. EMMA LINDA QUAGLIA - Ha trovato nella maratona la sua dimensione, lei che aveva iniziato in pista aprendo la cronologia italiana del record dei 3000 siepi. Il sesto posto mondiale suggella la seconda parte della sua carriera.
  5. ELISA RIGAUDO - Atleta sempre affidabile coglie una buona quinta piazza nella 20 chilometri, dando ossigeno al settore della marcia, che soprattutto in campo maschile, sta vivendo momenti non facili

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