02/11/10

I kamikaze della regione

Sapete cosa dà più fastidio? Che qualcuno esprima giudizi su ciò che si scrive senza aver letto quanto in realtà ci sia scritto. A tal proposito pensate che sulla testa di Salman Rushdie pende una fatwa sotto forma di pena di morte da parte del mondo islamico su un suo libro (i Versetti Satanici) che pochi seguaci di Maometto hanno in realtà mai letto. Però ce l'hanno con lui. Anche Gomorra di Roberto Saviano è stato letto poco dai Casalesi (molti di loro sono analfabeti e massacrando le persone disarmate li fa ritenere grandi uomini) ma lo stesso deve vivere a stretto contatto con la propria scorta perchè Sandokan e i suoi accoliti di Casal Di Principe non hanno tanta voglia che si parli (bene o male) di loro. La violenza ha sempre una matrice che nasce nella sordida ignoranza, dalla non-volontà di confrontarsi con le critiche, dal non cercare di capire la posizione dell'interlocutore o di tendere una mano per discuterne serenamente. Nelle diverse forme di reazione ad una critica c'è chi finisce per fare del vittimismo spicciolo, e, così facendo, di sostenere gli interessi (di qualsiasi natura essi siano) di qualcun altro. Così vengono mandati avanti (da qualcun'altro) i cosiddetti utili idioti come qualcuno ha voluto definire persone che non sanno ma lo stesso entrano nel merito delle questioni, kamikaze della ragione, soggetti completamente avulsi dal contesto e dal merito delle situazioni ormai da tempo, che nel proprio immaginario si ritengono occupare ruoli che in realtà nessuno gli ha mai consegnato. Personaggi autoreferenziali, poco inclini a parlare con voi se non per parlare esclusivamente di sè stessi. E costoro (purtroppo) non si rendono conto di scivolare nel ridicolo, che è seguito subitaneamente da una forma di contrito pietismo nei loro confronti. Succede anche questo nella vita quotidiana, e da una parte lo si può dire: è un altro aspetto della bellezza della vita.

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