21/11/10

C.d.S. Master 2011: uno sguardo da vicino al mostro-Fidal

Mettiamo da parte un attimo l'amarezza che caraterrizza l'autunno dei master. Si era finito festeggiando a Cagliari, con la straordinaria organizzazione dei C.d.S. 2010, pensando che il 2011 sarebbe stato ancor migliore, salvo poi svegliarsi in maniera molto brusca in quello che sembra un incubo senza fine. Va bè, per un attimo, come dicevo, vediamo di analizzare quello che sarebbe il prossimo Campionato di Società Master da un punto di vista tecnico, cercando di capire gli aspetti negativi, punto-per-punto.
  1. I c.d.s. master 2011 saranno complicati anzi, sono cervellotici. La prima cosa che appare immediatamente all'occhio è l'estrema complicazione con cui sono stati disegnati. La previsione di 3 fasi con punteggi per società a livello nazionale, di cui due regionali, sembrano davvero una decisione non comprensibile ed artefatta. La semplicità è spesso la soluzione vincente. La complicazione sembra sempre nascondere qualche cosa di poco chiaro.
  2. Far coincidere due fasi su tre a campionati individuali è un errore madornale (infatti una delle due fasi regionali si terrà in corrispondenza dei regionali individuali master, mentre la finale coinciderà con i campionati italiani master individuali), perchè è lapalissiano (come da più persone sostenuto) che in queste manifestazioni l'atleta punta sulla propria prestazione e non certo su quella della squadra, inficiando, modificando, influenzando il reale andamento di un campionato del campionato di società. Avevamo visto il c.d.s. indoor con favore l'utilizzo della stessa formula per i c.d.s. indoor per un semplice motivo di opportunità (la stagione indoor ad Ancona è affollatissima, bisogna contrarre le spese, era una novità assoluta, e non c'erano altre date), ma non per questo era auspicabile fare la stessa cosa nel periodo estivo!
  3. Il sistema di punteggi torna a far pendere la bilancia dalla parte delle società di chi tessera gli over-90 e in generale con un'età media molto alta. Sapete come la pensiamo: bisogna far tornare su un livello di buon senso quelle tabelle, per cui una prestazione di un over-90 umilia tutto il resto del mondo master. Ma non solo: come spiegato da altre parti, la curva dei punteggi dopo i 70 anni ha un impennata verso infinito per nulla oggettiva. E se si parametrassero le tabelle sui record del mondo di categoria? Per ottenere 1200 punti bisognerebbe così ottenere una prestazione che per la WMA è il record del mondo in quella categoria. Così non avremmo (mi perdonino le citazione) un Sansonetti che corre più veloce di Bolt (parametrato), un Riboni che lancia più lontano di Ulf Timmermann, e una Gabre all'altezza della Kumbernuss. Supererebbero probabilmente ancora i 1000, ma tutto il resto del mondo master sarebbe più vicino, senza le  mortificazioni tabellari di cui oggi si è vittime.
  4. Sparisce nei campionati di di società la specialità dei 200hs che tanto è piaciuta a molti master negli ultimi due anni.  Una spacialità a portata di tutti, che metteva contro gli specialisti degli ostacoli bassi con quelli alti, con una storia tutta da scrivere in una spacialità che in Italia ha fatto storia. Purtroppo le belle idee non trovano spazio in questa Fidal.
  5. Gli stranieri non potranno partecipare alla fase finale del campionato di società, perchè è appunto un campionato italiano individuale. Ci hanno pensato lor signori? E questo è un danno per le società che hanno gli stranieri tesserati e che utilizzano nella finale. In una società multietnica (pochi team master presumo finanzino gli atleti master per correre i c.d.s.) questo è un gravissimo errore, dovuto all'insensatezza della formula.
  6. vengono mantenute le incredibili e anacronistiche limitazioni sul numero di gare che si possono disputare in una giornata: sempre due (staffetta incluse). Ma glielo hanno detto che c'è una gara che si chiama "decathlon" che li smentisce in pieno? A parte l'incoerenza della scelta, basta limitazioni di questo genere. Vogliamo l'atletica master piena di Pino Pilotto che possano divertirsi e non subire l'arretratezza di una Fidal che considera i master alla stregua di "anziani". Ci sono i medici che certificano la facoltà di competere: la Fidal non può imporre limitazioni in tal senso sulla salute, quasi che mancasse ai master la capacità di autodeterminare le proprie decisioni. E' chiaro che se uno vuol andare forte, non si farà 3 gare prima... mentre se si vuol divertire andrà necessariamente più piano del dovuto. O sfugge questo aspetto?
  7. Altra anacronismo: chi corre più di 1000 metri, non può fare gare sopra i 200: come dire, i mezzofondisti non possono fare la 4x400. Non potevano scriverlo chiaramente? O pensavano anche alla svedese? Comunque sia, altra limitazione senza senso: se uno corre 10000 metri, se dopo un'ora corre un 400, che problemi di salute potrà mai avere, se non quello di correre tremendamente piano?
  8. L'autocertificazione: ovvero il fai da te sui punteggi. Ovvero, uno sport a posteriori. In realtà la vera essenza dello sport è vivere al momento l'emozione della vittoria o della sconfitta. Non procrastinarla dopo due mesi, una volta arrivate tutte le autocertificazioni delle società. Pensate... a Cosenza si è omesso di indicare questa cosa: bisognerà autocertificare o ci sarà un pool di persone che seguirà istante-per-istante le classifiche delle società master? Volete sapere una cosa? Sarà impossibile produrre una classifica al momento, con 2000 persone e moltissimi atleti per società. Visto che il campionato si tiene a ottobre, quando si saprà del vincitore? Nel 2012 dopo il canonico mese per le autocertificazioni? Baggianata.
  9. Come rilevato da Luca Landoni su AtleticaWeek, i 150 punti a scendere attribuiti a livello nazionale durante le fasi regionali e i 300 punti regalati alla prima società a Cosenza, non cambiano nulla. Non è che rimescolando le cose raddoppiando i punti apicali, visto che i punteggi sono a scendere di punto in punto e la finale del c.d.s. se la disputeranno le società già protagoniste delle prime due fasi (quelle che autocertificheranno...).
  10. Ma pensate cosa sta scritto al punto 5.5 delle "norme tecniche comuni a tutte le fasi di svolgimento" del c.d.s.: All’atleta  che venga iscritto a più di tre gare individuali, verranno depennate d’ufficio le gare eccedenti e dovrà disputare le prime tre gare in ordine d’orario. Nel caso invece che partecipi a più di tre gare individuali e una staffetta verranno annullati a tutti gli effetti i risultati delle gare ultime in ordine  di orario. Ma ai Regionali Master si può partecipare a 2 gare per giornata!! Agli italiani individuali idem!! Cosa vuol dire?? Che uno che si presenta ai due campionati individuali con ambizioni individuali, nel nome del c.d.s. si vedrà cancellare delle gare? Pazzesco... E se ad un atleta non interessa il c.d.s., e ad un altro sì? Disparità di trattamento?! 
  11. si è snaturato completamente il senso del campionato di società master, questo senza ombra di dubbio. Il fatto che vengano previsti premi a pioggia su 16-società-16 la dice lunga sulla volontà di cancellazione della finale... risorse di cui molti avrebbero fatto a meno pur di potersi divertire insieme. Evidentemente situazioni (ed emozioni) lontane anni luce dal modo di pensare punitivo della cricca-Fidal.
Volevo essere un pò distaccato, ma non ci si riesce. Il Campionato Italiano di Società Master del 2011 è davvero impresentabile. Mi chiedo: si è fatta avanti Caorle per ospitare la Finale. Sappiamo che tante altre sedi per altre manifestazioni nazionali (senior e giovanili) non sono state ancora individuate, e questo toglie dalla lista delle ipotesi sulla cancellazione dei c.d.s. master la mancanza di una società ospitante che si fosse fatta avanti. Quindi? Per quale motivo sono stati cancellati... ripicca?

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