(di Alessandro Tifi) - Dalla lettura del nuovo regolamento dei CDS master 2011, mi sorgono  alcuni dubbi ed alcune perplessità.  Cominciando dalla fine  mi viene da dire che è stato quasi  completamente tolto quello che più piaceva a tutti (la finale)  ed  inserito maggiormente ciò che creava meno seguito e partecipazione (la  fase regionale). In dettaglio: vengono create due fasi regionali (di  cui una “mischiata” dentro gli individuali), al posto di una, quando  nella maggior parte delle regioni raggruppamenti, risultava una gara  con scarsa partecipazione e viene accorpata la finale (la gara con più  seguito ed apprezzamento) negli individuali. Già la terminologia mi crea dei problemi: regionali/italiani  individuali validi come c.d.s. Ma sono individuali o di società? tutti e  due o nessuno dei due? boh. 
 Un altro dubbio è su quante gare si possono fare. Se fino a quest’anno  agli individuali potevo fare 3 o più gare, oggi di queste mi vengono  considerate ai fini del punteggio per la società, solo le prime due in  ordine di esecuzione temporale, se alla società portavo punti con la  terza (in ordine di orario) ora questo punteggio lo perdo. Un’altra perplessità è tecnico/tattica: in molte specialità, agli  individuali,  posso puntare al titolo e fare di conseguenza gara  “tattica”, ma cosi il punteggio per la società ne risentirebbe, cosa  sacrificare delle due, visto che sono inserito in un contesto “ibrido”  che non è ne individuale ne di squadra? Un’ulteriore dubbio, incongruenza: il programma dei c.d.s. cosi com’è  stato progettato, è su tutte le specialità in programma,  che sono  ben più di 15, si possono scartare molte gare, per cui le società si  confronteranno su un insieme di gare ben diverso l’una dall’altra. Mi viene da dire che converrebbe schierare atleti nelle gare con meno  partecipanti, che so’ asta, o siepi, o ostacoli lunghi, dove  l’ultimo che magari è dodicesimo prende dodici punti, mentre l’ultimo  dei 100 ne prende 150... Un altro punto che non mi convince è che essendo il campionato in  prevalenza individuale, alle gare prenderanno senz’altro parte anche  molti atleti che non fanno “squadra” andando ulteriormente a modificare  quello che è un aspetto peculiare di un cds .  Tra i tanti aspetti che si vanno a perdere, e che non mi convincono,  c’è poi il discorso dell’autocertificazione che non consente di  stipulare una classifica in tempo “reale” e sul campo, togliendo il  piacere delle premiazioni a caldo (stanno circolando sul web bellissime  foto di tali premiazioni). Per finire  un pensiero:  come può essere che se dappertutto si stanno  organizzando riunioni, gruppi e quant’altro a conferma di un diffuso  dissenso, che penso sfiori l’unanimità, la decisione di due/tre persone (quante non lo sò), prevalga sulla collettività? 
 All’appello “non ci togliete i cds” mi sembra la risposta sia stata:  non li abbiamo uccisi , ma ridotti allo stato vegetativo.      

 
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