05/06/13

Chesani contro la maledizione del salto in alto italiano: un solo bronzo in 120 anni

Bello il giochino di alimentare il calderone degli over-2,30 della storia del Salto in Alto azzurro. Come è ormai arcinoto, Silvano Chesani ha saltato a Modena lo scorso 1 giungo la misura di 2,31 al terzo tentativo, con (per la cronaca) un successivo tentativo di saltare 2,34, purtroppo (evidentemente) fallito. La serie conta anche un 2,26 saltato prima del 2,31. Purtroppo la storia del salto in alto maschile italiano è una vicenda purtroppo quasi esclusivamente autoctona, nel senso che le grandi prestazioni di altisti azzurri sono state generalmente "una tantum", ovvero eventi (o qualche evento) quasi mai coincidenti con le grandi manifestazioni. Naturalmente il 2,31 o meglio ancora, il 2,33 (saltato durante la stagione indoor) che Silvano Chesani ha nelle caviglie, se saltati al posto giusto, nel momento giusto, potrebbero fargli togliere qualche soddisfazione. Ovvietà... direte. Me lo dico anch'io. 

Comunque, i dati sono impietosi per i maschietti nel salto in alto: l'unica medaglia azzurra conquistata tra Olimpiadi, Mondiali, Europei, Mondiali Indoor e Europei Indoor, risulta il bronzo (a questo punto un macigno statistico) di Erminio Azzaro ai Campionati Europei di Atene 1969, con la misura di 2,17. Una medaglia in 120 anni di storia dell'atletica (togliendo i Giochi del Mediterraneo e la Coppa Europa se me lo consentite, dove comunque Andrea Bettinelli vinse l'edizione del 2007 a Milano con 2,30). Non molto, diciamocelo. Volete vedere? Alle Olimpiadi il miglior risultato è stato il posto di Giacomo Crosa (proprio il giornalista...) a Città del Messico '76 e di Rodolfo Bergamo a Montreal '76 (12 finalisti totali). Ai mondiali il di Nicola Ciotti a Helsinki '05 (e solo 3 finalisti). Agli Europei il citato bronzo di Azzaro e poi viene il posto di Talotti a Monaco '02. Ai mondiali indoor il rango di Giulio Ciotti a Mosca '06. Infine 3 quarti posti nella manifestazione più abbordabile, ovvero i campionati europei indoor: Massimo Di Giorgio a Budapest '83, Fabrizio Borellini a Budapest '88 e Filippo Campioli a Torino '09. 
E questo nonostante si siano comunque succedute nidiate di ottimi e fenomenali atleti che, arrivati vicini alle porte del paradiso, si sono visti tutti, irrimediabilmente, sciogliersi le ali e precipitare a terra. Eppure si è assistito a stagioni con diversi atleti italiani sopra i 2,20 ma che nonostante questo, non hanno mai prodotto l'eccezione "statistica", visto l'altissimo livellamento verso il basso (ma a quote elevate). Vista in maniera diversa: va da sè che i campioni è più facile trovarli se la base statistica è ampia: il salto in alto maschile italiano ha trovato l'ampia base statistica, ma non ha mai trovato il super-atleta. Chissà perchè. 

Torniamo a Chesani, uno di coloro che potrebbe interrompere questa maledizione, e al suo 2,31. E' implicito che detto quanto trovate qui sopra, la "storia" del salto in alto maschile italiano la scrivano i primatisti e i vincitori di titoli italiani. Oppure chi ha superato i 2,30. Dopo il 2,33 indoor Chesani aveva raggiunto quella specie di salto tabù di Marcello Benvenuti saltato a Verona il 12 settembre del 1989. Salto che rimane ancora quale record italiano outdoor. Chesani, stranamente, all'aperto non aveva ancora saltato, prima di questo 1 giugno, un risultato superiore ai 2,30, essendosi in precedenza fermato a 2,28 ad Orvieto e Torino nel 2011. Aggiorno quindi la lista all-time dei salti di Silvano Chesani, che già avevo proposto qualche mese fa in seguito al record italiano indoor. La lista comprende anche i salti ancillari:
  • 2,33 - Ancona - 17/02/2013 (indoor)
  • 2,31 - Ancona - 26/02/2012 (indoor)
  • 2,31 - Modena - 01/06/2013 (outdoor)
  • 2,29 - Ancona - 17/02/2013 (indoor-ancillare)
  • 2,29 - Ancona - 26/02/2013 (indoor-ancillare)
  • 2,28 - Orvieto - 22/05/2011 (outdoor)
  • 2,28 - Torino - 26/06/2011 (outdoor)
  • 2,28 - Banska - 06702/2013 (indoor)
Salgono invece a 23 le salti di italiani sopra i 2,30 all'aperto, per un totale (contando le indoor) di 40 gare in cui un italiano è riuscito a saltare oltre la soglia di eccellenza. Questa la classifica delle gare oltre i 2,30 (sia all'aperto che indoor) da parte degli italiani. Silvano Chesani scala una posizione, pareggiando Fillipo Campioli a quota 3. :
  1. 9 volte - Andrea Bettinelli
  2. 8 volte - Nicola Ciotti
  3. 6 volte - Alessandro Talotti
  4. 4 volte - Giulio Ciotti
  5. 3 volte - Filippo Campioli - Silvano Chesani
  6. 2 volte - Gianmarco Tamberi
  7. 1 volta - Marcello Benvenuti - Luca Toso - Massimo Di Giorgio - Roberto Ferrari - Fabrizio Borellini
Se contiamo invece anche i salti ancillari, Marcello Benvenuti nella famosa progressione di Verona saltò 2,30 alla prima. Quel 2,30 dovrebbe essere l'unico salto ancillare saltato da un italiano sopra i 2,30 (poi saltò, com'è arcinoto, 2,33). Di conseguenza i salti sopra i 2,30 in realtà sarebbero 41. Se qualcuno sa altro delle progressioni (ovvero se sono noti altri salti ancillari oltre i 2,30) o vuole correggere, mi dica. Sono curioso. 

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