26/10/13

Mondiali Master III - l'Italia arriva a 19 medaglie - qualche dato statistico

Passato qualche giorno di silenzio, eccoci di nuovo qui, con un altro spezzone di report che riporta le prestazioni di altri italiani. Le medaglie si sono moltiplicate a dismisura, portando lo score generale a 19. Purtroppo il sistema utilizzato di presentazione dei dati è una cosa scandalosa: un foglio di html nudo che viene continuamente aggiornato trasformandolo in un vero e proprio lenzuolo infinito. Comunque, per gli italiani iniziano le doppiette, se non le triplette di medaglie. Sugli scudi Giorgio Bortolozzi, ma anche Walter Arena, giunti alle doppiette di ori. Difficile dare un giudizio complessivo, quindi vediamo le medaglie dei singoli. Il giudizio finale arriverà appena avrò tutti i dati (e se non me ne sfuggirà qualcuno). 

Antonio Montaruli - oro nei 300hs M65 con 48"22 - prepotente vittoria iridata di Antonio Montaruli, che come ama ricordare Frederic Peroni (uno dei pochi della commissione master a salvarsi) è figlia, oltre che dalle capacità atletiche di Antonio, dalla possibilità data a livello regionale di poter gareggiare alcune gare con i cadetti, laddove gli ostacoli master nella programmazione generale non trovano praticamente spazio se non nelle feste comandate, come gli italiani. Proprio in quelle gare "miste" Antonio ottenne i due record italiani che lo hanno messo in pole position a questi mondiali. Poi uno-due micidiale, con il miglior tempo in batteria (49"53) e poi la vittoria di "giustezza" (8 centesimi) in finale: 48"22 contro il 48"30 del britannico Tony Wells.  Primo oro mondiale individuale per Antonio che solo nel mio database vanta 77 caps azzurri (ma come è noto mi mancano una bella fetta di europei pre-2000). L'altro oro individuale lo conquistò agli europei di Lubiana '08. Ai mondiali, fino alla finale di Porto Alegre, aveva conquistato due bronzi (S. Sebastian '05 nei 100hs e Sacramento '11 nei 300hs). La sua è la prima medaglia in assoluto conquistata da un italiano M65 negli ostacoli (in entrambe le specialità) ai mondiali master.

Frederic Peroni - oro nei 400hs M50 con 59"38 - pioggia di ori dagli ostacoli, tra i quali riluce particolarmente quello di Frederic, anche per il fatto di aver battuto l'americano Darnell Gatling, che (così si dice) avrebbe vinto le ultime 5 edizioni consecutive dei mondiali master. In finale oltre all'oro arriva il terzo miglioramento del record italian quest'annoo: 59"38, primo italiano over 50 a scendere sotto il minuto nei 400hs (anche se a 84 cm). Dopo l'oro di Zittau '12, arriva così l'oro mondiale: proprio ai mondiali aveva come miglior risultato il 4° posto di Lahti '09, mentre fu 6° sia a San Sebastian '05 che a Riccione '07. Il suo è anche il primo oro (ma anche la prima medaglia) di sempre di un M50 tra mondiali (da sempre) ed europei (post 2000) sui 400hs. Bisogna tornare addirittura al 1977, ovvero 36 anni fa, per trovare il miglior piazzamento sui 400hs di un M50: fu il 5° posto di Francesco Bettella ai mondiali di Goteborg '77.

Walter Arena - oro 10 km di marcia M45 in 48'36" - doppietta prestigiosa per il siciliano. Dopo l'oro dei 5 km arriva quello sui 10 km, in quello che si è trasformato per lui in un mondiale sontuoso. Come mi è stato giustamente segnalato dopo il primo report relativo alla prima medaglia sui 5 km, anche Roberto Cervi a Gateshead '99 vinse l'oro da M45. Ora, per non far torto a nessuno diciamo che questo è il 6° oro azzurro di sempre nella marcia ai mondiali tra gli M45, ma ora sì, l'unico nei 10 km, specialità nella quale non era mai stata vinta alcuna medaglia, e che, a Porto Alegre invece, ne porterà addirittura due, visto che al posto d'onore, così come sui 5 km, arriverà Salatore Cacia.

Paola Tiselli - oro nei 5000 W40 con 18'01"02 - uno dei primi ori, cui si può dare contezza solo adesso, dopo una serie di battaglie legali dovute alla "svista" dei diversi sistemi tecnologici brasiliani. 23^ medaglia internazionale (staffette incluse), e la terza mondiale, dopo i 1500 di Lahti '09 ed i 3000 di Jyvaskila '12 (indoor). Ma quella sui 5000 è anche la sua prima apparizione sulla distanza a livello internazionale, visto che fino ad ora la si era vista su 800, 1500, 3000, 2000 siepi. Primo oro italiano di sempre sui 5000 W40 ad un mondiale (e di tutte le edizioni degli Europei post-2000): il miglior piazzamento era stato fino alla tribolata gara, il bronzo di Silvana Acquarone a Roma '85, 28 anni fa.

Giorgio Bortolozzi (M75) - oro triplo - bronzo alto - sicuramente il miglior campionato internazionale master di sempre per il portacolori dalla Silca Ultralite Vittorio Veneto. Due ori e un bronzo che lo pongono tra i migliori master italiani della trasferta brasiliana. Dopo l'oro nel lungo, ecco infatti che arriva a stretto giro di posta il bronzo con 1,33 nell'alto, a soli 3 centimetri dal suo stesso record italiano M75 stabilito l'anno scorso a Comacchio. Quindi l'apoteosi finale con l'oro nella "sua" specialità, ovvero il triplo: un sontuoso 9,76 purtroppo ventoso (2,5), e che sarebbe stato solo 5 centimetri sotto il suo stesso record italiano sempre stabilito a Comacchio, e schiantando di oltre 60 centimetri il vice campione del mondo, il russo Roytman. L'oro del triplo M75 è il primo della storia per un azzurro ad un mondiale (anche indoor) nella categoria. Il miglior piazzamento era stato infatti conquistato fino all'impresa di Bortolozzi da Bruno Sobrero, argento agli euroindor di Birmingham '97. Il bronzo invece rappresenta la prima medaglia nel binomio ad un mondiale per un italiano. Per le statistiche Amelio Compri vinse l'oro a Bordeaux '01... ma erano euroindoor. Per Bortolozzi le medaglie internazionali sono (minimo) 16... ma mi mancano tutti i campionati eruopei pre-2000, per i quali sembra che nessuno abbia traccia, nemmeno presso la disastrata Evaa, già contatta un paio di volte con scarsi risultati. Evidentemente pensano più alla "politica" che non all'atletica, che alla fine è la storia di "numeri" e non certo di poltrone.

Salvatore Cacia - argento nei 10 km di marcia M45 con 49'27" - secondo argento in due gare per Cacia, dietro, come si diceva in precedenza, all'indomabile Walter Arena. Altra doppietta ci fu in Australia, a Brisbane '01, allorquando primo-secondo lo fecero Fabio Ruzzier e il già citato Roberto Cervi (ma sulla 20 km stavolta).

Fausta Quilleri - 4^ nei 200 W60 con 31"43 - altra grandissima prestazione nei 200, dopo l'ottima performance sui 100. Per lei miglior posizione di un'italiana ad un mondiale come W60: il miglior piazzamento prima della finale della bresciana, risultava il 6° posto di Ivonne Alban a Roma '85. E' la seconda finalista, cosa che non era riuscita nemmeno a Pasqualina Cecotti e a Giusy Sangermano, due delle top-sprinter azzurre di sempre.

Livio Bugiardini - nei 200 M65 con 27"50 - medaglia di legno per Bugiardini, che migliora però il 5° posto ottenuto nei 100. Il 4° posto è il suo miglior risultato internazionale di sempre, visto che il 5° sui 100 aveva pareggiato le prestazioni degli euroindoor di Ancona '09 su 60 e 200. Altro aspetto positivo per Bugiardini è il fatto che il suo 4° posto rappresenta il miglior piazzamento di sempre di un italiano nel binomio 200/M75 ad un mondiale master (su 26 presenze-gara). Il precedente miglior piazzamento iridato era rappresentato dal 5° rango di Tamaro Tristano a San Sebastian '05.

Gianluca Grassi - 4° nei 10.000 M50 con 35'27"15 - 5000 M50: 5° con 16'54"28 -  - Esordio internazionale con grandi prestazioni di spessore. legno nei 10000 e 5° nei 5000. La posizione sui 10000 è la terza di sempre di un italiano M50 ai mondiali master, dopo l'oro del Drake Acquarone a Puerto Rico '83 e al bronzo, sempre di  Acquarone, a Roma '85.  Nei 5000 si tratta invece della 5° posizione di sempre di un italiano nel binomio ai mondiali master. 

Giuseppe Romeo - negli 800 M50 con 2'06"98 - 31 caps azzurri, e il 4° posto negli 800 mondiale che rappresenta il suo miglior piazzamento ai mondiali master outdoor sugli 800. A Riccione '07 giunse 6°, mentre a Sacramento, dopo una serie di problemi fisici, si fermò in semifinale. Nel binomio M50/800, sono 40 gli italiani che hanno corso questa distanza, ma solo in 4 hanno raggiunto la finale iridata. Il 4° rango di Romeo rappresenta il miglior piazzamento di sempre, in una specialità dove non si è vista ancora una medaglia.

Antonio Sotgia - nei 10000 M50 con 36'56"10 - dopo il 5° posto nel cross, altra prestazione di spessore: 6° in un 10000 dove il brasiliano Benedito Gomes ha clamorosamente vinto addirittura con  32'48"33... a 51 anni non è male. Davanti a Sotgia è arrivato il già citato Gianluca Grassi, 4°. Sotgia fu 6° anche a Zittau '12, ma erano europei. Il suo piazzamento è il 5° di sempre nel binomio per un italiano ai mondiali master.

Alfonso Scarfone - negli 800 M40:  con 2'04"59 - Per Scarfone il miglior piazzamento ad un mondiale. Anzi, il miglior piazzamento di sempre ad una manifestazione internazionale master a livello individuale. Partecipò ai mondiali indoor di Clermont '08 dove giunse 20° nei 3000, mentre 14° fu sui 3000 siepi di Riccione '07. Nella storia dei mondiali italiani nel binomio M40/800 solo Giovanni Ferrari nel 1999 a Gateshead vinse una medaglia (addirittura con 1'56"47). Scarfone ottiene la 4^ posizione di sempre di un azzurro, dopo il citato Ferrari, Ivano Pellegrini (5° a S. Sebastian '05), e Giuseppe Romeo (6° a Riccione '07).

Franco Venturi degli Esposti - nei 10 km di marcia M55 con 1h01'39" - uno degli atleti con più presenze azzurre quanto meno a livello di partecipazioni internazionali singole. Sui 10 km VDE ha ottenuto come miglior piazzamento il 6° rango a Lahti '09. Questo è quindi il suo secondo miglior piazzamento di sempre sulla distanza ai mondiali master. 

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