
Purtroppo però il vero problema è l'esatto contrario, cioè il sovraffollamento, che comporta purtroppo "scelte" da parte del selezionatore che qualcuno potrebbe non condividere. Ed in definitiva questo è il compito precipuo di tale figura, visto che i master sono abituati a muoversi ed arrangiarsi (almeno per i master italiani) per tutto ciò che concerne la logistica, gli orari, l'abbigliamento, i cerimoniali...
Il pomo della discordia è "chi deve partecipare alle staffette?". Ho individuato quelle che sono le correnti di pensiero principali:
Io mi permetto di dire una cosa: è necessario che la Fidal chiarisca un punto. E' suo interesse la conquista di medaglie (e allora il criterio è avocato completamente al selezionatore, che può fare le scelte che più ritiene adatte per raggiungere questo obiettivo), o piuttosto consegnare una sorta di "premio" a coloro che nella categoria di appartenenza si sono più distinti durante la manifestazione internazionale (senza quindi porre l'accento sul risultato finale)?
Sia nel primo che nel secondo caso è però necessario conoscere la volontà della Fidal, per non alimientare il fuoco delle polemiche post-campionati. Ma mentre nel primo caso è sufficiente far capire che il DT sceglierà in sua piena coscienza, nel secondo è necessario chiarire i criteri di selezione prima dell'inizio della manifestazione stessa. E poi naturalmente, adottarli fedelmente.
Il pomo della discordia è "chi deve partecipare alle staffette?". Ho individuato quelle che sono le correnti di pensiero principali:
- gli atleti più forti, a prescindere dalla categoria, ammettendo quindi le "discese" dalla categorie superiori.
- gli atleti più forti, ma della stessa categoria. Non importa se con l'atleta più forte si sarebbe vinto...
- gli atleti che si sono cimentati nella specialità la cui distanza viene corsa nella staffetta (quindi i 100, i 200 per le indoor e i 400).
- in tutto questo, se un atleta durante la stagione in Italia va più forte di un altro (mettiamo i 400), ma poi non si cimenta nella specialità (ma mettiamo negli 800) ai Campionati in oggetto, può accampare pretese per far parte della 4x400?
Io mi permetto di dire una cosa: è necessario che la Fidal chiarisca un punto. E' suo interesse la conquista di medaglie (e allora il criterio è avocato completamente al selezionatore, che può fare le scelte che più ritiene adatte per raggiungere questo obiettivo), o piuttosto consegnare una sorta di "premio" a coloro che nella categoria di appartenenza si sono più distinti durante la manifestazione internazionale (senza quindi porre l'accento sul risultato finale)?
Sia nel primo che nel secondo caso è però necessario conoscere la volontà della Fidal, per non alimientare il fuoco delle polemiche post-campionati. Ma mentre nel primo caso è sufficiente far capire che il DT sceglierà in sua piena coscienza, nel secondo è necessario chiarire i criteri di selezione prima dell'inizio della manifestazione stessa. E poi naturalmente, adottarli fedelmente.
Caro Marco il criterio esiste ed è stato pubblicato dalla Fidal dopo i mondiali di Linz...pomo della discordia.
RispondiEliminaNon ce l'ho a portata di mouse ma basta cercarlo su Fidal...staffette.
ciao
CIPRIGNAC
Cip, non riesco a trovare il riferimento...
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