30/04/09

Intervista a Max Scarponi

Ringraziamo l'Amico Massimiliano Scarponi, certamente uno degli Atleti Master piu' forti al mondo, per averci concesso questa intervista che con piacere siamo a pubblicare:

  • Innanzi tutto grazie per averci concesso questa intervista. Come stai? - Sto bene. Dopo Ancona ho ripreso ad allenarmi seriamente. La cosa importante è credere in quello che si fa e farlo bene. Io ci sto provando.
  • Che cos' e' per te l' Atletica? - L'Atletica è per me un progetto ancora da realizzare. Ho iniziato 20 anni fa a definirlo, ma non sarà mai compiuto. Ad ogni evento ne segue un altro e così via. L'atletica è la domanda circa il mio essere e la mia persona. La risposta è ancora da dare interamente in quanto la conoscenza di sé non sarà mai definita. Il "conosci te stesso" inciso sull'architrave del Tempio di Delfi segna l'inizio del cammino della conoscenza, ma non la fine.
  • Quante volte ti alleni alla settimana? - Mi alleno 6 volta a settimana con continuità. Solo la domenica riposo, quando non gareggio.
  • La tua vittoria piu' importante? - Sicuramente ai campionati Italiani di Misano del 2006 quando sui 200 metri la spuntai per un soffio su Antonello Palla, grandissimo atleta, che non avevo mai battuto (22.48 contro 22.49).
  • Quali sono le immagini più belle che ti sono rimaste impresse nella tua carriera da over-35? - Ce ne sono diverse. La prima quando partecipai ai Campionati del mondo di San Sebastian del 2005. Entrai in finale sui 200 metri e arrivai 6 con 22.55. Era un sogno partecipare a una finale mondiale. Ai campionati mondiali di Riccione presi due medaglie di bronzo sui 200 e 400. Infine i campionati europei di Lubiana dove vinsi due argenti rispettivamente sui 200 e 400 metri e due ori nelle staffette 4x100 e 4x400.
  • Te hai stabilito molti dei tuoi personali da M40, il che non e' da tutti. Secondo te perche'? - Bisognerebbe chiederlo allo Spirito Santo. La cosa che posso dire con assoluta certezza è che la mia fede in Dio mi spinge verso nuovi orizzonti e nuovi traguardi. La mia vita è sorretta dalla grazia di Dio. Lo è da sempre. E' tutto merito suo se sono qui. Parlare e dire qualcosa di me è come dire nel piccolo qualcosa di Dio. I risultati sono il segno della mia fede.
  • Chi sono gli avversari più ostici che hai incontrato tra i master? - Sicuramente il Grande Enrico Saraceni, ma anche Mario Longo. Due atleti di altro livello. Agli europei di Ancona sono stato ad un passo dall'oro sui 200. Ma Mario Longo è Mario Longo tanto che ho potuto dire che per me quell'argento era oro.
  • Una domanda che facciamo a tutti: cosa vuol dire per te essere master? E' cambiato il mondo master da che lo frequenti? - Essere master significa essere ancora giovani. Ogni master ha mantenuto la propria giovinezza. E nell'atletica questa giovinezza perdura, non muore. Rimaniamo ancora giovani anche se il tempo è passato. ) Oggi nel mondo master c'è più competitività, ma è un bene. Una vittoria sofferta è sempre meglio di una vittoria facile.
  • Che differenze ci sono quando gareggiavi con quel mondo e quando lo fai tra i master? - Prima di essere master gareggiavo solo per la mia società sportiva. Avere oggi la possibilità di partecipare a campionati italiani, europei e mondiali è sicuramente un grande stimolo.
  • E cosa suggeriresti per migliorare il mondo master italiano (se ritieni che si possa cambiare, naturalmente)? - Il mondo master ha bisogno di più amicizia e solidarietà. Dobbiamo essere più solidali per dare un esempio positivo e un immagine migliore.
  • Chi è Massimiliano Scarponi al di fuori dei campi di atletica? - Fuori dal campo d'atletica sono insegnante di religione e amministratore di una società di spettacolo. Frequento poi da buon cristiano la parrocchia di S. Maria del Rosario a Roma dove faccio il catechista e i sacerdoti oltre ad essere miei amici, sono miei grandi tifosi.
  • Hai un "idolo" tha gli atleti (Master o Assoluti)? - L'atleta che ho come esempio è Michael Johnson grande duecentista. Ho avuto modo di vederlo a Roma in occasione del Golden Gala e allo Stadio delle Terme per qualche allenamento.
  • Come finiresti questa frase: Per me correre è: per me correre significa avere sempre nuovi traguardi da raggiungere nuove sfide da affrontare.
  • tipo "mezzanotte e dintorni": si faccia una domanda e sia dia una risposta? Che fai a mezzanotte? Bevo Grappa. Fausto Salvador (grande quattrocentista e finalista agli europei di Ancona) ha promesso che me ne regala una bottiglia.

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