03/11/11

Fidal: non c'è limite a peggio - c.d.s. assoluti vietati ai master

(Er palazzo della Fidal a Roma) - Mi piacerebbe che mi si facesse il nome dell'imbecille che avrebbe pensato l'ultima stupidata made in Fidal. Poi non c'è problema, mi prenderei pure la querela per diffamazione, ma bisogna dare il nome giusto alle cose, perchè altrimenti continueremo a pensare, che so, che le escort non siano prostitute, ma giovani nobil donne con le quali è concesso flirtare su una barchetta nel laghetto dei giardini babilonici di Versailles, mentre questa ammicca amorevolmente con l'ombrellino in mano e il cappello a tesa larga. No, sono prostitute, puttane, meritrici, fanno il lavoro più vecchio del mondo, e non può essere un vocabolo artatamente camuffato a cambiare il senso della loro attività per renderlo politically correct. Così in Fidal: uno che potrebbe aver fatto una cosa come quella di cui parlerò qui sotto è un imbecille, ovvero, parafrasando l'enciclopedia Treccani: "Chi, per difetto naturale o per l’età o per malattia, è menomato nelle facoltà mentali e psichiche".  Quindi sarebbe corretto dargli nome e cognome, per una sorta di giustizia.

Del resto cosa potremmo mai aspettarci da un ambiente che ha prodotto 7 anni di nonsensi che ci hanno portato ad azzerare l'atletica italiana? Al colmo dell'inverosimile sembra proprio che Arese si ricandidi, spalleggiato da quel pool di società che tanto le sono care e che già si muovono nel loro melmoso ambiente sportivo-politico per tirare la volata ad uno che è già fallito, sportivamente parlando, due volte. Trasponendo i fallimenti di Arese dalla Fidal di cui è presidente alla sua azienda, non penso che oggi si potrebbe parlare ancora di Asics Italia dopo 7 anni condotti così male. Ed è quindi strano che un personaggio che sa benissimo che il mercato ha sue logiche, continui non solo imperterrito sulla propria strada, ma addirittura sgomiti per condurla per altri 4 anni. 

Solo in Italia del resto non basta un fallimento per decretare l'allontanamento del politico. Anzi. Evidentemente non ne bastano due per Arese. E probabilmente nemmeno all'eventuale terzo mollerà la cadrega che non si capisce perchè continui ad anelare (anche se io, francamente, la mia ideuccia ce l'avrei). Sapete qual'è la cosa peggiore? Guardate bene la storia dei grandi dittatori, ma anche alla nostra degli ultimi mesi. Alla fine la mela più marcia, non è il leader, il ras, il capo, il Presidente. Ma tutti quelli che gli sono più vicini, che invece di abbandonare simili situazioni imbarazzanti e il loro capo per le devastazioni fatte, lo superano in superficialità, cattiveria, dabbenaggine... E' una corsa a farsi vedere dal padrone pensando che tanto domani ci sarà ancora lui a gettare gli ossi: chi più abbaia o morde, starà domani a fianco della poltrona del padrone a farsi lisciare il pelo con le babbucce del proprio dominus in bocca e belli scodinzolanti. Quelli miti o addirittura contrari, saranno abbandonati al loro destino.

Ma veniamo a noi. L'ultima idiozia, sarebbe (usiamo il condizionale, incrociando le dita) ciò che ho già inserito nel titolo e che già girava nelle bozze per i comitati regionali: ovvero, che ai c.d.s. assoluti non potranno partecipare gli atleti tesserati come master, dalla categoria M40 in su. E' uno scherzo di Halloween? Diamo il beneficio di inventario e davvero spero non sia così, ma tant'è: sembra che la proposta indecente ci fosse davvero anche se non sembrerebbe avere una sua logica. Apparentemente. 

L'ingenuo potrebbe pensare, che so, che lo farebbero (condizionale) per eccesso di pietismo per chi ha più di 40 anni. Ovvero, gente che ha tutta più di 50 anni (quasi) e spesso più vicina ai 60, ha deciso che gente che ne ha 40, non è più grado di sostenere gare di un c.d.s., nonostante le visite mediche sostenute. Oppure, che si volesse rendere il c.d.s. più competitivo, escludendo i vecchiacci che fanno brutto e scarso, evidentemente. Ma questo, lo sanno tutti,è una cazzata gigantesca. Per una serie di motivi: i suddetti master entrerebbero in gioco principalmente nelle fasi regionali, visto che nelle finali nazionali, con un atleta-gara, lo spazio loro dedicato sarebbe ad appannaggio solo di quelli più forti. Poi già adesso la presenza dei master ai c.d.s. si era autolimitata con la gabella di iscrizione (un'altra castroneria). Quindi perchè una decisione del genere, che sembrerebbe non avere senso se non quella di limitare le opportunità (ancora!!) ai master? Perchè invece di fare un'atletica aperta a tutti, si continuerebbero (condizionale) ad introdurre limitazioni che non apportano alcun tipo di miglioramento?

La mia idea? Che questa potrebbe essere l'ennesima mossa politica per l'anno finale di Arese. Già ha distribuito 320.000 euro alle società (che vuol dire che prima non erano stati distribuiti... e chissà perchè con 20 milioni di euro di budget si fà così fatica a distribuire il dovuto). E allora? Allora pensate bene cosa succederebbe se passasse questa regola discutibile...

Il primo effetto sarebbe una conversione di massa dei tesseramenti dei master over 40 in... senior. Già perchè in Italia si fa ancora questa suddivisione davvero squallida, che attribuisce facoltà e divieti agli over 35. I tesseramenti in senior avrebbero come effetto quello di rimpinguare di master in pectore, la ormai svuotata categoria dei senior, che è la seconda fotografia migliore (la prima sono gli album completi di 7 anni di schiaffoni internazionali, tra Mondiali, Europei, Olimpiadi...) del fallimento di Arese e dei suoi Apostoli. Ebbene su 150/160.000 atleti tesserati (metà master, un quarto inventati con i tesseramenti farlocchi degli scolari che partecipano ad una gara dei giochi della gioventù), i senior tesserati in Italia sono circa 2000. Con questo colpo di genio, miracolosamente i senior avrebbero un'impennata senza precedenti! E Pescante (una sorta di presidente della Repubblica dello sport) non avrebbe più nulla da dire. Ma tanto quello è peggio di Arese, e lo ha dimostrato negando (di fatto) la crisi dell'atletica italiana e negando il problema dirigenziale che stiamo vivendo. Quindi, me ne rendo conto: fin qui ho sbagliato a dare dell'imbecille a chi avrebbe avuto questa idea. In realtà, se fosse tutto vero, sarebbe un genio. Naturalmente il mio sguardo va ancora sui due responsabili dell'area Master, che ancora una volta (se tutto fosse vero) sono stati a guardare un potenziale boomerang devastante per i c.d.s. master, perchè è noto che i master che potrebbero essere tesserati senior, chissà per quale altro colpo di chissà quale genio, non potranno partecipare ai c.d.s. master. Ma chi le fa queste genialate? 

Quindi, chi potrebbe sapere, mi comunichi l'eventuale nome del partoritore di quest'idea meravigliosa: gli voglio fare i complimenti diffondendo il suo nome per l'etere.

3 commenti:

  1. Su questo argomento ritengo che non sia il caso di fare una polemica di questo tipo,i problemi dell'atletica sono altri come tu sai. Inoltre ti faccio presente che anche gli assoluti si trovano nella medesima situazione di non poter correre nelle gare indoor dedicate ai master. E dato che le gare indoor non sono poi così tante questo rappresenta un ostacolo. Se non ho capito male la limitazione riguarderebbe le sole gare dei CDS, quindi per confrontarsi con gli assoluti ci sarebbero le altre gare open nell’arco della stagione. Non mi sembra per niente una limitazione drastica. Poi vorrei anche ribadire che un atleta master, in base alle proprie ambizioni, può scegliere in quale categoria tesserarsi e di conseguenza partecipare o ai CDS master o a quelli assoluti. Non credo che nessuno non si iscriva più ai master perchè altrimenti non può fare quelle 2 gare dei CDS assoluti!! Non credi? Ciao, Andrea Verardo

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  2. bè ti faccio alcune domande.
    la prima domanda da farsi è: perchè in Italia esistono i master e i senior e quando uno matura l'età semplicemente non diventa M35 o M40... come avviene in tutto i mondo? Semplice: perchè così si può guadagnare di più con i prezzi dei tesseramenti master (mediamente 5 o 6 € in più su 60.000 tesseramenti. Una montagna di soldi
    Seconda domanda: perchè un atleta non è semplicemente un atleta SEMPRE e non può partecipare all'attività assoluta come tutte le categorie? E' come se imponessero alle promesse di fare una scelta: o fate i c.d.s. promesse o quelli assoluti. Perchè un master dovrebbe fare questa scelta e gli altri no? Non puoi usare la logica che tanto alla fine si divertono, da una parte o dal'altra, a meno che mi si individui una ragione.

    Sono scelte incomprensibili guidate da logiche che nulla hanno a che fare con gli aspetti sportivi.

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  3. Ciao Ben, ho letto le tue riflessioni e non ho nulla in contrario da aggiungere, sono assolutamente condivisibili. In effetti delle ragioni per le quali viene imposta tale limitazione ancora non le colgo appieno. Anche se effettivamente una distinzione tra settore master e senior ci potrebbe anche stare. Finchè mi parli di MM35 e MM40 posso capire che uno possa avere ambizioni di CDS assoluti ma per il resto...
    Non limitarti a pensare che sia solo una questione di costo del tesseramento, perché potrebbero anche decidere di fare come dici tu trasformando gli MM35 in “senior MM35” e comunque mantenere la stessa quota associativa.

    L’unica cosa che continuo a pensare è che tale limitazione non mi sembra sconvolgente in quanto si limita, come dicevi tu, a 2 gare all’anno!! Mi pare molto più grave il fatto che nella stagione indoor vengano organizzate gare allievi in cui gli assoluti sono banditi, gare junior/promesse in cui gli assoluti sono banditi e anche gare master cui gli assoluti sono banditi!!!! Ma nelle gare indoor assoluti possono giustamente(??) partecipare tutti!!! E questo riduce la stagione indoor per gli assoluti a 2 massimo 3 gare (se fai gli italiani) con degli sbattimenti logistici ai limiti del vagabondaggio

    Ciao, Andrea V.

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