25/02/10

Italiani Master: il mezzofondo

(Francesco D'Agostino taglia vittorioso il traguardo di un polemico 800 - Foto: Michelangelo Bellantoni) - La gara che più ha sollevato polemiche (che goduria!) è stata sicuramente quella degli 800 M40: una corrente di pensiero (alcuni dei partecipanti della prima serie) ritiene infatti che il favorito (Francesco D'Agostino) avrebbe dovuto incaricarsi del ritmo, proprio in virtù della propria enorme superiorità nel rush finale. Chiaramente la cordata dei D'Agostiniani non vede ragione per una cosa del genere: ognuno è libero di condurre la gara a proprio piacimento, visto che si gioca per un titolo nazionale. Poi, quello che è successo prima e dopo la gara (le affermazioni, i relata, le promesse...) purtroppo è solo nel racconto dei protagonisti (che ci piacerebbe avere in diretta radio nella prossima puntata). I fatti: parte la prima serie, e Ugo Piccioli conduce una gara solitaria... buon tempo (2'09"08) ma assolutamente a portata di mano delle altre serie. Parte la seconda serie e un altro atleta di buon valore (Davide Trombetti) stampa un degno tempo: 2'08"86. Parte l'ultima serie, quella dei favoriti. Il ritmo è clamorosamente lento: passaggio ai 400 in 1'08"! Si rischia l'autoelimineazione generalizzata. Nessuno vuole prendere l'iniziativa: il gruppo conosce il più forte e non vuole tirare un metro. D'Agostino si trova davanti ai primi 200, e sa invece che non dovrebbe essere lì. Sembra di vedere una gara di surplesse ciclistico: chi parte prima? Il tempo scorre impietoso: ce la faranno a battere le prime due serie? Mancano 150 metri e finalmente D'Agostino rompe gli indugi e impone la legge del più forte: 2'08"49, solo 3 decimi in meno di Trombetti. Amareggiati gli altri della sua serie, che clamorosamente escono tutti dalla zona medaglie, battuti dai pionieri della prime due! Gara che lascia degli strascichi... ne sentiremo ancora parlare. Senza storia anche i 1500 M40, dominati dal Sebastian Coe del basso Garda, Stefano Avigo. Un'eleganza nello stile di corsa che lo avvicina molto al campionissimo inglese, collegato ad una classe decisamente superiore ai suoi avversari (almeno, oggi): 4'22"62 per regolare il gruppo. Pensate: nonostante Steve piazzi regolarmente i suoi risultati-mostre negli 800, di fatto a livello indoor ha vinto solo gare sui 1500: 4 per la precisione. Un'altra sfida da seguire era quella tra Giuseppe Poli e Giuseppe Caggianelli sugli 800 M35: entrambi con accrediti notevolmente inferiori ai 2 minuti. Poli ha vinto i 400 la sera precedente e si presenta con una vistosa fasciatura alla gamba sinistra. Addirittura negli allunghi pre-gara sembra zoppicare talmente vistosamente che sembr aimpossibile possa partecipare alla pugna. Invece... invece Caggianelli fa il ritmo e a 50 metri dalla fine Poli piazza la zampata vincente: 2'00"15 a 2'00"40. Rimanendo tra gli M35, il bolzanino Manuel Dalla Brida era il favorito n° 1 per 1500 e 3000, e ha rispettato il pronostico. Del resto si presentava addirittura con 3'56" sui 1500! Anche qui battuto il volitivo Giuseppe Caggianelli con un tirato 4'08"29, mentre sui 3000 9'09"41. Altra sfida da copertina quella sui 3000 M40 tra Alberto Piacentini e Gianni Bruzzi, vinta dal primo in 9'03"38. Per parte sua Giuseppe Romeo ha confermato la propria immensa classe tirando dall'inizio alla fine gli 800 M45, vincendo comunque di pochi decimi su Ivano Pellegrini (2'05"17 e 2'05"66). Pellegrini che poi è andato a prendersi il massimo alloro nei 1500: 4'20"55, davanti a Franco Vito e Pierangelo Avigo. Grande dimostrazione di forza di Luigi Ferrari sugli 800 M50: 2'07"70. Tra gli M60 doppietta di Rolando Di Marco su 1500 e 3000: stessa doppietta tra gli M65 grazie ad Andrea Nicolai. Addirittura triplette negli M70 e M75 da parte di Giuseppe Parenti e Bruno Baggia. Doppietta negli M80 di Luciano Acquarone, che, pensate, sia nei 1500 che nei 3000 ha corso di parecchio (addirittura più di 30" sui 3000) sotto i record del mondo di categoria. Peccato che Luciano sia nato ad Ottobre del 1930: toccherà aspettare le indoor del 2011 per eventualmente assistere ad una nuova pagina di storia di masterismo italian-internazionale. Per il momento annotiamo le sue prestazione come record italiani.
Tra le donne, solita doppietta 1500-3000 di Paola Tiselli tra le F35 (in totale 7 titoli indoor). La sfida a-due tra le F40 nei 1500 tra Laura Avigo vs Lorella Pagliacci se l'aggiudica la bresciana con un buon 4'57"19 (terza medaglia per la famiglia Avigo, che chiude con 2 ori e un bronzo). La laziale si rifà comunque sui 3000: 10'37"97. La categoria F45 è dominata dalla fuoriclasse Spiridoyla Souma, che incasella sia i 1500 che i 3000 con i nuovi record italiani. Ma brava anche Donatella Saiu, seconda nei 1500 e prima negli 800. Tra le F55 doppietta 1500-3000 di Danila Moras, così come Waltraud Egger (tra le F60) su 800-1500. Gli 800 F60 hanno tra l'altro visto le prime 3 (la citata Egger, Maria Linda Ciotti e Liviana Piccolo) rimanere sotto il precedente record italiano della Dalsass. Particolarità dagli 800 F65 e 800 F75: sia Pasqualina Cecotti che Emma Mazzenga si sono cimentate nella strana successione di eventi 60, 200, 800 (naturalmente vincendo tutte e tre le gare).

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