24/02/10

Italiani Master: la velocità

(Marco Morigi vince i 60 col nuovo record italiano M50: 7"47 - Foto di Michelangelo Bellantoni) - Parliamo delle gare veloci ai campionati italiani master: 60, 200 e 400. Iniziamo dagli uomini. Anche durante la trasmissione-radio dell'altra sera abbiamo sottolineato quelle che sono state per noi alcune delle gare di velocità più interessanti. A partire dalla sfida Scarponi-Chiapperini sui 60 M40. Una sfida partita da lontano, ha navigato sulla rete per mesi, con reciproche punzecchiature, su facebook fino all'atto finale, nella Indoor-Halle di Ancona, nel tardo pomeriggio di sabato. Max Scarponi ha modificato con profitto la partenza dai blocchi, arma letale di Paolo Chiapperini. Gara spalla-a-spalla, tuffo finale e... stesso tempo! 7"21. Ci vorrà un minuzioso controllo del dagherrotipo del Photofinish per sancire la vittoria di Scarponi. L'ho vista: la foto mostra la spalla di Chiapperini davanti, ma quel che conta è evidentementre l'asse del petto che premia invece Scarponi (3° titolo nazionale indoor per lui). Altro garone tra gli M45: Mario Longo, neo primatista mondiale con 6"97 si presenta nonostante un serio infortunio ad un polpaccio: si fa mummificare l'arto e lo si trova regolarmente al via. Di sicuro non può più valere il record e il gap con gli avversari si è probabilmente colmato. Giancarlo D'Oro (7"40 quest'anno ma dato in gran forma) e Enrico Saraceni, finalmente recuperato dopo un piccolo infortunio anche lui al polpaccio, dovrebbero essere ormai sulla sua scia. La gara mostra subito l'incredibile partenza di Giancarlo D'Oro, che per qualche istante sembra addirittura poter ottenere l'imponderabile. Poi Mario Longo mette le cose a posto (non sappiamo ancora a che prezzo) e si insacca il 6° titolo indoor (5 sui 60 e 1 sui 200). Grande D'Oro: 7"30 a 48 anni: 97,5 di AGC! Altra gara di cui già molto si è detto, è quella dei 60 M50, dove Marco Morigi, l'uomo nuovo della velocità italiana master, ha impresso grande sensazione con la sua prestazione di 7"47, nuovo record italiano. Questa la cronologia recente del record:
  • 7"63 - Antonio Rossi - Sindelfingen 12/03/2004
  • 7"59 - Massimo Clementoni - Ancona 28/02/2009
  • 7"52 - Massimo Clementoni - Ancona 25/03/2009
  • 7"47 - Morigi Marco - Ancona 20/02/2010
Morigi poi ottiene pure la doppietta con i 200: 24"74, a 14 centesimi dal record italiano di Armando Sardi. A proposito di titoli multipli nella velocità maschile: ad Ancona si è registrata una tripletta (60-200-400) da parte del palermitano Giuseppe Grimaudo (i suoi primi titoli master indoor) e 7 doppiette (Saraceni, Sardi, Sansonetti, Felicetti, Proietti, Morigi, Benatti). Parlando di titoli indoor, molti dei senatori appena citati incrementano in maniera sostanziale il loro già ricco carnet. Vincenzo Felicetti con la citata doppietta arriva a 33 titoli, Ugo Sansonetti sale a 27, Armando Sardi a 22, Enrico Saraceni a 9. Di ugo Sansonetti e i suoi record si è detto e scritto ormai tutto: se volete leggetevi pure le considerazioni di Corbelli su Atleticanet relative al record-fantasma di Vittorio Colò del 2002, decisamente inferiore a quello stabilito dal nonuagenario romano ad Ancona. Comunque sia, c'è da citare anche Antonio Rossi, che con la vittoria nei 60 M60 totalizza il suo 16° titolo (13 sui 60 e 3 nei 200), 11° consecutivo sui 60 metri, avendo vinto la gara ininterrottamente dal 2000. Tornando alle gare, una delle più attese erano sicuramente i 400 M40, dove vi sarebbe stata la sfida tra Edgardo Barcella e Max Scarponi: due campioni del mondo face-to-face. Stavolta ha la meglio Edgardo, che a Vienna aveva abbattuto la barriera dei 51" (probabile seconda prestazione italiana di sempre M40, dopo il mondiale di Saraceni). In gara invece, nonostante la "corda" conquistata dal romano, una grande dimostrazione di forte del bergamasco, che sul rettilineo opposto a quello d'arrivo piazza l'accelerazione belluina che gli farà vincere la gara. Grande sorpresa, permettemelo, sui 200 M40. Al via ancora una volta Scarponi (forse troppo impegnato in due giornate per ottenere il massimo da ogni prova!) opposto all'eterno avversario Paolo Chiapperini e all'outsider Francesco Attanasio, che a Cattolica l'anno scorso seppe ottenere risultati davvero superlativi. Chiapperini è in una corsia "agiata", la sesta. Max Scarponi in una "disagiata": la seconda (la polemica sulle attribuzioni delle corsie la conoscete già: sembra poi che non si sarebbero dovute sorteggiare, in virtù dei regolamenti internazionali in vigore!). Omar Lonati, 22"64 quasi un anno prima quindi un lunghissimo infortunio che lo ha tenuto lontano dalle piste per quasi un anno, in quinta. Sul rettilineo opposto Lonati sembra il più veloce. Chiapperini tiene. In difficoltà Scarponi. Gli atleti si immettono sul rettilineo finale in quest'ordine (qualcuno con qualche problema di assetto dopo la curva) e piombano sul traguardo con la vittoria proprio del bresciano a sorpresa: 23"56. Secondo Chiapperini in 23"65 e terzo Scarponi con un tempo che non gli appartiene, 23"92 (solo 3 settimane prima aveva corso in 23"30).
Tra le donne, nella velocità, si registrano 5 doppiette (poi alcune di esse caleranno il tris con gli 800): Emma Mazzenga, Pasqualina Cecotti, Umbertina Contini, Anna Micheletti e Marta Roccamo. La gara più combattuta probabilmente i 60 F45, con il remake della sfida del 2009: Rosa Marchi vs Marinella Signori. L'anno scorso finì con un pazzesco ex-aequo con record italiano (8"55... ma Marchi davanti di quanto bastava per accappararsi il titolo). Quest'anno è andata quasi nello stesso modo: la Signori è balzata avanti come una felina, salvo poi "saltare" verso i 40/45 ed essere raggiunta e superata dalla Marchi: 8"59 a 8"61 (4° titolo indoor per la padovana). Tra le F35 esce la più veloce del gruppo, l'emiliana Tiziana Bignami abbandonata da Lusia Puleanga in quella che sarebbe stata una delle sfide clou di questi campionati italiani: 8"09. Così come l'assenza di Khadidiatou Seck (1970) ha tolto la possibilità di vedere una grande sfida con Marta Roccamo, dominatrice di 60-200 della categoria "40" (12° titolo indoor per la palermitana). Baggiolini solitaria nei 400 (59"18) per uno dei risultati tecnici di maggiore spessore assoluto. Per le senatrici sopra citate, Emma Mazzenga con le 3 vittorie (vincerà infatti anche gli 800) sale a 33 titoli nazionali indoor, Pasqualina Cecotti a 24, uno in più di Umbertina Contini che passa a 23, Anna Micheletti 17.

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