10/02/09

Chiarimenti (sempre sui record)

Bene, dopo la massa di record (dovremo essere già a 17 nel 2009... ma forse 16 per la Fidal) ci troviamo (come al solito) ad alcuni dubbi interpretativi e a puntualizzazioni. Vediamo in ordine:
  • Sul sito dell'EVAA (la federazione Europea di Atletica Master: pensate era sempre stato http://www.evaa.nu/, e miracolosamente, dopo ricerche sconfinate l'ho ritrovato in Svizzera con un .ch) viene riportato come Record Europeo Master nel salto in alto M45 quello di Marco Segatel di 2,03 ottenuto a Clermont. Come mi faceva notare Werter Corbelli, Segatel a Clermont non ha mai saltato 2,03, bensì 1,97. Il suo 2,03 lo ottenne nel 2007 a Genova, quando ancora non era 45enne. Ergo il record europeo è "solo" 2,00 metri ottenuti da Marco in 3 circostanze: ad Aosta nel 2008 e a Caravaggio e Modena nel 2009. Il record del mondo è invece 2,04. Conclusioni? Non solo la WMA non ha ben chiaro quello che succede a livello apicale tra i master, ma anche la EVAA.
  • Capitolo Mario Longo. 6"94 è un tempo (corso da un quasi 45enne) che lascerà necessariamente il segno nella storia. Poi magari, visto che è arrivato tanto in alto (ottenendo il minimo per gli italiani) non è detto che non possa migliorarlo ulteriormente e riuscire a scendere sotto i 6"90. Leggendo sempre Corbelli (che ormai cito come un classico latino) è emerso che il tempo di 6"94 sarebbe anche il record M40 (migliorato quindi il 6"96 dello stesso atleta). Qui mi vedo un pò in confusione e francamente non so cosa farà la Fidal. Mi spiego: se le categorie per la Fidal sono all'anno di nascita, il record ricade a tutti gli effetti negli M45. Se si va con la data di nascita, ricadrebbe invece negli M40. Poi c'è l'effetto-cascata: cioè, il record ottenuto in una categoria superiore, se migliore rispetto a quello tabellato in una categoria inferiore, è considerabile record per la medesima categoria inferiore? Ci sono due scuole di pensiero. chi dice sì e chi dice no (che ovvietà...). Sul piano sportivo, probabilmente sarebbe giusto. Sul piano istituzionale le categorie fanno vita a sè e probabilmente dovrebbero vivere di vita propria. Per inverso: mettiamo che un cadetto dovesse ottenere un record italiano inferiore a quello di un allievo, gli sarebbe conteggiato come record allievi (e cadetti)? Non lo so, ametto l'ignoranza. Ma penso che la regola da seguire dovrebbe essere la stessa, sia per i giovanissimi che i meno giovani, altrimenti complicheremmo ancora di più un quadro di per sè già agitato.

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