08/02/09

Ci risiamo: la Fidal Lombardia e le gare vietate

Abbiamo ricevuto una serie di mail di mezzofondisti lombardi che si lamentano di un fatto a dir poco increscioso. Brandendo il "regolamento", così come riportato dal sito ufficiale http://www.fidal-lombadia.it/, l'organismo regionale ha di fatto vietato a tutti gli atleti lombardi di partecipare in questo fine settimana ai campionati regionali di altre regioni, visto che sono in corso i Campionati Regionali in Lombardia. Dov'è l'arcano? Che è stato di fatto impedito ai mezzofondisti lombardi di correre su un anello indoor!! Un paio di questi amici ci hanno inviato una mail in cui si dice che dopo aver contattato "il palazzo di Via Piranesi" per chiedere lumi su una disposizione così rigida e senza senso (almeno per tutto ciò che non fosse una prova superiore a 60mt...), l'interlocutore "istituzionale" avrebbe risposto che non era possibile partecipare alle gare di Padova, in quanto concomitanti con i Campionati Regionali di Saronno e San Donato.
Cito un pezzo di una mail firmata:
"nonostante il continuo insistere, spiegando che di palazzetti per le gare indoor di mezzofondo in Lombardia non ce ne sono e che, in vista dei campionati nazionali ed europei master non abbiamo avuto la possibilità di gareggiare più di tanto, mi hanno intimato di non azzardarmi a partecipare a nessuna manifestazione fuori regione in questi due giorni altrimenti gli atleti sarebbero andati incontro a sanzioni disciplinari! Ora vi chiedo se l'atletica indoor è riservata solo ai velocisti oppure se le persone che regolano il movimento lombardo sono incompetenti, senza usare termini più offensivi".
Secondo il mio modestissimo parere, se ciò che dice il nostro amico fosse vero, ciò che l'interlocutore Fidal-Lombardia ha detto è di una gravità inaudita.
Per prima cosa perchè NON E' VERO CHE GLI ATLETI LOMBARDI NON POTEVANO PARTECIPARE A GARE FUORI DALLA LOMBARDIA in questo fine settimana, così come lascia intendere il nostro amico, ma invero non potevano partecipare a "campionati regionali in altre regioni, così come previsto dal regolamento". Il punto che molto pedantemente è citato sul sito della fidal Lombardia (del tipo: atleti lombardi, non azzardatevi a gareggiare fuori regione così come legiferato dal punto 1.3, capitolo "1" della pagina 105 del Vademecum dell'attività 2009!!). Studiando l'articolo, secondo l'interpretazione poco dotta del sottoscritto, effettivamente a Padova gli alteti lombardi non avrebbero potuto partecipare (vista la concomitanza dei campionati regionali veneti) anche se la cosa sarebbe stata di davvero pessimo gusto, ma ad Aosta, Bra, Modena, Ancona, ed in tutto l'universo si sarebbe potuto benissimo gareggiare. In secondo luogo, guardando i risultati di tutte le gare in giro per l'Italia, non meno di un centinaio di atleti lombardi ha inopinatamente gareggiato "violando la legge": per me hanno fatto bene. E ora, cosa farà la Fidal lombardia: li squalificherà? E se non lo dovesse fare, che spiegazioni darà a chi non ha partecipato proprio in virtù di un siffatto regolamento, grazie al quale sono stati penalizzati non una, ma due volte (la partecipazione alla gara e la negazione del diritto acquisito con il tesseramento)? Ed infine: con tutte le falle (umane e spesso giustificabili, per carità!) dimostrate negli anni dai medesimi protagonisti di questa federazione, anche e soprattutto a livello locale, usare il buon senso spesso giova a tutti. Se fosse per me, mi sentirei di invitare tutti gli atleti a boicottare per il resto del 2009 le gare indoor in Lombardia. Ma è un pensiero che mi tengo stretto... Ed infine, ancora una volta viene a galla quello che è il vero scandalo dell'atletica lombarda: l'assenza di un anello indoor. Capannoni dismessi a Milano ed hinterland, da molto prima della crisi, ce ne sono centinaia. Si faccia un bel mutuo, si taglino i compensi per tutte le attività collaterali della Fidal Lombardia (i cui risultati di quest'anno qualcuno me li dovrebbe proprio mostrare), e si acquisti un benedetto anello da 200 metri. Poi vedrete se non gli portiamo folle ocenaniche, senza dover vietare a che gli atleti facciano quello per il quale pagano. E vedrete anche che razza di proselitismo all'atletica lombarda, sicuramente più di mille raduni a Chiuro (comunque necessari...): guardate solo l'impatto che l'impianto di Ancona ha avuto su tutta la città e sull'Atletica locale e nazionale! Quanti ragazzini sfruttano l'anello! Invece in Lombardia....

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