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14/05/10

C.d.s.: un record europeo e tre italiani

(Simona Baracetti, da AtleticaWeek, neo primatista italiana dei 3000 siepi F35) - Scusate il ritardo, ma la cernita dei risultati è stata davvero infinita. Sabato e Domenica scorsi prima fase dei Campionati di Società Assoluti, tradizionalmente primo vero appuntamento della stagione italiana all'aperto su pista, quello dove si vedono i primi risultati degni di nota, quello dove scende in pista la maggior parte dei migliori atleti italiani su piazza. Peccato che il il medioevo-atletico-Arese con le immonde modifiche di fine 2008 (quelle del patto scellerato, la cadrega per uno scudetto) li abbia trasformati in un circo: così molti atleti delle società militari, semplicemente aspetteranno giorni migliori per i propri esordi, visto che alle società militari è stato precluso di vincere gli scudetti (con sommo deperimento della manifestazione) a vantaggio della cupola di società civili che ormai dettano i regolamenti alla Fidal. E visto il tempo (metereologico) è stato pure un bene per molti non cimentarsi nell'agone. Nel week-end diversi dei migliori master, o over-35 che dir si voglia, si sono visti all'opera in giro per tutta Italia. Il miglior risultato arriva da Imola, dove Roberta Bugarini (1969) con 1,74 ottiene il nuovo record europeo F40 (è del settembre 1969) nel salto in alto, fallendo i 3 tentativi a 1,77 che le sarebbero valsi il nuovo record mondiale (1,76 dell'americana Patricia Porter). Naturalmente NON è record italiano, perchè l'anno scorso (de facto F40 in Italia, ma 39enne in pectore) la Bugarini ottenne 1,78. Anche su Atletcanet si parla di 3 record italiani, per via del famoso "pre", ma sono diversi da quelli che considera la Fidal. Per la Fidal, cui noi ci riferiamo, in realtà due soli record italiani sarebbero stati battuti e uno pareggiato: quello della milanese Simona Baraccetti (1971) nei 3000 siepi F35 (11'05"28). Record italiano anche per Maura Marchiori a Rovereto, che stabilisce la miglior prestazione nei 5 km di marcia su pista F50: 26'03"72. Pareggia il record Giacomo Befani nel salto con l'asta M40 (4,90).
  • Abruzzo. A Pescara ancora una volta il 36enne DIAZ Martinez Aramis in evidenza con 51"47 sui 400hs: 95,22%. Giulio Morelli (1963) corre in 24"70 sui 200 (88,79%). Il keniano Philemon Kipketer Serem (1974) ottiene 14'45"98 sui 5000. Tra le donne Elisa Garbielli 12'03"82 sui 3000 siepi e 18'33"96 sui 5000 (rispettivamente 81,54 e 78,88% tradotti in AGC. A proposito: ho guardato i nuovi coefficienti AGC rendendomi conto che le tabelle WMA pubblicate sono strutturate per categoria, e non per anno di nascita. Andrò avanti con quelli del 2006 ancora per qualche tempo, in attesa che qualche matematico ne studi le curve). Pasqualina Proietti Pannuzzi vince sia il peso che il disco con 11,49 e 44,56 (63,27% e 58,24%).
  • Trentino-Alto-Adige: prestazione-monstre dell'eterno Graziano Morotti (1951) nei 10 km di marcia: 48'03"20 che equivale a 94,93%. Al momento, mentre scrivo, il miglior risultato italiano in AGC (il record italiano ottenuto nel 2006 gli appartiene saldamente... un paio di minuti in meno). Poi a Rovereto è la sagra del mezzofondo master, con una ridda di prestazioni davvero interessanti. L'M45 Ivano Pellegrini (1965) corre i 1500 in 4'15"44 (90,14%, il miglior risultato in AGC nei 1500 over-35). Negli 800 invece ottiene 2'04"67, ponendosi quale più accreditato avversario del campione del mondo indoor della distanza, Giuseppe Romeo. Stefano Tugnolo (1975) corre i 100 in 11"02, secondo solo a Checcucci nella categoria M35 quest'anno nei 100 metri. Franco Gnoato (1961) copre i 3000 siepi in 10'16"65 totalizzando 88,63%. Nei 400hs altro personaggio che entra nel novero dei migliori ostacolisti sul giro di pista italiani: Fabrizio Crinò (1975), 55"65 e 88,07%. Nel lungo, Michele Ticò (1966) salta 6,39 ma con 4 metri di vento a favore. Tra le donne, miglior risultato percentuale per un'altra marciatrice, Maura Marchiori (1959): 26'03"72 sui 5 km e 86,41% che equivalgono al nuovo record italiano di categoria. Brava Tiziana Piconese (1966) che salta 1,56 di alto (86,19%). Mi preme sottolineare però la presenza di una "nuova" (per me) mezzofondista F40: Mirella Bergamo, classe 1969. 4'52"68 sui 1500 (84,84%) e 17'49"96 sui 5000 (84,77%). Laura Avigo & c. sono avvertite (sempre che la Bergamo si dia all'attività master).
  • Puglia-Basilicata: A Bari brilla il velocista M50 Zaccaria Facchini (1957): 25"21 sui 200 (1,0 di vento) e 12"62 sui 100 (88,69%). Miglior M35 della manifestazione (stando esclusivamente all'AGC). Ottimo Stefano Tarì (1971) nel salto in lungo: 6,61 con 1,0 di vento. Probabilmente il risultato in senso assoluto migliore di un M35 è stato il 62,20 di Marcello De Cesare (1974) nel lancio di giavellotto. Tra le donne riflettori su Soumiya Labani (1975) di cui non conosco la nazionalità: 16'48"88 sui 5000 (86,72%) e 4'33"37 sui 1500 (86,58%).
  • Emilia-Romagna: (wo)man of the match Roberta Bugarini e il suo record europeo nel salto in alto W40 a 1,74 come sopra già scritto (92,55%). Ritorna il velocista Alberto Zanelli (1965) con un ottimo 23"70 (-1,3 di vento) che gli vale 91,24%. Si rivede anche il primatista italiano assoluto di salto in alto (2,34) Marcello Benvenuti (1964), arrivato fino a 1,85 prima di ritirarsi dalla gara (88,68%). Si rivede in pedana anche un monumeto come Corrado Fantini, 13,57 di peso e 39,61 di disco (con gli attrezzi da 7,260 e 2,000). Tra le donne ottime prestazioni da parte di Maria Vittoria Fontanesi (1974): 4'27"68 sui 1500 e 16'56"67 sui 5000.
  • Friuli-Venezia-Giulia: direi che desta sensazione il fatto che sia ancora del gruppo il triplista Paolo Camossi (1974): 15,54 con vento praticamente nullo. Il record italiano M35 è fissato ancora a 16,00 metri di Daniele Buttiglione. Un altro 100ista M35 in vetrina: Andrea Fogliato, che corre in 11"21 (0,7) e 88,28% AGC, miglior prestazione friulano over-35.
  • Campania: Assente Mario Longo nei 100, buone prestazioni soprattutto nei salti: Marco Tremigliozzi (1974) oltrepassa i 7 metri: 7,04 con 0,7 di vento. Nel triplo l'altro M35 Danilo Pagliano (1975) salta 14,16 (1,7). Al femminile Oksana Derkach (1969) super soprattutto nel lungo: 5,19 (1,2), ma anche 11,13 nel triplo ma con troppo vento (3,4).
  • Lazio: gionate caratterizzate dal vento e dal freddo. Si mette in mostra Max Scarponi (1967) che corre i 200 in 22"66 (2,4 di vento) e 51,94 sui 400 (rispettivamente 93,99% e 90,82% in termini di AGC). Paolo Chiapperini (1969) corre i 100 in 11"24 (3,0) e ottiene 91,88%, seconda prestazione a Roma al maschile. Nei 5000 il più-volte-maglia-azzurra Angelo Carosi (1964) corre in 15'18"70, ad una ventina di secondi dal record nazionale di categoria e totalizzando uno dei migliori risultati in termini di AGC nel mezzofondo (probabilmente il migliore di giornata tra gli over-35). Gran balzo (appena ventoso) dell'M50 Antonio Virli nel lungo: 5,68 (2,1) e 82,86 (vi ricordo che mentre nella velocità l'eccellenza in AGC è oltre il 90%, nei salti è sopra l'80%). Tra le donne alcuni spunti di bella-cronaca: Khadidiatou Seck (1970) corre sotto i 13" (12"95 ma con 3,0 di vento) sfiorando il record italiano di categoria (un decimino sotto). Paola Tiselli vince i 1500 in 4'43"68 (84,47%) così come Lorella Pagliacci (1968) i 5000: 17'52"82 (85,27%, miglior prestazione percentuale al femminile). Ancora in luce Gigliola Giorgi (1968): 2'23"66 sugli 800 (82,53%).
  • Liguria: decisamente performante Alessandro Gulino (1973) che corre i 200 in 22"66 (0,1) e 50"40 sui 400.
  • Lombardia: miglior risultato over-35 di giornata stavolta è di una donna: Barbara Lah, che nel triplo (seppur ventoso) ha oltrepassato i 13 metri con 13,19 (2,3) siglando anche un mirabolante 94,41%. Ma segnalo, sempre al femminile, la prestazione di Simona Baracetti (1971) che stando alle tabelle Fidal, avrvebbe stabilito la nuova miglior prestazione italiana F35 dei 3000 siepi: 11'05"28 (cioè 90,91%). Il precedente record apparteneva ad un'altra lombarda, Monica Pezzotti con 11'21"91: praticamente 16" in meno! E naturalmente spazio all'immensa Silvia Casella (1972) che ha dominato sia i 1500 che i 5000 con 4'29"73 e 16'36"88 (89,52% e 89,08%). Tempo sensazione anche da parte di Giuseppina Perlino (1965) 27"65 (86,97%): sarebbe stato il record italiano F45 di quasi sette decimi se non fosse stato per il generoso vento a favore: il referto parla di +5,4. Il record attuale è di 28"34 della ottocentista Elena Montini. Nella sua scia, nella medesima ventosa batteria anche il 28"02 di Rosa Anibaldi (1966). Nel salti si è rivista la bi-campionessa mondiale W35 Flavia Borgonovo: 5,23 nel lungo (ventoso) e 11,93 nel triplo (nei limiti). Tra gli uomini prova convincente (considerati gli ultimi tribolati mesi) di Enrico Saraceni nei 400: 51"98 e 92,69%. Agli europei mancano ancora un paio di mesi e soprattutto torna il caldo, toccasana per tutti noi over-35 (dopo 6 mesi di freddo e pioggia). Grande prestazione anche del Campione Italiano M40 degli 800 indoor Francesco D'Agostino (1966) 2'02"74 e 89,87%. Stefano Avigo (1970) si sta evidentemente creando la concorrenza in casa. Nei 5000 il neo-M35 Paolo Finesso (1975) corre in 14'23"49: 89,57%. Stefano Longoni (1975) corre i 110hs in un grande 14"85. Giorgio Federici (1966) salta 6,34 (82,50%) ventoso nel salto in lungo.
  • Marche: a Fabriano per poco non cade il record italiano negli M60, per mano di quel satanasso di Antonio Rossi (1950): con vento nullo 12"54 (93,91%) ad un solo centesimo da "qualcosa" a quattro da "tutto". Infatti il record ufficiale sarebbe 12"53 (in quanto dotato del dato del vento) appartenente a Tristano Tamaro. Vicino al 12"50 (senza dato del vento) dello stesso Tamaro, e poco lontano dal 12"2 manuale di Attilio Jacquemet. In compenso viene eguagliato il record italiano dell'asta M40 per mano di Giacomo Befani (1970): 4,90 a pareggiare Fulvio Andreini. Bravo Max Poeta (1972) sui 400: 51"81 (87,81%).
  • Piemonte: ancora in gran spolvero Mauro Graziano (1966): 23"16 (-1,2) sui 200 e 92,66%. Buoni risultati dal mezzofondo: il maghrebino Benazzouz Slimani (1975) corre i 5000 in 14'26"67 (89,24%) e i 1500 in 3'58"92 (87,34%). Bravo anche Roberto Catalano (1974) sui 1500: 4'00"65 (87,57%). Nei 3000 siepi femminili 11'33"78 di Samia Soltane (1967) 89,97%. Sfiorato il record italiano F50 nel disco da Elda Giraudi: 38,54 contro il proprio record di poco superiore ai 39 metri.
  • Sardegna: domina incontrastato il vento e il freddo anche ad Oristano. Velocità e salit super-agevolati, un pò meno il resto delle gare in pista. Non molti over-35 al via. Buoni risultati nella marcia maschile con Bachisio Faedda (1968) che ottiene 50'32"21 (84,83%) e Rosario Petrungaro (1958) 50'32"21 (84,83%). Tra le donne Emanuela Baggiolini, passeggia i 400hs in 1'03"72 (85,78%).
  • Sicilia: la notizia è l'ingresso tra le F35 dell'avvenente velocista Valentina Cuccia (1975) che al suo esordio (presumo) da over-35 ottiene 12"67 con vento nullo. Performante anche Marta Ruggeri (1969) che copre i 400 in 1'01"49 (86,28%, miglior risultato AGC siciliano). Giovanni Agosta (1962) corre gli 800 in 2'12"97. Ottima la martellata a 43,89 di Maria Tranchina, che le vale un super 78,61%.
  • Toscana: Buone prove da parte di Fausto Bianchi (1962) tra gli uomini: 55"05 (88,73%) e 25"00 (88,37%) tra 400 e 200. Altre buone prestazioni nel lancio del martello: Massimo Terreni (1956) con 48,62 (71,19%) e Emilio Filippi (1972) con 54,34 (65,55%). Tra le donne si mette in luce Fabrizia Malatesti ("Bizia"!, del 1971) che ha percorso i 400 in 1'00"46 (85,87%). Nel mezzofondo palcoscenico per Angela Ceccanti (1968, 1500 in 4'59"53 e 5000 in 18'25"80). Ottimo anche l'1,64 di Irene Pregazzi (1974) nel salto in alto (82,42%).
  • Veneto: Tantissime notizie degne di nota. Da dove inizio? Da Stefano Bellotto (1969) tornato a correre. 11"59 e 23"43 con vento in entrambi i casi contro superiori a 1,5 metri. Il sogno rimane sempre poterlo vedere all'opera in qualche gara master. Sui 5000 Said Boudalia totalizza 14'27"35 e 93,75%, cioè il miglior risultato percentuale tra gli uomini over-35 in master. Il record è 18 secondi più sotto (Angelo Carosi, di cui ho già parlato prima). Nei salti si conferma su misure prossime ai 2 metri Francesco Arduini (1974) con 1,98 (86,03%), anche se per l'AGC il salto più remunerativo è stato l'1,95 di Michele Buiatti (1970) che gli equivale 88,02%. Nei lanci, sagra dei lanciatori over-35 dal grandissimo passata prossimo (e remoto). In qualche caso possiamo ancora parlare di "presente" nel senso che occupano ancora posti di primo piano nelle classifiche nazionali. Paolo Dal Soglio (1970) lancia 17,16 (76,23%), mentre Diego Fortuna (1968) scaglia il disco a 54,70 (75,27). Poi si vede Luciano Zerbini, classe 1960, che riesce a lanciare 13,35 il peso da 7,260 (66,22). Sarebbe da "provarlo" col peso da 6 kg (previsto per la sua categoria). Tra le donne Emma Mazzenga (1933) sfiora il suo record italiano dei 200 con 36"88 (con vento contro di 1,4).

19/05/09

C.d.s. 2009: 5 record e tante sorprese (positive)

(nella foto da Carabinieri.it, Marcello Benvenuti, classe 1964 tornato sorprendentemente alle gare). Ho passato tutti (ma proprio tutti) i risultati dei master cimentatisi nella fase regionale dei c.d.s. 2009. Non lo farò più... mi ha preso una marea di tempo. Prima un appunto: sono spariti i senior dall'atletica italiana. Se guardate tutte le gare, a parte la penuria in alcune specialità, di fatto i c.d.s. sono una competizione zeppa di allievi, junior e... master. Sparite le promesse e ridotti al lumicino i senior. Ma non è che rimangono senior solo quelli che vanno nei gruppi sportivi militari (che non possono più partecipare ai c.d.s., e i cui atleti raramente tornano a gareggiare per la società d'origine)? Secondo appunto (amaro): i lanci in Italia sono dominati da over-35. Insomma, dove stiamo finendo? Vabbè, fortuna per i veterani, coloro che hanno più di 35 anni e che sembra che si stiano tagliando sempre più spazi a causa della penuria dei loro giovani colleghi.
Nelle due giornate di gare, ho registrato 5 migliori prestazioni italiane "Fidal" (cioè basate sull'anno di nascita): i già citati record di Elena Montini (sui 400 F45), Mario Longo (100 M45), ai quali si sono aggiunti quello di Carla Forcellini (asta F50, prima donna a cimentarsi in questa specialità), Roberta Bugarini (alto F40... non se abbia partecipato ad altre manifestazioni in precedenza) e Nicola Vizzoni (martello M35). Forse me ne sarà pure sfuggito qualcuno, ma ci sta: se qualcuno se ne fosse accorto, me lo comunichi. Vediamo specialità per specialità quello che è successo:
  • Velocita: super Longo e Montini. La Pulenaga sfiora il record F35 dei 100
Dei record ho già parlato in precedenza (qui il link al mini articolo). Mario Longo (11"00) ha migliorato di 6 centesimi il suo stesso tempo con 1,5 di vento contro. La barriera degli 11" sta proprio per cadere. 3 record per lui all'aperto (poi ci sono pure quelli al chiuso), per una stagione davvero incredibile. Brava anche la graziosa Elena Montini, che in attesa di vedersi sfidata dalle neo-F45, ha visto bene di rendere un pò più difficile la rincorsa al record dei 400, abbassandolo a 1'01"75. I due record valgono entrambi le migliori prestazioni in termini di AGC della giornata. Per Longo 96,53, mentre per Montini 91,39. Nelle due giornate, abbiamo anche già citato il quasi-record della esuberante Lusia Puleanga (12"25 vs 12"21), tempo che però vale "solo" il 4° rango tra le donne in AGC (85,63). Nella velocità, la categoria più spumeggiante al momento sembra quella degli M45. Di Longo si è già detto di tutto. Di Saraceni idem. Ferido Fornesi è sui livelli del record italiano dell'anno scorso (11"43 corsi la scorsa settimana, e 11"60 corsi a Firenze per un 92,75 AGC). Giancarlo D'Oro sta affilando le armi dopo la medaglia agli Euroindoor, e ora sale alla ribalta anche Alfonso De Feo, che nelle due giornate di Rieti ha sfoderato un notevole 23"05 nei 200 (93,81 AGC, seconda prestazione nazionale) e un 11"43 sui 100 metri (92,90 AGC). Insomma, ci sarà da divertirsi. Ugualmente sorprendente è lo stato di grazia dell'M40 Max Scarponi, che ha corso i 200 in 22"57 (93,68!) e i 400 in 50"72. Anche negli M40 c'è un certo fermento: si assiste alla nascita di un "gruppo" davvero performante, con Max Scarponi, Paolo Chiapperini (che ancora non si è visto all'opera), Marco Boggioni (11"28 sui 100 e 22"99 sui 200: 92,82 e 92,64 AGC) e Stefano Bellotto (che però non sembra aver manifestato la volontà di partecipare alle gare master). Quest'ultimo ha corso in 11"27 e 22"89 a Vicenza: singolare che le due prestazioni coincidano con lo stesso risultato in termini di AGC: 91,01. Ottimo anche l'M55 Antonio Rossi nel suo ultimo anno di permanenza della categoria: 25"92 sui 200 (91,96) e 12"53 sui 100 (92,79). Strepitoso 49"58 per Alessandro Gulino M35 sui 400. Miglior ostacolista Alessandro Cipriani, che con 1'04"67 sui 400hs ha ottenuto 90,69. Tra le donne, assodato come al momento la Puleanga non abbia rivali sui 100, sembra invece che sui 200 Tiziana Bignami abbia ancora un certo margine sulla "maori". 25"51 contro 25"69 (certo, su piste ed in condizioni diverse). Ma la sensazione (mia) è che Lusia non abbia la stessa "forza" sulla doppia distanza rispetto ai 100 (nonsotante il titolo Europeo). Infine Marta Roccamo 27"37 sui 200 F40.
  • Mezzofondo: si alzano i livelli medi
Dal mezzofondo sia maschile che femminile ho notato un notevole innalzamento dei livelli medi. L'anno scorso trovare atleti sopra il 90 AGC era un'impresa, oggi ben 10 atleti sopra questa barriera "virtuale" e una atleta (ma mancavano le big tra le master). Negli 800 M35 due atleti sembrano sfidarsi a distanza a colpi di tempo schock: Cesare Lazzarini e Giuseppe Caggianelli. 1'55"88 vs 1'55"01. Specialità che trova anche l'1'57"22 di Max Raglianti. Ma il miglior tempo "avulso" lo ha invece ottenuto sui 3000 siepi l'M50 Roberto Meneghello che con 10'12"41 ha totalizzato 93,20 AGC, 7^ prestazione tra i master (ed è veramente difficile scalzare i velocisti). Egregio l'M45 Marco Biondani capace di correre i 1500 metri in 4'12"39 (92,89), e il 4'05"62 di Gianni Bruzzi M40. Tra le donne svetta Simona Baracetti F35, che ha corso i 3000 siepi in 10'57"24. Non esiste una parametrazione in AGC, in quanto le gare delle master sono corse sui 2000 siepi. Quindi ho calcolato la prestazione su altri parametri che mi hanno dato come risultato 90,91. Nel mezzofondo femminile, si agita il settore degli 800 F35: dopo il dualismo Baggiolini-Tiselli cui si assistito nelle indoor, all'aperto è letteralmente esplosa Mara Cerini che ha corso il doppio giro di pista in 2'12"26. Meglio di lei avrebbe fatto tale Argentina Paulino, con 2'11"72, ma che sospetto essere la famosa cugina "Tina" di Maria Teresa De Lourdes Mutola. Quindi, non proprio l'ultima arrivata e di sicuro non italiana. Non partecipa all'attività master (ed è un grande peccato) la 37enne Silvia Casella: altra F35 di prim'ordine, che ha corso in 4'26"28 i 1500 (89,99) e che sicuramente potrebbe correre in meno di 2'10" gli 800. E che dire della Elisabetta Artuso, passata anche lei nel 35mo anno di vita e 800 corsi in 2'09"18 (ma il record ricordiamolo che è della Dorio). Paola Tiselli, dal canto suo, ha corso gli 800 in 2'14"41. Cito ancora Elena Montini, che invece al record F45 si è di molto avvicinata sugli 800: 2'22"67 contro il 2'21"91 della Ferruggia. Ha i giorni contati?
  • Salti: incredibile, Marco Segatel si inchina a Marcello Benvenuti
Dai salti arriva un'incredibile notizia: e cioè che Marco Segatel è stato sconfitto da un altro master. 13 ori internazionali su 13 manifestazioni alle quali ha partecipato (3 mondiali indoor, 3 mondiali all'aperto, 4 europei indoor e 3 europei all'aperto) sanciscono un ruolino da mostro della specialità. Ma proprio quello che è successo a Modena ha dell'incredibile, perchè è probabilmente la prima sconfitta da un pari-categoria. Se poi si va a vedere l'identikit dell'M45 che è assurto agli onori della cronoca, si capiscono molte cose. Sto parlando di Marcello Benvenuti, cioè il detentore del record italiano assoluto di salto in alto con 2,33, che essendo nato nel marzo del 1964, è a tutti gli effetti un compagno di categoria (almeno in Italia) di Marco Segatel. Oh, a meno che vi sia un omonimo nato nello stesso anno che si è cimentato a distanza di qualche anno nella medesima specialità! Per la cronaca, la sfida è finita 1,95 vs 1,90 (e ad onor del vero, il referto riferisce che Segatel si è ritirato a questa quota). Si fermerà qui, o Benvenuti continuerà? Bella domanda... dai salti arriva comunque un'infornata di ottimi risultati proprio dal salto in alto: 1,95 anche dal 39enne Stefano Quazza e dal 36enne Luca Tonello e da Mauro Tavella (altro saltatore dal pedegree altisonante). I primi due con esperienze da "master". Dal triplo arriva la notizia che Giancarlo Ciceri, con 12,77, si è avvicinato al record della categoria M50 posto a 13,00 e detenuto in coabitazione (udite, udite) da ben 3 atleti. Parlando di salti nono si può non citare l'ennesimo record di Carla Forcellini, che saltando 3,20 ha stabilito il record Fidal F50 del salto con l'asta. Stando alle statistiche riportate dal medesimo sito Fidal e dal prospetto dei record di Corbelli-Fasolato, la Forcellini dovrebbe anche essere la prima over-50 (anzi, i 50 li deve ancora compiere, ma è nell'anno di compimento) a valicare una misura valida nel salto con l'asta. Polverizzato il vecchio record invece nel salto in alto F40: Roberta Bugarini, saltando 1,78, ha distanziato di 16 centimetri la m.p.i. detenuta da Tiziana Piconese, che, nel giorno del passaggio delle consegne ha visto bene di saltare 1,60. Barbara Lah, nel salto triplo, ha ottenuto 13,15, ottava prestazione AGC degli over-35 delle due giornate.
  • Lanci: Vizzoni ringiovanisce, 79,74. I Lanci sono una questione master
Nicola Vizzoni ha stabilito la nuova m.p.i. M35 nel lancio del martello, lanciando a 79,74. Sembra che sia la 6^ o 7^ prestazione personale e per trovare lanci migliori bisogna tornare indietro di qualche anno. Per lui 93,31 AGC e 6° posto nella classifica avulsa. Dopo il miglior lanciatore di martello, si scopre che il miglior lanciatore di peso è ancora over-35: Paolo Dal Soglio, che lanciando 17,89 ha ottenuto un AGC poco superiore agli 80. Il migliore nel lancio del Disco è ancora over 35... addirittura over-40, Diego Fortuna: 58,94. Infine 56,16 di un altro M40, Federico Battistutta nel giavellotto. Tra le donne 46,43 della F40 Maria Tranchina e 36,07 metri nel lancio del martello dell'altra F40 Maria Bartolozzi.

I migliori risultati del weekend: