Visualizzazione post con etichetta regionali master. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta regionali master. Mostra tutti i post

07/10/10

Mondo Master: nel Weekend Regionali Master Lombardi - Alessandro Tifi analizza i c.d.s. master

(l'Arena di Milano in una foto di Stefano Gusmeroli) - Diciamocelo: questa stagione per i master sembra non terminare mai. C'è chi è partito a fare gare nella prima settimana di gennaio, ed è ancora in ballo con l'estenuante ed interminabile litania di gare. I master lombardi, dopo la finale dei c.d.s dove erano impegnate ben 6 società (la sorprendente Daini Carate, il Road Runner, l'Ambrosiana, la Virtus Castenedolo, la Cento Torri e la Capriolese) ora sono attesi dei Campionati Regionali Indviduali master proprio all'Arena civica di Milano, che già fu teatro della prima fase dei c.d.s. over-35. Nel frattempo molti hanno già iniziato la preparazione invernale, purtroppo e... per fortuna. Sarebbe forse il caso di "ripensare" meglio  tutto il calendario, senza parcellizzarlo in milioni di gare provinciali e regionali: che si facciano riunioni regionali open nei weekend (in due giorni) con tutte le specialità. Che si creino grand-prix che coprano tutte le gare tabellate, di modo che ogni gara abbia una sua importanza. Bisogna cambiare per non morire, e non morire per cambiare. I provinciali di Milano nei primi giorni di settembre hanno insegnato proprio che gli atleti preferiscono gareggiare quando ci sono tanti avversari, non manifestazioni frequentate da 4 gatti spennati. Quando avrò tempo (che è poco) vi farò una simulazione di come sia più semplice per la Fidal poter organizzare weekend "regionali" collegati ad un circuito che attribuisca punti agli atleti chiunque essi siano, dagli allievi ai master. Unificare tutti sotto un'unica bandiera non può che fare bene al movimento ed incrementare sensibilmente la partecipazione, che dovrebbe essere la mission della Fidal (a meno che sia cambiata e viva di autoreferenzialità legata alla propria sopravvivenza). Comunque sia: diamoci appuntamento tutti all'Arena nel fine settimana. Per la prima volta i Regionali Indivudali varranno anche come Trofeo delle Province lombarde, con un regolamento molto semplice. In pratica per ogni specialità verrà preso da ogni provincia il migliore secondo le tabelle Fidal. La somma di tutti i punteggi di tutte le specialità fornirà la classifica finale. Si preannuncia una sfida intestina tra i master Milanesi e quelli Bresciani. A proposito di Master Bresciani: è incredibilmente lodevole l'iniziativa del Responsabile Fidal provinciale per i Master, Virginio Soffientini. Per l'occasione ha infatti diramato le convocazioni dei master bresciani per Milano, oltre che fornire un pullman che partirà da Brescia alla modica cifra di 7 eurelli. Niente. Contando una 50ina di posti, diciamo che verrebbero coperte praticamente tutte le spese di noleggio, lasciando sul conto della Fidal una cifra che si aggira tra i 50 e i 100 euro. Ebbene, sapete che nonostante a Brescia i tesserati master compongano una percentuale superiore all'80% dei tesserati, qualcuno (persone davvero dai mezzi mentali limitati) si sarebbe appunto lamentato di quella irrisoria uscita, perchè (anche quella) sarebbe dovuta finire a favore delle categorie giovanili. Per la serie: l'indecenza non ha prezzo. Diciamo che su 2500 tesserati master bresciani (ma saranno anche di più), che versano alla Fidal 25.000 euro (un tesseramento master ci costa 10 euro), nemmeno un misero contributo di 50 euro dovrebbe essergli ritornato a lor favore. Nemmeno la dignità è riservata ai master. Continua così Virginio, lotta per noi, contro quegli ottusi. Cambiamo discorso: un'altra novità sarà comunque la possibilità di imbastire staffette "provinciali", vere e proprie selezioni a carattere locale, una novità assoluta. Rimane in cantiere probabilmente il vero cambiamento epocale: così come per le finali dei c.d.s. master, sarebbe da introdurre una volta per tutte una sola classifica per specialità, per non ingolfare lo speaker per tutta la durata della manifestazione di elenchi di podi sulle mille categorie. Così come viene fatto anche in Val d'Aosta. 

Cambiamo argomento e torniamo alla finale dei c.d.s. Master con alcune considerazioni molto interessanti effettuate da Alessandro Tifi sui podi. Qualche altro numero sui recenti cds.
Fa impressione la media punti delle due squadre vincitrici del 2010: per batterle bisognerebbe allestire una squadra capace di piazzare sul podio un atleta in ognuna delle 13 specialità!!! Ma come sono composti questi podi? Quanto influiscono i più “anta”? Incuriosito ho provato un “gioco”. Ho buttato giu quanti podi sono stati conquistati dagli atleti di ogni categoria e questo in relazione a quanti atleti gara hanno gareggiato, il tutto staffette escluse. Partendo dai maschi (seguono la categoria, i podi conquistati in quella categoria e gli atleti totali presenti in quella fascia d'età a Cagliari):

M35: 1/35 – M40: 2/76 – M45: 7/76 – M50: 7/70 – M55: 2/59 – M60: 6/39 – M65: 3/23 – M70: 5/28 – M75: 0/8 – M80: 1/2 – M90: 4/4 – M95: 1/2
continuando con le donne:
F35: 0/37 – F40: 8/74 – F45: 10/101 – F50: 6/59 – F55: 3/38 - F60: 2/26 – F65: 6/16 – F70: 2/3 – F75: 0/3 - F85: 0/1 – F95: 2/2
a parte qualche sicuro errore di conteggio, da dire che i numeri fanno più “statistica” più grandi sono!!!! Fanno l’en-plain gli M90 e le F95 (facile indovinare i loro nomi!), da dire anche che lo fanno distaccando i rivali di molti punti. La media presenze/podi dagli 80 in su farebbe venir voglia di dire: ne porto 6-7 e vinco i cds. Ma c’è da trovarli, e di neanche fiacchi, lo stesso Riboni (mica pizza e fichi) è SOLO quarto nel disco M95! Si nota poi la difficoltà di fare podi tra i 35 (nei maschi anche tra i 40), sarà colpa solo delle tabelle o manca qualche risultato di spicco in età che ancora permettono grandi prestazioni in senso assoluto? Fiacchetti sono poi gli M55, non è che la pensione è ancora lontana? Sono solo 6 le prestazioni che hanno portato a più di 1000 punti, ma a podio si va anche con meno di 800: una volta tra i maschi e ben 14 tra le femmine. I podi più “giovani” sono quelli dei 200hs, quelli più “datati” quelli del peso e questo sia tra i maschietti che tra le femminucce. Il podio con i migliori punteggi (tra l’altro 3 in 16 punti) quello dell’alto maschile e dei 400 femminili (3 in 21 punti). I più bassi gli 800 maschi ed il giavellotto donne. Giocando con i numeri e scrivendoli mi accorgo che ad ognuno di essi associo una o più persone e mi accorgo ancora di più quanto è bello e variegato il mondo dell’atletica master.

18/08/10

Il 4 e l'11 settembre Regionali Master Open ad Aosta e... altre riflessioni

L'istrionico Alessandro Cipriani (nella foto di Tom Phillips) - referente Master per la Val D'Aosta, mi ha fatto pervenire un'interessante proposta per tutti i master del Nord Italia (e non solo, per carità), e cioè la possibilità aperta a tutti gli over-35 di poter partecipare ai Campionati Regionali Master che si terranno il 4 e l'11 settembre ad Aosta. Originariamente le date erano naturalmente contigue (il 4 e il 5 di settembre), poi per non sovrapporre la seconda giornata dei regionali con il Meeting Master di Novara del 5 settembre, si è optato per spostare proprio la seconda giornata alla settimana successiva. E' noto come il Meeting piemontese sia infatti catalizzatore delle volontà di diversi atleti (soprattutto lanciatori), ma con un grosso problema (almeno, registrato nelle ultime edizioni): il cronometraggio. Non è infatti tollerabile nel 2010 che una manifestazione di atletica rimanga "inficiata" dall'assenza di cronometri ed anemometri. Guarda caso sono sempre i master a pagare l'indolenza di qualcuno. Le gare "manuali" non contano più nulla, diciamocelo in faccia senza tanti giri di parole. Soprattutto nella velocità, che in Italia tra i master va per la maggiore. Quindi, ora contatterò Chiara Ansaldi (a Nyiregyhaza mi ricordo come mi avesse detto di avere un ruolo all'interno della Fidal Piemonte) per poter fornire questa informazione sulla elettricità dei tempi novaresi. Tornando ad Aosta, in allegato trovate il dispositivo delle due giornate con le specialità tabellate. A mio parere davvero interessante (e riproponibile altrove), l'attribuzione di un solo titolo regionale per specialità. Quindi, non un dozzina di titoli ad esempio sui 100 metri (con una trentina di medaglie complessive), ma esclusivamente un primo, un secondo ed un terzo, scelti sulla base dei punteggi attribuiti dalle tabelle (presumo quelle Fidal). Un problema del mondo master (che ci crediate o meno), sono proprio le premiazioni. Anche e soprattutto a livello organizzativo. Di una sola gara, si potrebbe dover provvedere ad una ventina di "podi": se poi le gare sono una decina, i podi nel corso della giornata potrebbero essere circa 200. Di fatto, al termine della conclusione delle prime gare, l'attenzione degli speakers delle gare dei master, viene quasi totalmente dirottata sull'ora-pro-nobis della cerimonia di premiazione delle diverse gare, dimenticandosi l'aspetto più importante: quello agonistico. Giusto così ridimensionare il tutto ad una sola premiazione, ad un solo campione regionale master (a quel punto il titolo avrebbe pure molto più prestigio), quant'anche tutti si vogliano fregiare di titoli e riconoscimenti. Un passo davvero importante, per qualcuno impopolare, per molti necessario: stiamo pur sempre parlando di titoli regionali, non certo mondiali. Pensate un pò: io adotterei pure l'AGC, per dare ad ognuno, nel suo anno e non nella sua categoria, il giusto riscontro in termini di punteggio, visto che si tratta di sceglierne uno su tutti. Per concludere, visto che è un nostro cavallo di battaglia, se dev'esserci separazione tra categorie, l'unica proponibile potrebbe essere quella tra master e veterani (over e under-70), conisderate le sovrastime di qualsiasi strumento di conversione esistente ed applicate sopra i 70 anni di età. Mi sono dilungato oltre: vi rimando nuovamente all'allegato, promettendo che presto parleremo anche delle proposte di miglioramento del mondo master che i diversi referenti regionali hanno inoltrato alla Fidal. La trasparenza è sempre motivo di crescita.