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30/09/09

L'incredibile ottusità della Fidal Lombardia sui master: campionati master chiusi!

Io, in tempi non sospetti, ci avevo già visto lungo. L'attuale governo della Fidal Lombardia è esattamente la traslazione di quello che succede a livello nazionale. Probabilmente è un fallimento la loro rielezione e molto più probabilmente una scelta condivisa da pochi ma "buoni" in termini di voti. Partendo dal fatto che il 75/85% degli eletti scaldava gli scranni di Via Piranesi (per periodi diversi) da oltre 20 anni (ma se i governi sono "illuminati" ben vengano i "vecchi signori dell'Atletica"... ma non è questo il nostro caso, ve lo assicuro), avevo posto l'attenzione su un fatto: il nuovo governo-Fidal Lombardia si sarebbe rivelato un pericoloso ritorno al passato. Burocrazia esasperata, gerontocrazia, silenzi, l'organizzazione (la Fidal) super omnia anche e soprattutto sopra le necessità degli atleti: tutto il resto del mondo dell'atletica composto da vassalli, valvassini e valvassori. Quell'arroganza "sportiva" già evidenzata in mondo-visione da sua Maestà il Presidente Federale e tipica di chi evidentemente si è dimenticato cosa ci sta a fare su quegli scranni e altrettanto tipica di chi invece deve fare il censore, il giudice, il demiurgo, il capo. Il predecessore, Alessandro Castelli, se non altro ci aveva messo un paio di volte la faccia, scusandosi pubblicamente di alcuni disguidi avvenuti durante il suo mandato. Un signore. Poi naturalmente è assurto alla Fidal Nazionale. Ma questa è un'altra storia.
Ma poi, scusatemi gentili lettori, di cosa stiamo parlando? I più grandi elettori di Arese sono anche i più grandi elettori dei Consigli della Fidal Lombardia (sapete, no, come funziona? Ci sono quattro/cinque società in Lombardia che governano in barba alle restanti 1000 grazie ad un sistema elettorale che le sovrastima, decuplicando il loro peso politico a discapito di chi i ragazzini invece se li va a cercare nelle scuole e negli oratori di provincia...): e secondo voi poteva essere un mandato Fidal in Lombardia diverso da quello "arcinotamente" fallimentare di Arese visto che hanno le medesime radici? Io dico di no. Cosa Loro.
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E così le necessità degli atleti passano nettamente in secondo piano. Ma che dico in "secondo piano"? Non vengono nemmeno prese in considerazione e vengono considerati dei veri e propri fastidi. L'ultimo fastidio per la Fidal Lombardia in ordine di tempo saranno i Campionati Regionali Master di Mariano Comense. Ebbene, la gara non sarà OPEN nonostante in diversi abbiano chiesto questa opportunità. Nessun atleta non-lombardo potrà parteciparvi. Per la serie "quando l'ottusità prevarica anche le norme", visto che attraverso un nulla-osta dal C.R. di appartenenza e successivo avvallo C.R.L. il regolamento consentirebbe la partecipazione degli atleti fuori regione. Ma troppo fastidio sarebbe stato accettare i master da fuori regione. L'importante per la Fidal Lombardia è l'organizzazione della gara: se poi non c'è nessuno, chisseneffrega. Il 2009 dei master lo ha già dimostrato più volte. Un'opportunità per tutto il mondo master del Nord di riunirsi buttato via, mentre è proprio questo che vogliono i master: gareggiare insieme.
Altri avevano chiesto l'inserimento di una gara, i 200hs, che invece visto che non era prevista dal programma, ASSOLUTAMENTE non vedrà la luce (anche se a livello nazionale di società la gara è diventata ufficiale a tutti gli effetti e trova il favore della maggior parte degli ostacolisti). Addirittura i 2000 siepi femminili non sono stati inseriti (ma quelli DOVEVANO inserirli). Sapete cosa rispondono questi signori? Che il programma è a disposizione da febbrario, e che bisognava rendergliene conto prima di eventuali errori. Come se il mondo dei contribuenti dell'atletica dovesse sovrintendere all'operato della Fidal. O come se i cittadini dovessero controllare l'operato della Polizia. Ma se è la Fidal stessa a prendere le distanze dai propri tesserati!
Ribatto
: ma come?? Proprio perchè il programma è a disposizione da febbrario, LORO avrebbero dovuto riparare ai propri errori e: 1- riparare al danno dei 2000 siepi; 2- rendere la gara open, così come per altre realtà regionali evidentemente più illuminate e così come la logica di "partecipazione" dei master imporrebbe; 3- ascoltare i consigli della base, che invece viene sbeffeggiata. Questi signori si assumono la responsabilità di dialogare con il mondo degli atleti col solo candidarsi mentre poi pretendono che la loro mancanza di professionalità su aspetti come il calendario o le necessità degli atleti (cioè il senso stesso del loro esistere come cariche federali!!) vengano corretti da chi PAGANDO UNA TESSERA O UN'AFFILIAZIONE PER UN SERVIZIO CHE LA FIDAL DOVREBBE FORNIRE, SI VEDE INVECE CONSEGNATE PRESTAZIONI NON ALL'ALTEZZA senza neppure possibilità di intervento.
Ora, credetemi: l'incredibile ottusità della Fidal Lombardia, non è tanto negli errori formali presenti nel calendario, quando nella graniticità di non ascoltare chi chiede di cambiare le cose in corso d'opera, giorni primi dell'evento (non il giorno stesso della gara!). Cioè rendere i Regionali "Open" ed inserire le gare mancanti. L'ha fatto Eddy Ottoz in Val D'Aosta/Piemonte meno di un mese fa, ma evidentemente le persone che amano veramente l'atletica si sono rifiugiate dopo Pont Saint Martin. Qui in Padania vige la legge che la Fidal è più forte e gli atleti non valgono un'emerita cippa. Mi viene in mente che Collio invece riesce a stravolgere in una sola riunione (quella di Rieti) ben due volte il programma della manifestazione facendosi inserire due serie dei 100. Mi chiedo: quella intellighenzia Fidal Lombardia in area-Pro Sesto che va a dire "no" a che vengano apportate modifiche ai regionali master, ha poi ripreso il proprio Collio (che nei risultati sul sigma spesso appare con la società d'origine in calce alla FFGG) per quello che fa e chiede e che esula dalle regole (tralasciamo qui il "durante")? O è più bello dettare le regole, sapendo che rispettarle e farle rispettare sono aspetti di un conto separato?
Ettore Brolo con molta (troppa) onestà intellettuale si è assunto tutta la responsabilità di quanto successo. Per me lui è solo una vittima: forse la prima. Al suo primo mandato, e solo dopo pochi giorni dall'insediamento, non poteva di certo sapere come funzionassero i meccanismi di creazione dei calendari regionali. Altri sopra di lui che evidentemente hanno l'arroganza di non farsi da parte (e sono lì sopra da oltre trent'anni!) quando è chiaro che per loro l'atletica dei praticanti e di chi la vuole praticare non conta nulla, probabilmente lo hanno bloccato. Caro Ettore, continui a dire che hai bisogno di tempo per capire i meccanismi e poterti muovere meglio come responsabile dell'Area Master in Lombardia. Vuoi un consiglio? Sii genuino come adesso e mettici un pizzico di ingenuità se riesci, ma non farti coinvolgere da questi meccanismi di mala-atletica che per quanto mi riguarda sono ad uno stadio terminale. Lotta per i master, e ci avrai tutti al tuo fianco e non per preservare lo status quo di questo apparato burocratico che nulla ha a che spartire con l'atletica leggera e coi master. E tutto per un inghippo burocratico, nemmeno i regionali master lombardi fossero una seduta plenaria dell'ONU.
Questa è l'atletica in Lombardia: un potentato di interessi (a base oligarchica... i nomi delle 4/5 società ve le faccio in privato). Una volta c'era un bel giornalino, tante iniziative: oggi l'unica cosa positiva dal mio punto di vista è Giuliana Cassani e le news che inserisce giornalmente. Poi Ettore Brolo che si dà da fare ma che deve rispondere ai vari capetti fossilizzati sulle loro cadreghine. Mi incazzo parecchio perchè so che quest'anno ho versato 6/700 € euro per tesseramenti ed affiliazioni e non so in che razza di mani sono finiti, visto che veniamo trattati alla stregua di un fastidio e quanto versato non ha mai un riscontro in termini di servizi.
Cari rappresentanti della Fidal Lombardia, quando vi pagate le diarie, le trasferte, le iniziative, pensate solo per un attimo che un pò di quel denaro viene anche da società che per fare attività si svenano e non ha l'ombra di un quattrino. Dovreste vergognatevi solo per questo.
Concludo: prometto un assegno di 300 € che darò di TASCA MIA alla società organizzatrice dei Campionati Regionali Master (l'ASD Mariano Comense) se sabato pomeriggio ci mette un 200hs OPEN. In barba alla gerontocrazia della Fidal Lombardia. Nelle prossime ore invio la richiesta al Sig. Cariboni, responsabile della società comense (qualcuno ha la mail?).

30/04/09

Il meeting "Andrea Volpe" di Novara

Meeting di Atletica Leggera “Andrea Volpe” di Novara (19/04/2009)

Con un po’ di ritardo, riferisco del Meeting di apertura “Andrea Volpe” di Novara, cui ho voluto partecipare, reduce da un ottimo Campionato Europeo Indoor di Ancona.
Mi vorrei soffermare, prima di analizzare gli aspetti tecnici e i risultati della manifestazione, sulla opportunità o convenienza, per un atleta, di partecipare a delle gare con distanze inconsuete, almeno per quanto riguarda le corse: sono chiamate gare “ibride” o “spurie” (150m – 300m – 600m) distanze che rientrano di norma nel programma di allenamento di ciascun atleta, non certo come prova secca, ma come prove “ripetute”, utili per preparare la vera gara. I 150m sono ottimi per preparare sia i 100m che i 200m, i 300m ottimi per preparare sia i 200m che i 400m ed infine i 600m ideali per rifinire l’allenamento sia sui 400m che sugli 800m. La scelta degli organizzatori mi è parsa veramente azzeccata, soprattutto per avere posizionato la manifestazione all’inizio della stagione all’aperto. Un atleta deve poter sapere, dopo un lungo allenamento invernale, quanto vale su una distanza talora appena più lunga e talora appena più corta di quella che, nel corso della stagione, si prefigge di affrontare.
Per un centometrista puro, sapere che per 150m riesce a mantenere quasi la stessa velocità che prevede di mantenere sui 100m, è confortante! Come è altrettanto confortante per un duecentometrista sapere che, negli ultimi 50 metri, non perderà smalto nella corsa forte di quel “surplus” di resistenza che avrà se sarà cosciente di avere terminato un 300m in ottime condizioni. Stesso discorso per i quattrocentisti e gli ottocentisti che hanno bisogno gli uni di mantenere una elevata velocità costante, gli altri velocizzare l’azione negli ultimi 200 metri.
Allora, ben vengano queste riunioni all’inizio della stagione che servono senza dubbio ad affinare la preparazione sia dal punto di vista fisico, ma anche da quello mentale: un atleta, tanto più è conscio del suo valore all’esordio stagionale, tanto più è motivato a profondere, nella “sua” gara, quel pizzico di impegno in più che gli consentirà di ben figurare e crescere nella prestazione.
Ma veniamo alle gare disputate. La giornata è stata inclemente: la pioggia ha impedito il normale svolgimento delle gare. In primo luogo, per un guasto al sistema di cronometraggio elettrico, tutte le gare sono state rinviate di tre quarti d’ora.
La partecipazione sarebbe stata ben più numerosa se il tempo fosse stato caldo e soleggiato e se, nello stesso giorno, non fossero stati concomitanti i campionati regionali di staffetta per le categorie giovanili. Parecchi giovani, anche validi, hanno comunque partecipato e sono stati anche di aiuto ai pochi Master iscritti che, talvolta, vengono trascinati in gara da qualche giovane accreditato di tempi simili o appena migliori.
In evidenza, su tutti, Alessandro Veronese (SM) che sui 150m e 300m ha fatto registrare rispettivamente il tempo di 16.04 e 33.96, nuove migliori prestazioni del Meeting.
Tra i Master era atteso un promettente esordio di Salvino Tortu ma, sfortunatamente, il cronometraggio è saltato proprio per la sua serie e Salvino non se l’è sentita di ripetere la gara. Il sottoscritto, ancora angustiato da una fastidiosa infiammazione al piede, ha fatto registrare, come M60, un onorevole 20.39 (150m) e 43.29 (300m). Altri Master da segnalare: Ettore Brolo M45 20.19 (150m) e 43.47 (300m), Andrea Truzzi M45 18.44 (150m), Roberto Cito M45 19.58 (150m), Franco Valsecchi M50 44.04 (300m). Nei 600m da citare l’esordio, dopo l’operazione ad entrambi i tendini, di Massimo Cimato M45 1.36.91.
Il prossimo appuntamento, con in programma le distanze dei 100y, 150m, 300m, 600m, 1000m, al Meeting di Apertura di Chiasso del 2/5/2009.

Aldo Del Rio