(la pista di Aosta St. Christophe e il suo panorama) - E' un pò grigio oggi, dal mio osservatorio sul lago di Iseo. I luoghi ameni riescono a riempire di tinte forti l'animo in un senso o nell'altro... scusate la divagazione. Torno a parlare di atletica vera, quella del nostro mondo Master. Perchè nonostante tutto, nonostante tutti, si va avanti. Mi sono cercato un pò di gare in giro per lo Stivale, e ho evidenziato una serie di risultati tra i più importanti tra gli over 35: in particolare andavano in scena i Campionati Regionali Laziali (a Roma) e quelli Piemontesi e Valdostani nella splendida cornice dello Stadio Saint Christophe ad Aosta. Nelle scorse settimane gare ci sono state gare anche a Reggio Emilia, Brugnera, Rieti, Curno, Chiasso (Meeting Mendrisiotto). Queste sono quelle che ho trovato sulla rete... se avete segnalazioni, sapete come contattarmi.
- Iniziamo da chi entra nella storia dalla porta principale, cioè Mario Longo, autore di un "normale" per lui 11"12 ad Avellino (ma quest'anno vantava un mirabolante10"87 e un 10"94). Il tempo gli consente di migliorare il record europeo dei 100 M45 (infatti i tempi ottenuti nella stagione erano stati ottenuti da 44enne), migliorando di un solo centesimo il tempo del transalpino Philippe Claudeon che corse in 11"13 a Remiremont (Francia) nel 2006 con il vento al limite (+2,0). Per chi non conoscesse Claudeon, invii una richiesta-informazioni direttamente a Giancarlo D'Oro, visto che proprio grazie a lui e ad un centimetro maledetto, perse l'oro ai Mondiali sui 60 indoor M45 a Clermont l'anno scorso. Situazione che mi portò al limite della commozione pochi minuti dopo, quando l'altro mio caro amico Arben Makaj perse di un altro centesimo la finale dei 60 M40 da un altro cagnaccio master, il danese Trajkoski. Sempre nel 2006 fu stabilito il record del mondo della stessa categoria: autore ne fu il funambolico Willie Gault che corse ad Indianapolis in 10"72. Proprio domenica Longo ha avvicinato quel record che sembra di un altro mondo, correndo a Isernia in 10"81 ma con un vento molto al di sopra della norma.
- Quando si parla di Gabre Gabric si rischia di sbagliare. Si sbaglia perchè come Longo è fase di transito tra una categoria ed un'altra: è W95 in Italia, ma è a tutti gli effetti una W90 a livello internazionale fino al 14 ottobre. Ad Aosta ha lanciato nel disco 12,79, con l'attrezzo da 0,750. Il sito della Federazione Europea annovera tra i suoi primati nelle W90 il lancio che la stessa Gabre Gabric ottenne a Cattolica, che le valse il record del mondo con 12,14. Risultato poi migliorato a Lahti con 12,55. Mi sembra che qualcuno (lo stesso Corbelli?) sostenesse che in realtà la Gabric fosse più giovane, e che venga riportato il 1914 quale anno di nascita quando a causa del classico errore di trascrizione anagrafica è forse un paio di anni meno matura. Ma tant'è: sarebbe comunque W90 fino ad ottobre. Purtroppo tra Cattolica e il lancio di Aosta, è passato l'uragano Olga Kotelko (neo-novantenne ed ex mastrina Canadese che ha portato a casa un bottino di medaglie d'oro da far invidia ai depositi segreti di Fort Knox) che a Lahti ha battuto proprio la nostra portacolori lanciando il disco a 13,92: nuovo record del mondo. Accontentiamoci così del 12,79, nuovo record europeo a ridosso della categoria W95.
- A Roma cade invece il record nel martellone M55 per mano di Sandro Sangermano, che è riuscito a sopravanzare di 4 centimetri il vecchio record di 15,49 contro il 15,45 di Antonio Maino lanciato nel 2006.
- Record eguagliato per la seconda volta nella stagione da parte di Maria Luigia Belletti nel salto in alto W75 (salto in alto: 0,95). Record condiviso con Tersina Tonazzo nella famosa giornata in cui saltarono la stessa misura (era il 7 giugno).
- Infine record "annunciato" quello della insubre Emanuela Baggiolini sui 200hs corsi ad Aosta nella prima giornata con un muro di vento contro (tutti i risultati della prima giornata, effettivamente, si sono appesantiti notevolmente). Il suo tempo di 30"12 migliora nettamente il 32"6 di Katia Migliorini, diventando come Barbara Ferrarini (quest'anno, da W40 30"68) contemporanea detentrice dei record di categoria dei 200hs e dei 400hs. Sul sito di atleticanet, viene riportato quale record F35 proprio il tempo di Barbara Ferrarini, per quella che è una considerazione propria di Corbelli (e Fasolato?): i risultati nei master, se migliori di quelli tabellati della categoria inferiore, ci cadono a cascata: io la vedo in maniera diversa, e considero le singole categorie a sè stanti: come del resto il sito della Fidal.
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