Vi è stata, nel corso degli ultimi giorni, una legittima e vibrata protesta da parte dell’editore di questo sito in merito all’assurda introduzione di minimi proibitivi, per gli atleti master, ai campionati regionali lombardi assoluti.
Non posso quindi esimermi dal prendere spunto da tale vicenda per un approfondimento in merito che cercherà, pero’, di andare ben oltre questo singolo episodio.
Cerchiamo dunque di entrare nel dettaglio della questione, riportando gli ormai famigerati minimi imposti esclusivamente agli atleti master, dalla Fidal Lombardia.
Ma c’è anche un lato comico, vale a dire che tali minimi valevano solo per talune gare quindi un atleta master, non in possesso del minimo dei 100 metri,ad esempio, ma dotato di grande spirito agonistico ed anche un po’ dispettoso, avrebbe potuto cimentarsi nei 3000 siepi, magari correndoli in piu’ di mezzora con buona pace degli organizzatori. Ma allora, visto che bastava pensarci un attimo e non poteva che apparire a chiunque il non senso di tale disposizione, la domanda che mi pongo è dunque una sola.
Non posso quindi esimermi dal prendere spunto da tale vicenda per un approfondimento in merito che cercherà, pero’, di andare ben oltre questo singolo episodio.
Cerchiamo dunque di entrare nel dettaglio della questione, riportando gli ormai famigerati minimi imposti esclusivamente agli atleti master, dalla Fidal Lombardia.
-
GARA
MASTER UOMINI
MASTER DONNE
100
12.10 555
14.00 550
200
24.50 563
30.00 480
400
58.00 480
1.07.00 519
800
2.11.00 450
2.50.00 426
1.500
4.35.00 460
5.15.00 619
5.000
17.10.00 475
19.20.00 692
Lungo
5.80 640
4.65 569
Ma c’è anche un lato comico, vale a dire che tali minimi valevano solo per talune gare quindi un atleta master, non in possesso del minimo dei 100 metri,ad esempio, ma dotato di grande spirito agonistico ed anche un po’ dispettoso, avrebbe potuto cimentarsi nei 3000 siepi, magari correndoli in piu’ di mezzora con buona pace degli organizzatori. Ma allora, visto che bastava pensarci un attimo e non poteva che apparire a chiunque il non senso di tale disposizione, la domanda che mi pongo è dunque una sola.
Perché si è giunti ad una simile decisione?
La risposta, purtroppo, è semplicissima. L’atletica italiana è in mano, ormai da tantissimo tempo, a gente immobile ed ottusa che fa le cose senza pensare alle cose che fa. Cio’ si ripercuote innanzitutto sui giovani che, a dispetto dei vari progetti talenti, vengono trattati come numeri e spesso portati a cambiare sport perché non adeguamente supportati e incentivati. Mi scuso, tra l’altro, per non aver ancora menzionato, sempre nell’ambito del regolamento dei campionati regionali assoluti, l’ancor piu’ assurda regola che gli allievi avrebbero potuto partecipare solo se in possesso del minimo dei campionati italiani assoluti( vale a dire nessuno)
Come logica conseguenza, l’Italia dell’atletica è un’entità allo sbando, totalmente surclassata da nazioni che hanno un decimo ed anche meno della sua popolazione, travolta dall’immobilismo di persone che pensano solo al proprio orticello e che stanno distruggendo il piu’ bello sport del mondo. Chi ama l’atletica veramente non puo’ e non deve accettare tutto questo. I minimi per i master ad una campionato regionale assoluto lombardo sono ovviamente una goccia d’acqua nell’oceano, ma sono l’ennesima dimostrazione di come siamo governati da gente che non sa nemmeno come si scrivono le parole “passione ed amore” per questo sport meraviglioso.
Si puo’ fare qualcosa?
Si deve fare qualcosa, io ci credo ma credo anche che non si possa solo continuare a lamentarsi e criticare questo o quel comportamento della Fidal e dei suoi comitati regionali. Bisogna agire, muoversi in tanti ed uniti per ridare l’atletica alle persone che amano veramente l’atletica. Questo è il primo sassolino, proviamo a farlo diventare una valanga.
Il Duca
La risposta, purtroppo, è semplicissima. L’atletica italiana è in mano, ormai da tantissimo tempo, a gente immobile ed ottusa che fa le cose senza pensare alle cose che fa. Cio’ si ripercuote innanzitutto sui giovani che, a dispetto dei vari progetti talenti, vengono trattati come numeri e spesso portati a cambiare sport perché non adeguamente supportati e incentivati. Mi scuso, tra l’altro, per non aver ancora menzionato, sempre nell’ambito del regolamento dei campionati regionali assoluti, l’ancor piu’ assurda regola che gli allievi avrebbero potuto partecipare solo se in possesso del minimo dei campionati italiani assoluti( vale a dire nessuno)
Come logica conseguenza, l’Italia dell’atletica è un’entità allo sbando, totalmente surclassata da nazioni che hanno un decimo ed anche meno della sua popolazione, travolta dall’immobilismo di persone che pensano solo al proprio orticello e che stanno distruggendo il piu’ bello sport del mondo. Chi ama l’atletica veramente non puo’ e non deve accettare tutto questo. I minimi per i master ad una campionato regionale assoluto lombardo sono ovviamente una goccia d’acqua nell’oceano, ma sono l’ennesima dimostrazione di come siamo governati da gente che non sa nemmeno come si scrivono le parole “passione ed amore” per questo sport meraviglioso.
Si puo’ fare qualcosa?
Si deve fare qualcosa, io ci credo ma credo anche che non si possa solo continuare a lamentarsi e criticare questo o quel comportamento della Fidal e dei suoi comitati regionali. Bisogna agire, muoversi in tanti ed uniti per ridare l’atletica alle persone che amano veramente l’atletica. Questo è il primo sassolino, proviamo a farlo diventare una valanga.
Il Duca
Nessun commento:
Posta un commento