La neo-campionessa dei 2000 e primatista italiana Nicole Reina |
Cominciando dalla velocità. Al maschile, gli attesi protagonisti di 80 e 300 metri, rispettivamente l'umbro Filippo Pecchioli (capace di correre, da cadetto, i 150 in 16"65, i 100 in 11"11, i 200 in 22"68, gli 80 in 9"02 e i 60 in 7"25) e il lombardo Mattia Venza (35"32 il suo accredito sui 300), si sono presentati entrambi reduci da più o meno gravi infortuni. Il primo si è difeso negli 80 (terzo con 9"40, vittoria a Gabriele Gargano in 9"32 con forte vento contrario, -1.8) mentre il secondo è giunto decimo nei 300 (37"74 per poi rinunciare alla finale vinta da Marco Ribotta con un ottimo 35"88, unico atleta a scendere sotto i 36). Gli ostacoli incoronano Leonardo Bizzoni (13"67) che la spunta di poco su Guglielmo Tadini (13"72) sempre con forte vento contrario. I 300hs vedono un ragazzo siciliano, Giuseppe Biondo, scendere sotto il muro dei 39 (sempre difficile per un cadetto) che va a vincere in 38"83. Bravo anche Matteo Beria (39"27). La velocità femminile si comporta in maniera a quella maschile; sia la favorita degli 80 (Chiara Rollini, unica accreditata con meno di 10") che quella dei 300 (Denisa Rega, unica sotto i 40") si sono dovute arrendere di fronte alla bolzanina Julia Calliari (10"22 contro 10"31) e ad Anna Schena (40"33 contro 40"61). Negli ostacoli vincono Daisy Osakue (12"03) su Lisa Proserpio (12"22) mentre nei 300hs gran tempo di Miriam Martini (44"33) su Ayomide Folorunso (44"95).
Nel mezzofondo, dove fino ad ora si sono disputati solo i 2000 metri, belle le affermazioni di Nicole Reina (fortissima cadetta che ha dominato i 1000 e i 2000 questa stagione) che come al solito stacca notevolmente le avversarie andando a vincere in solitaria in 6.14.99 e di Yemaneberhan Crippa. Il trentino, che mirava al record italiano di Cosimo Caliandro, vince con il personale portato a 5.34.15; gara su ritmi molto veloci che ha portato i primi 7 al personale.
Continuando con i salti. L'asta maschile è andata a Gabriele Spotafora con 3.90 mentre il combattutissimo (e ventosissimo) salto in lungo (pochissimi i salti validi) la vittoria va ad Alessandro Li Veli con 6.66. Non in grandissima condizione il forte triplista toscano Donatello Dallai (comunque 13.71 contro un personale di 14.25). Al femminile, bella prova di Erika Furlani nel salto in alto (1.68 senza errori) mentre un po' più modesto il lungo (vittoria a Sarah Sellerori con 5.44 sulla campionessa uscente Francesca Bianco, 5.36). Non male neanche il triplo, vinto da Benedetta Cuneo che arriva fino a 12 metri esatti.
Concludendo con i lanci e la marcia, il disco cadetti va a Giulio Anesa (ottimo 47.37) con quattro atleti oltre i 40 metri mentre davvero notevole l'ultimo lancio del cadetto, primo anno di categoria, Tiziano di Blasio (64.97) staccando il secondo di dieci metri. Tra le donne buono il 13.59 di Claudia Bertoletti nel peso e discorso analogo per il notevole 51.93 di Lucia Prinetti nel martello. Non male il 33.77 di Wendy Baonga nel disco. Nella marcia non male il 18.57.45 del pugliese Gregorio Angelini (stranamente non un prodotto dell'atletica Don Milani) mentre al femminile i 3 km vanno alla primatista italiana Noemi Stella (14.00.29).
Da notare come, purtroppo, di molti dei detentori dei record cadetti molti non siano riusciti ad esprimersi a livello più alti nelle categorie successive. Speriamo che questi atleti riescano a confermarsi da assoluti.
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